Archivi Mensili: Marzo 2015
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Marzo 24, 2015
L’Alloro è un simbolo del Mediterraneo, raccontato già dai Romani che consideravano questa pianta come l’incarnazione della ninfa Dafne, trasformata in pianta per sfuggire alle attenzioni di Apollo. I rami intrecciati d’Alloro (detto Lauro) incoronavano i saggi, i vincitori delle battaglie e gli atleti: il termine laureato deriva da questa usanza. Oggi l'Alloro è apprezzato soprattutto come pianta ornamentale e per l'aroma delle sue foglie da usare in cucina.
L’Alloro è un arbusto sempreverde rustico e molto robusto, dal portamento conico e con belle foglie lucide, coriacee e aromatiche. Viene utilizzato in giardino come esemplare singolo o in gruppi, anche per creare bordure o siepi. Può essere coltivato facilmente anche in grandi vasi sul terrazzo e cresce rapidamente nelle fasi giovanili.
ALLORO: COME COLTIVARLO
Il posto migliore per posizionare una pianta di Alloro è in pieno sole, ma tollera anche la mezz’ombra. In giardino scegliete una posizione riparata dal freddo intenso.
Si adatta a tutti suoli, ma li preferisce fertili, ben drenati e calcarei. Resiste sotto zero per brevi periodi.
Le piante giovani hanno bisogno di annaffiature regolari ma moderate in primavera ed estate. La moderazione è dovuta al fatto che non tollera i ristagni idrici. Si diminuisce gradualmente fino a sospendere d’inverno. Per le piante coltivate in vaso, eliminate l’acqua in eccesso dal sottovaso dopo l’irrigazione. Le piante adulte tollerano periodi di siccità estiva.
Si concima da aprile a luglio, con fertilizzanti liquidi da diluire nell’acqua per irrigazione (ogni 15 giorni) oppure con concimi granulari a lenta cessione (ogni 3 mesi). Trattandosi di una pianta destinata all'alimentazione, usa concimi naturali autorizzati in agricoltura biologica.
Si rinvasa ogni due anni in primavera utilizzando un contenitore di una misura più grande. Per la coltivazione in vaso, è consigliabile aggiungere al terriccio universale un terzo di sabbia.
Va potato verso la fine dell’inverno per contenerne l’esuberanza e mantenere la forma. In inverno si può proteggere la radice con corteccia sminuzzata avvolgendo un telo sulla chioma.
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Marzo 21, 2015
Se avete un balcone o un terrazzo assolato, la coltivazione dei pomodori in vaso vi darà grandi soddisfazioni. Sia per il profumo che questa pianta sprigiona, sia per i suoi frutti, decisamente più saporiti se coltivati da sé.
Nei garden center troviamo moltissime varietà di pomodoro, adatte per essere coltivate in vaso. Alcune hanno una crescita ridotta e non superano il metro.
Per la coltivazione in vaso è meglio scegliere varietà che producono Pomodori ciliegini, per avere un raccolto più abbondante rispetto alle varietà con frutto grande.
Per avere una ricca produzione, la piante deve essere posta in pieno sole per almeno sei ore al giorno. Le basse temperature dell’inizio dell’autunno esauriscono il ciclo naturale della pianta.
POMODORI IN VASO: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE
Nei garden center le piantine vengono vendute in piccoli pani di terra e devono essere subito trapiantate in una vaso più capiente, avendo cura di fissare un tutore al quale legheremo la piantina man mano che crescerà.
In alternativa alle piantine già cresciute, possiamo anche partire dai semi (decisamente più economici): in questo caso possiamo seminarli già a marzo, avendo cura di tenere i vasi in un posto caldo.
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Marzo 18, 2015
Cosa c'è di più buono delle Fragole? Il loro nome deriva dal verbo latino fragrare, cioè profumare, in omaggio al loro inconfondibile aroma. Oltre a essere dolci e profumate, le Fragole hanno anche il prego di essere facili da coltivare, sia in giardino vicino all'orto oppure in vaso sul terrazzo. Tra le tante varietà, ci sono anche le Fragole ricadenti, perfetti per un vaso da appendere, magari in cucina.
Esistono diverse varietà, in particolare quelle unifere o non rifiorenti, che fruttifino solo in primavera, e quelle bifere o rifiorenti che producono più volte i frutti dalla primavera fino all'autunno.
