Archivi Mensili: Giugno 2023
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Giugno 30, 2023
È facile coltivare i Fagioli Azukie potremo così sperimentare i sapori della cucina orientale, magari affiancandoli con il Pak-Choi, il Cumino e il Coriandolo.
La pianta dei Fagioli Azuki, conosciuti anche come Fagioli rossi o Soia rossa, botanicamente si chiama Vigna angularis. Come tutti i Fagioli è una pianta Leguminosa e ha uno sviluppo contenuto che non supera il metro. Dopo la fioritura produce baccelli di circa 10 cm al cui interno si trovano i famosi Fagioli rossi caratterizzata da una striscia bianca.
Dove coltivare i Fagioli Azuki
Non tollerano il freddo sotto i 10°C, quindi possiamo seminarli nell’orto quando le temperature minime sono stabilmente superiori ai 15°C. Indicativamente si seminano all’aperto da aprile a giugno. Effettuando una semina scalare, ogni 15 giorni, avremo raccolti da giugno a ottobre.
Cresce bene anche in mezz’ombra, ma in una posizione soleggiata offre una produzione più abbondante.
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Giugno 27, 2023
Possiamo coltivare gli Ornitogalli se vogliano donare un po’ di colore alle bordure fiorite del giardino. Possiamo scegliere tra l’Ornithogalum umbellatum di origine mediterranea con fiori bianchi, detto anche stella di Betlemme, oppure l'Ornithogalum dubium originario del sud Africa e apprezzato per le grandi infiorescenze di colore arancione brillante.
L’Ornitogallo è una pianta bulbosa perenne originaria del sud Africa ed è produce un cespuglio, alto circa 10/30 cm, di foglie basali semierette con una striscia argentea. In primavera, a partire da aprile, produce decine di fiori bianchi stellati che permangono sulla pianta fino all’estate.
Dove coltivare gli Ornitogalli
L’Ornithogalum umbellatum ha una maggiore resistenza al gelo e può essere facilmente coltivato nei giardini di tutta Italia. L'Ornithogalum dubium invece, di origine sudafricana, non ama il freddo invernale sotto i 5°C.
Durante la fase vegetativa, da dicembre a giugno, scegliamo una posizione soleggiata.
Come coltivare gli Ornitogalli
È un bulbo autunnale e normalmente viene piantato in settembre o ottobre, a seconda della fascia climatica. Già a dicembre le foglie iniziano a spuntare e si moltiplicano fino ad aprile, quando l’Ornitogallo inizia a fiorire.
In estate entra in riposo vegetativo e perde la parte aerea. Se viviamo in un posto freddo, con inverni sotto i 5°C, possiamo estrarre i bulbi dal terreno e trapiantarli in un vaso. Se invece viviamo un luogo con un clima temperato possiamo tagliare la parte aerea e lasciare i bulbi nel suolo.
Come irrigare l’Ornitogallo
Le piante bulbose non amano terreni troppo umidi che possono far marcire il bulbo. Durante la fase vegetativa e la fioritura facciamo però...
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Giugno 23, 2023
Può capitare che compaiano delle macchie scure sulle foglie delle piante di casa: niente di grave, ma il problema è che le cause possono essere svariate. Per trovare la giusta soluzione dobbiamo individuare le esatte cause, per evitare di peggiorare la situazione: per esempio togliendo acqua a una pianta che invece avrebbe solo bisogno di più luce.
Come si procede quindi? Iniziamo con l’analisi attenta delle macchie e poi procediamo a escludere le varie possibili cause, nel tentativo di individuare il problema per sperimentare le possibili soluzioni.
Macchie scure sulle foglie: la luce
Le foglie hanno la principale funzione di effettuare la fotosintesi clorofilliana, utile per la produzione di zuccheri necessari alla vita della pianta. Sono verdi perché contengono la linfa, che dà il colore alla foglia.
Se la pianta riceve poca luce, l’attività di fotosintesi riduce di conseguenza e può decidere di privarsi di alcune foglie per non disperdere gli sforzi. Può quindi capitare che – per mancanza di luce – le foglie tendano a diventare gialle dai bordi fino a diventare marroni e seccare completamente.
