Archivi Mensili: Mag 2017
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Mag 30, 2017
Eliminare la Mosca Bianca è importante perché si tratta di un parassita molto resistente e adattabile, diffuso su un gran numero di piante, comprese le orticole. Colpisce prevalentemente cucurbitacee, solanacee e leguminose, ma anche Agrumi e molte varietà di piante ornamentali.
Questi parassiti attaccano durante le stagioni calde e umide come primavera e autunno, ma sono presenti tutto l’anno quando si coltiva in serra.
Possiamo facilmente individuarle a causa della tipica colorazione bianca e perché si annidano nella pagina inferiore delle foglie. Lunghe pochi millimetri sono dotate di piccole ali che le permettono di muoversi rapidamente e di infestare zone vaste. Per scoprirne la presenza è sufficiente scuotere la pianta affinché le mosche di alzino di rapidi voli.
Sulla pagina inferiore della foglia troviamo anche le uova deposte dalle femmine continuamente, per tutta la stagione calda. I danni causati dalla Mosca Bianca derivano dalle ferite inferte dal suo apparato boccale, con il quale succhia la linfa dalle foglie. In seguito, le foglie si ingialliscono e cadono causando l’indebolimento della pianta e in alcuni casi la morte.
Nelle piante orticole i danni sono ingenti e il raccolto scarso o addirittura nullo. Oltre a diffondere virus e batteri, sono anche produttori di abbondante melata e delle conseguenti fumaggini. La Mosca Bianca è diventata col tempo resistente ad alcuni insetticidi, si riproduce di continuo ed è per questo molto difficile da debellare definitivamente.
ELIMINARE LA MOSCA BIANCA: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
Per prevenire l’attacco di questi parassiti è importante arieggiare sempre le serre, eliminare le piante infestanti dall’orto e controllare spesso le colture. La lotta biologica...
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Mag 26, 2017
Piantare un arbusto è un’operazione delicata, da compiere con le giuste attenzioni. Il periodo migliore è la primavera e l'autunno, ma le piante acquistate in vaso possono essere messe a dimora o rinvasate anche in altri periodi dell'anno: avendo però l'attenzione di evitare le giornate più gelide e quelle più calde.
PIANTARE UN ARBUSTO: COME PREPARARE LA BUCA
Il terreno va preparato in anticipo, prima vangandolo e poi incorporando letame in polvere o pellet e se necessario, aggiungendo del terriccio nuovo. La vangatura, oltre a eliminare i sassi e le zolle di terra, è indispensabile per sradicare le infestanti presenti nel substrato.
Con il terriccio nuovo si riempie parzialmente una buca, che dovrà essere larga e profonda il doppio della zolla radicale della pianta. Nel caso di un terreno molto compatto, possiamo stendere uno strato di biglie d’argilla sul fondo, prima di collocare lo strato di terriccio nuovo.
Sul fondo della buca è importante spargere anche del concime organico per favorire lo sviluppo radicale e il nutrimento nelle prime fasi di crescita della pianta.
Si sistema la pianta nella buca in modo che il colletto si trovi allo stesso livello del terreno, calcolando preventivamente l’abbassamento della zolla dovuto all’assestamento della terra: il colletto va quindi posto leggermente al di sopra del livello ottimale.
Il terreno intorno al fusto va pressato per eliminare sacche di aria, creando un leggero avvallamento intorno al fusto per raccogliere l’acqua di irrigazione e convogliarla alle radici.
Prima di acquistare un albero o un arbusto, è bene osservate...
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Mag 23, 2017
Le formiche sono insetti innocui ma spesso fastidiosi quando decidono di prendere residenza a casa nostra. Così con l’arrivo della primavera, non è raro scoprire intere file di formiche vicino a casa o alla cucina, che cercano di entrare attraverso piccole fessure, per nutrirsi di briciole e cibi dolci.
Con il termine “formiche” in realtà alludiamo a un’ampissima famiglia di imenotteri che comprendono le formiche lottatrici Myrmecia, le formiche rosse del Golfo del Messico (Solenopsis invicta) o le innocue formiche che troviamo in Italia. Si tratta comunque di un imenottero che è presente sulla Terra da molto prima dell’uomo e se è sopravvissuto fino ad oggi non sarà così stupido o indifeso. È noto anzi che alcune formiche svolgono azioni “evolute”, come le formiche Atta sud americane che allevano e proteggono gli Afidi per cibarsi della melata dolce che loro producono.
La presenza di questi simpatici animaletti nelle nostre case è però da evitare, un po’ perché non è il massimo accogliere gli ospiti circondati da insetti, ma soprattutto perché possono trasportare svariati organismi potenzialmente contaminanti per gli alimenti nella dispensa.
In caso di una “invasione”, il vero problema sarà eliminare le regine, che non escono quasi mai dal formicaio.