FRAGOLE: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE
Il posto migliore per coltivare le Fragole è in pieno sole e con temperature superiori ai 20°C. D'inverno resiste al gelo, ma in fioritura è sensibile alle gelate tardive.
L'irrigazione deve essere abbondante, possibilmente somministrando poco acqua ma spesso, soprattutto in primavera, in vista della produzione dei frutti.
Se vengono coltivate in giardino vicino all'orto potete concimarle con lo stesso concime biologico utilizzato per gli ortaggi, come per esempio lo stallatico pellettato. Per la coltivazione in vaso è invece necessaria una concimazione periodica, in particolare nella fase di sviluppo dei frutti, con un concime liquido da diluire nell'acqua per irrigazione, una volta ogni 7-10 giorni. Esistono prodotti specifici per le fragole e in ogni caso, trattandosi di prodotti destinati all'alimentazione, utilizzate fertilizzanti organici autorizzati in agricoltura biologica.
Per la coltivazione in vaso è consigliabile una vaso con una profondità di almeno 40 cm e un ciclo di irrigazioni frequenti soprattutto in estate, poichè la quantità di terra è ridotta e l'umidità tende a evaporare più velocemente.
Se volete dedicare un angolo del terrazzo al benessere, le Fragole sono perfette perchè hanno elevato...
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Marzo 13, 2015
Dietro il nome di ruggine delle piante ornamentali si celano una serie di malattie fungine, che possono coltivare sia le piante ornamentali sia quelle da frutto. I sintomi sono molto evidenti: si formano delle piccole vesciche (1-2 millimetri) di colore bruno o giallo-arancio sulla pagina inferiore delle foglie, che disperdono una polvere rossastra, molto simile alla ruggine del ferro, da cui è ispirato il nome. Le foglie colpite cadono, lasciando la pianta spoglia. Questi patogeni fungini vengono trasportati facilmente con il vento, andando a contaminare altre foglie e le piante vicine.
Per queste ragioni è importante intervenire prontamente, poiché le ruggini possono provocare notevoli danni.
Quelle più diffuse sono la Ruggine della Rosa, la Ruggine Bruna, la Ruggine del Pesco e la Ruggine del Susino, ma anche le conifere, le leguminose, i Garofani e i Gerani possono essere colpiti.
RUGGINE DELLE PIANTE ORNAMENTALI: COME INTERVENIRE
Come abbiamo detto la tempestività in questi casi è importante. Se vedete delle pustole nella pagina inferiore delle foglie, per riconoscere una ruggine è sufficiente scuotere il ramo: se si libera una polvere rossastra, sono i patogeni fungini tipici della ruggine.
Alla comparsa dei primi sintomi, trattate le ruggini con un fungicida sistemico per il controllo della ruggine. Controllate le piante dopo 10-12 giorni e verificate che il problema sia risolto: in caso di persistenza ripetete il trattamento.
Poiché si tratta di un agro-farmaco, vi raccomandiamo di leggere le istruzioni e seguire le indicazioni riportate sulla confezione. Alcuni agro-farmaci possono essere utilizzati anche sugli alberi da frutto, ma è importante rispettare i tempi di carenza indicati.
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Marzo 11, 2015
Arance, limoni e mandarini piacciono davvero a tutti; tra i tanti il più sgradito è il ragnetto rosso degli agrumi (Panonychus citri), un particolare acaro (assomiglia solo a un ragno) che attacca tutte le specie di agrumi, determinando forti ingiallimenti e la caduta prematura di fiori e frutti. In California, Giappone e Sud Africa è considerato il principale nemico degli agrumeti.
RAGNETTO ROSSO DEGLI AGRUMI: COME INTERVENIRE
Come al solito la prontezza dell'intervento è molto importante. Un'attenta osservazione periodica delle piante è il modo migliore per individuare sul nascere molti problemi legati alla loro salute. Un attacco di ragnetti rossi si manifesta in un primo momento con una punteggiatura sulle foglie, che col passare del tempo tende a formare chiazze gialle. In seguito l'attacco provoca la caduta delle foglie e dei frutti, fino alla morte dell'albero.