È un fenomeno tipico dei mesi autunnali e invernali, quando diminuiscono le ore solari e i raggi sono meno intensi e le piante d’appartamento rimangono protette dalle tende, rischiando così di non ricevere luce a sufficienza. È vero che molte piante indoor non tollerano i raggi solari diretti poiché possono provocare ustioni (ecco un’altra causa di macchie scure!). Ma se viviamo nel nord, il sole primaverile e autunnale non è così caldo da danneggiare le piante e possiamo esporle con tranquillità. Schermeremo le piante nei mesi estivi e nelle zone del centro-sud in cui il clima è più caldo.
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Giugno 22, 2023
La presenza di Oidio sulle orticole è un problema comune per molti appassionati: temporali e un tasso elevato di umidità, associati temperature a mite stimolano lo sviluppo delle spore fungine. E anche i nostri errori di irrigazione possono contribuire!
L’Oidio, detto Mal Bianco, si presenta come una muffa bianca e farinosa: di solito colpisce le foglie ma può raggiungere anche gli steli, i boccioli e i frutti. Le piante colpite risultano indebolite, interrompono l’attività vegetativa, i frutti si rompono e se, non curate, perdono le foglie e possono morire.
Se notiamo la presenza della malattia, dobbiamo intervenire tempestivamente, perché le spore dell’Oidio si diffondono con il vento e possono contagiare altre piante.
Odio sulle orticole: come prevenire il problema con le polveri di roccia
Contro l’aumento delle temperature non possiamo fare niente, ma possiamo adottare le migliori pratiche agricole per evitare gli eccessi di umidità. Oltre a irrigare solo quando è necessario, possiamo sfruttare la micro-irrigazione o i tubi gocciolatori per limitare l’acqua erogata e per bagnare solo il terreno e non le foglie. La presenza di acqua persistente sulle foglie stimola infatti lo sviluppo delle spore fungine.
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Giugno 20, 2023
Se stiamo cercando una pianta tappezzante con belle fioriture possiamo coltivare un Iperico calicino. Vi abbiamo già parlato della bellezza dell’Iperico perforatum che ha un portamento eretto e può superare 1 metro d’altezza. L’Iperico calicino (Hypericum calycinum) è invece un piccolo arbusto nano con portamento tappezzante e strisciante.
È un sempreverde molto resistente e crea dei veri e propri “cuscini” di foglie di colore verde scuro su cui spiccano i fiori gialli estivi. È perciò particolarmente indicato nei giardini rocciosi, su terreni pendenti o in quegli spazi ombreggiati dove le altre piante fanno fatica a fiorire.
Produce lunghi rami prostrati ricchi di foglie di circa 10 cm con forma ellittica. I fiori spuntano da giugno a settembre e sono un bel color giallo brillante. Sono composti da cinque petali e possono raggiungere un diametro di 10 cm: sono caratterizzati da lunghi pistilli.
Dove coltivare un Iperico calicino
Tollera il freddo fino a -10°C quindi può essere coltivato facilmente in tutta Italia. Se le temperature scendessero la pianta tende a perdere la parte aerea, ma la radice rimane viva e tornerà a germogliare appena tornerà il caldo.
Ovviamente in una posizione soleggiata e luminosa la pianta fiorirà con maggiore generosità. Ma una particolarità che fa apprezzare l’Iperico calicino dai giardinieri è la sua capacità di fiorire anche in zone poco assolate o in ombra.
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Giugno 16, 2023
Coltivare la Aglaonema non è difficile e ci ricompenserà con un fogliame con colori davvero eccezionali.
Le Aglaoneme sono un genere di piante erbacee sempreverdi che comprende oltre 50 diverse specie. Sono caratterizzate da un fogliame estremamente decorativo e le diverse varietà si distinguono per il colore delle foglie, che possono essere bianche, verdi, rosso vivo spesso con bordi fogliari diversamente colorati.
Originarie del sud-est asiatico, fanno parte della famiglia delle Aracee. Come altre piante di questa famiglia, producono fiori composti da una spata che avvolge uno spadice, simili alle Calle. Tuttavia, è difficile farle fiorire in casa e i fiori non sono particolarmente ornamentali: sono piccoli e poco evidenti. Le Aglaoneme sono apprezzate soprattutto per le loro foglie.