ELIMINARE LE FORMICHE DALLA CASA: INIZIAMO DALLA PREVENZIONE
Il primo modo per evitare il problema delle formiche in casa è eliminare le cause: cioè i residui di cibo che le formiche vanno cercando. Curare una corretta igiene e pulizia della casa è il primo modo per allontanare le formiche che, non trovando pane per i loro denti, andranno a cercarlo altrove. Evitate i residui di cibo, ma attenti anche alle perdite d’acqua. Un altro consiglio preventivo:...
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Mag 19, 2017Eliminare le larve di lepidotteri in modo tempestivo è importante poichè si tratta di un problema importante specialmente nell’orto. I lepidotteri sono parassiti presenti su numerosissime specie di piante e sulle più svariate colture: dagli agrumi alla soia, passando per grossi alberi quali castagni, pioppi, betulle ma anche piante da fiore come rose, gerbere e garofani.
Questi insetti si nutrono in genere allo stadio larvale, erodendo foglie e frutti in modo vorace ed estremamente dannoso. I problemi causati da questi parassiti, non sono solo di tipo estetico, ma compromettono anche la salute della pianta e del raccolto. I lepidotteri non sono altro che le comuni e innocue farfalle, che però diventano una minaccia allo stadio larvale, quando necessitano di nutrirsi, divorando in poco tempo piante intere.
Tra le migliaia di varietà di lepidotteri, possiamo distinguere tre tipi di bruchi: i minatori, in grado di scavare nei fusti profonde gallerie, i defogliatori, capaci di mangiare intere foglie lasciando solo le nervature e i ricamatori, che si cibano delle foglie con un andamento irregolare.
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Mag 16, 2017
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Eliminare gli Afidi da un orto è importante poiché i danni che possono provocare sono ingenti. Gli Afidi sono piccoli parassiti, grandi pochi millimetri, molto diffusi su quasi tutte le piante ornamentali e orticole. Sono facilmente riconoscibili a causa del colore verde chiaro-grigio e delle piccole ali, che gli consentono di passare da una pianta all’altra con molta agilità, propagando in breve tempo l’infestazione.
Gli Afidi sono anche molto prolifici e per questo motivo pericolosi, capaci di infestare molte piante in breve tempo. Causano numerosi danni alle piante ospiti attraverso il loro apparato boccale, con cui perforano i tessuti vegetali per succhiarne la linfa.
Oltre alle ferite gli afidi sono responsabili dell’imbrattamento della pianta di melata, un liquido zuccherino e appiccicoso che tende a colare copioso dai rami e dalle foglie, attirando anche molti insetti come formiche, vespe e api. La melata è causa anche dello sviluppo di fumaggini: funghi che soffocano la pianta impedendone la fotosintesi.
ELIMINARE GLI AFIDI DA UN ORTO: ATTENTI AI PRIMI SINTOMI
Gli Afidi prediligono ambienti caldi e secchi, facendo la loro comparsa in primavera e permanendo sulla pianta fino all’autunno. I segni di una infestazione da Afidi si riscontrano soprattutto sulle foglie che avvizziscono, causando danni estetici, al raccolto e un arresto della crescita. Molti Afidi sono diventati resistenti agli antiparassitari, ma vengono attaccati da antagonisti naturali come le coccinelle, le rondini e le cince.
In caso di infestazione massiccia, si consiglia di intervenire subito con un insetticida sistemico, ripetendo il trattamento se necessario.
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Mag 12, 2017
La mosca minatrice dell'insalata è un dittero originario del sud America. Solitamente attacca le piante di insalata come la Lattuga e la Rucola, ma anche piante orticole come Cetriolo, Cipolla, Pomodoro, Bietola, Spinacio, Fagioli e Sedano.
Questo parassita attacca sia colture in pieno campo, sia orti coltivati in serra. La pericolosa puntura della mosca, causa l'ingiallimento delle foglie, inoltre le larve scavano delle vere e proprie gallerie che portano alla marcescenza della pianta.
La mosca compie diverse generazioni nell’arco dell'anno ed è particolarmente pericolosa allo stadio larvale e pupale, quando causa numerose punture alle foglie per nutrirsi. In primavera si possono vedere le mosche adulte volare intorno alla pianta infestata e ben visibili sono anche le gallerie scavate dalle larve all'interno delle foglie.
MOSCA MINATRICE DELL’INSALATA: COME FARE
In caso di infestazione, si consiglia di intervenire tempestivamente alla comparsa dei primi sintomi con un insetticida in emulsione concentrata naturale, con un principio attivo estratto dai semi della pianta tropicale Azadirachta indica (detto Albero del Neem). Agisce come regolatore di crescita e svolge un'azione disappetente e repellente. Agisce per contatto diretto ed ingestione ed è dotato di azione sistemica.
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Mag 09, 2017
Diserbare le aiuole e le piante in vaso dalle infestanti non è difficile. Con l'arrivo della primavera anche le piante infestanti crescono rigogliose, creando non pochi problemi nei giardini coltivati, negli orti e sui balconi. Le malerbe non solo sono antiestetiche, ma soffocano le piante più deboli, sottraendo nutrienti e arrestandone la crescita. Le infestanti possono crescere ovunque, spesso infatti sono piante molto resistenti, capaci di spuntare anche in vasi già coltivati o in terreni aridi e rocciosi.