Il modo più rapido per risolvere il problema è ricorrere a un acaricida ad azione translaminare, efficace sia per contatto diretto sia per ingestione. Va diluito con acqua e irrorato sulle foglie, in particolare sulla pagina inferiore. E' un agro-farmaco perciò è importante non eccedere nelle dosi e rispettare le indicazioni riportare sulla confezione. Poichè si tratta di una pianta che produce frutti commestibili è importante rispettare i tempi di carenza prima di consumare i frutti.
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Marzo 06, 2015
Il Basilico (Ocimum basilicum) è una pianta che non dovrebbe mai mancare in casa degli italiani, se non altro per l’uso che ne facciamo insieme alla pasta e ai pomodori! A parte la cucina, il Basilico è una pianta che l’uomo coltiva da millenni e il suo nome, non a caso, viene dal greco basilikon cioè pianta regale. Una pianta “mitologia” da un certo punto vista, visto la mitologia greca cita il Basilico come antidoto del basilisco, il serpente con il potere di uccidere con lo sguardo.
NON SOLO IN CUCINA
Il Basilico è una erbacea annuale con un alto valore ornamentale, grazie all’ampio ventaglio di varietà disponibili, perfino con foglie viola. Ovviamente, al di là dell’aspetto ornamentale, il Basilico viene utilizzato anche come erba aromatica in cucina e per questa ragione è sempre bene verificare, quando si acquistano le piantine, se sono destinate all’alimentazione e coltivate in modo biologico.
Il Basilico più diffuso è il genovese, dal profumo intenso e ingrediente principale del pesto, il napoletano più delicato, il minimum o greco dalla foglia piccola e resistente al freddo e il crispum con foglie arricciate e aroma forte.
BASILICO: CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE
Il Basilico ha bisogno di molto sole e un terreno fertile e ben drenato. E’ una pianta annuale e in inverno può sopravvivere in serra a patto che sia molto illuminata.
È una pianta che richiede irrigazioni regolari e generose, specialmente in piena estate e se viene coltivata in vasi di piccole dimensioni, in cui l’acqua evapora più velocemente. Quando il Basilico ha bisogno di acqua, ve lo comunica: la pianta si avvizzisce e tende a piegarsi su sé stessa, ma basta un poco di acqua per farla tornare in pochi minuti eretta e rigogliosa.
Attenzione ai ristagni d’acqua nel sottovaso, poiché provocano marciumi radicali. Meglio sempre svuotarlo dopo aver irrigato; in estate eviterete anche la proliferazione delle zanzare.
Essendo una pianta annuale non ha bisogno di grandi concimazioni: quando acquistate la piantina di Basilico nel garden center, sostituite il vaso di coltivazione con uno più grande e utilizzate un terriccio per orto e aromatiche, arricchito di fertilizzante organico: in questo modo potrete evitare di concimare la piantina di Basilico durante la primavera.
ATTENZIONE ALLA FIORITURA
Se volete avere tante e belle foglie profumate, non dovete farlo fiorire: con la fioritura...
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Marzo 03, 2015
La Lattuga (Lactuca sativa) può crescere anche in vaso, dove dà grandi soddisfazioni perché di facile coltivazione e di rapida crescita. Le varietà da taglio si cominciano a raccogliere dopo 40-50 giorni dalla semina, recidendole alla base, e rivegetano di continuo. Ci sono varietà a foglia verde e a foglia rossa: coltivate insieme danno un tocco originale di colore a qualsiasi terrazzo.
Per risparmiare tempo e fatica, si può partire con le piantine, pronte già dopo un mese dal trapianto. Le lattughe da taglio sono più indicate per una coltivazione in vaso, quelle da cespo richiedono più spazio.
LA LATTUGA: CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE
La lattuga predilige posizioni ben soleggiate ed è indispensabile una posizione in pieno sole per molte ore al giorno. Le piantine giovani sono sensibili agli sbalzi climatici; all’inizio della primavera e autunno, se le notti sono fresche, conviene coprirle con un velo di tessuto-non-tessuto.
Si semina in primavera, utilizzando delle sementi o le piantine già pronte, in un terriccio specifico per l’orto.
Il consumo di acqua è elevato, soprattutto in estate, quando occorre necessariamente bagnare ogni giorno. Irrigate direttamente nel terreno: è sconsigliato bagnare le foglie per non favorire malattie fungine.
Durante tutto il periodo vegetativo aggiungere una dose di concime liquido biologico all’acqua per irrigazione ogni due settimane.
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