Infine è interessante segnalare che la Aglaonema è una delle piante con la capacità di assorbire gli inquinanti indoor presente nell’aria delle nostre case. Le sue foglie assorbono in particolare la formaldeide e il benzene. Se vuoi saperne di più, leggi questo articolo!
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Giugno 13, 2023
Per i green lovers è sempre più importante saper utilizzare correttamente gli elicitori sulle piante per difenderle da insetti e malattie fungine. Dopo i recenti divieti, che hanno fortemente limitato la vendita di agrofarmaci agli hobbisti, gli appassionati sono obbligati ad acquisire le tecniche agronomiche e le soluzioni utilizzate già con successo nell’agricoltura biologica professionale.
Non dobbiamo più intervenire quando la pianta è infestata e la lotta è più difficile senza far ricorso alla chimica, ma dobbiamo agire preventivamente per fare in modo che le malattie fungine e i parassiti non trovino le condizioni ideali per proliferare sulle nostre colture. Spesso il successo si ottiene attraverso l’uso combinato di differenti soluzioni.
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Giugno 09, 2023
Eliminare la Ticchiolatura dalle piante in modo tempestivo è importante per limitare l’infestazione. La Ticchiolatura è una malattia fungina abbastanza comune e, nelle sue differenti forme, può colpire molte piante. In particolare quelle da frutto, come la Ticchiolatura del Melo (Venturia inaequalis), ma anche quella ornamentali, come la Ticchiolatura della Rosa (Diplocarpon rosae).
L’infezione è riconoscibile da una serie di macchie scure che ricoprono la pagina superiore delle foglie, ma può colpire anche i rami, i boccioli e i frutti. La pianta entra in sofferenza, tende a perdere le foglie e interrompe la fioritura. Se non interveniamo, la malattia porta al deperimento e all’essiccazione della pianta.
Eliminare la Ticchiolatura: la prevenzione
Per potersi sviluppare i funghi della Ticchiolatura hanno bisogno di due condizioni: un elevato tasso di umidità e temperature superiori ai 25°C. Quando sopraggiunge il freddo, le spore svernano sui rami infetti o nei residui caduti a terra, come foglie o frutti, pronte per tornare attive quando temperatura e umidità saranno favorevoli.
Per questa ragione, in presenza di una infezione, dobbiamo raccogliere tutto il materiale infetto, anche quello caduto a terra. Non lo potremo inserire nel cumulo, per evitare di contaminare tutto il compost, ma dovremo bruciarlo.
L’eccessiva umidità ambientale è spesso causata da irrigazioni abbondanti o un eccessivo affollamento di foglie che impedisce la necessaria aereazione tra le fronde. Evitiamo quindi di piantumare le piante troppo vicine e operiamo delle potature autunnali per alleggerire la chioma, specie quella interna. Per la coltivazione delle Rose scegliamo una zona ventilata.
Per prevenire la comparsa della Ticchiolatura e altre malattie fungine, possiamo effettuare dei trattamenti fogliari...
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Giugno 06, 2023
Se cercate una pianta d’appartamento capace di catturare l’attenzione dei vostri ospiti vi suggeriamo di coltivare la Maranta leuconeura. Le sue foglie hanno colorazioni, venature e rilievi dall’effetto wow ed è una delle specie più eleganti e più di moda degli ultimi anni. Oltre ai colori particolari la Maranta leuconeura ha un’altra particolarità: le foglie di sera tendono a innalzarsi e avvicinarsi come due mani raccolte in preghiera.
Dove coltivare la Maranta
La Maranta leuconeura proviene dalle foreste brasiliane e non tollera il freddo sotto i 15°C. Quindi in Italia possiamo coltivarla solo come pianta d’appartamento.
Ha bisogno di luce ma vanno evitati i raggi solari diretti che potrebbero danneggiare le foglie. Cresce bene anche in stanze non particolarmente luminose.
In estate possiamo spostarla all’esterno sul terrazzo ma in una posizione ombreggiata.
Come coltivare la Maranta in vaso
Le piante che acquistiamo nei negozi specializzati di solito hanno vasi di coltivazione molto piccoli. Quando le portiamo a casa...