DISERBARE LE AIUOLE: L’AZIONE PREVENTIVA
Per evitare questo fastidioso problema, possiamo distribuire dei diserbanti antigerminello ad azione preventiva, sui terreni ancora incolti. Questi prodotti evitano la nascita di una vasta gamma di infestanti sia a foglia larga che stretta per circa 3-4 mesi dalla prima applicazione, senza alcun pericolo per le piante coltivate. Basta distribuire il diserbante omogeneamente sul terreno, anche in prossimità di alberi e arbusti, irrigando nel caso di assenza di pioggia per incorporarlo meglio. Si può ottenere un risultato ottimale e duraturo intervenendo due volte l’anno, una a inizio primavera e una in autunno. Questi diserbanti sono selettivi, cioè agiscono solo su alcune specie di piante infestanti come l'Acetosella, l'Amaranto, il Giunco fiorito, il Papavero, la Camomilla e la Veronica, oltre che molte graminacee. Si possono usare in piena terra, su corsie e camminamenti all'aperto, oppure nel trattamento di ampi vasi sul terrazzo.
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Mag 05, 2017
La mosca bianca è un temibile parassita che può colpire sia le piante da orto sia quelle ornamentali. La mosca è grande pochi millimetri, di colore giallo, con ali coperte da una patina biancastra. Allo stadio larvale è invece trasparente, molto piccola e difficile da individuare.
Le larve e le mosche adulte succhiano voracemente la linfa dalla pagina inferiore della foglia al fine di nutrirsi, causando macchioline simili a bruciature e una sostanziale defogliazione della pianta. Altri sintomi di un'infestazione da mosca bianca sono l'abbondante produzione di melata e la conseguente fumaggine e, in alcune piante, delle secrezioni bianche simile a lanuggine.
Oltre agli evidenti danni estetici, la mosca bianca può causare la morte della pianta per deperimento. Inoltre, le ferite inferte alle foglie, sono veicolo di altre malattie ugualmente pericolose, come virus o infezioni batteriche. Un'infestazione di mosca bianca, è quindi in grado di mettere fine a intere colture e causare ingenti danni nei raccolti e nelle coltivazioni in serra.
Le piante soggette a questo parassita sono molte; Azalee, Dalie, Crisantemi, Primule, ma anche molte piante da orto. La pericolosità della mosca bianca, dipende anche dalla straordinaria resistenza sviluppata dalle larve ai comuni fitofarmaci.
MOSCA BIANCA: COME RISOLVERE IL PROBLEMA
Il modo più efficace di intervenire è cercare di eliminare gli esemplari adulti, in modo da non permettergli di deporre altre uova sulla pianta.
Se l'infestazione è massiccia, si consiglia di ricorrere all'uso di un insetticida sistemico adatto per le piante ornamentali (i cosiddetti PPO, Prodotti per Piante Ornamentali) da irrorare sulla chioma degli esemplari colpiti. L’insetticida sistemico, una volta distribuito, viene assorbito e distribuito su tutto l’apparato vegetale della pianta, garantendo una protezione per lungo tempo. Ripetere se necessario il trattamento...
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Mag 02, 2017
Concimare il prato è un intervento di manutenzione molto importante perché l’erba esige nutrimento costante per rimanere densa e verde. I fertilizzanti apportati durante la preparazione del letto di semina, infatti, nutrono l’erba solo nella prima fase di sviluppo. Successivamente è necessario iniziare un programma annuale di manutenzione, che preveda prodotti a lenta cessione da somministrare nei mesi di marzo, giugno e settembre.
CONCIMARE IL PRATO: QUALI FERTILIZZANTI?
Il concime a lenta cessione viene rilasciato gradualmente alimentando le radici con continuità per circa 3-4 mesi. Nei prati all’inglese, che sono più esigenti, possiamo utilizzare un concime per prati a pronto effetto da aprile a luglio.
L’Azoto è l’elemento nutritivo principale: serve per l’accrescimento della pianta, l’allungamento del ciclo vitale e dona il colore verde intenso. In genere si utilizza l’Azoto nei concimi ternari completi, associato a Fosforo e Potassio: tali concimi riportano sulla confezione la sigla di questi tre elementi chimici, cioè NPK. Spesso questi concimi sono integrati con microelementi utili, come il Ferro, il Magnesio, lo Zinco e il Rame.
I concimi organici, cioè naturali e non di natura chimica, adatti al prato sono il letame, l’humus di lombrico, la cornunghia e il guano. Servono a integrare l’azione dei concimi chimici o li sostituiscono su un prato sano e un terreno già molto fertile. Il letame si può utilizzare sotto forma di stallatico secco, commercializzato in polvere o pellet. L’humus di lombrico, la cornunghia e il guano sono molto ricchi di azoto ma più costosi rispetto agli altri fertilizzanti.
LA DISTRIBUZIONE DEVE ESSERE OMOGENEA
Su prati medio-piccoli, si può concimare manualmente, camminando con passo continuo e costante per garantire uniformità, oppure possiamo utilizzare un carrello...