Un buon motivo per coltivare la Aristolochia gigantea sul terrazzo è il suo portamento e la sua fioritura che ne fanno una delle piante rampicanti più interessanti e scenografiche. La Aristolochia gigantea è caratterizzata dalla bellezza dei suoi fiori, dalle foglie a forma di cuore e dalla crescita rapida, che la rende la soluzione per coprire rapidamente grigliati o strutture.

Nei vivai specializzati e nei garden center è relativamente facile reperire la Aristolochia gigantea e i suoi ibridi più comuni, con fiori più grandi e di colore più intenso.

Dove coltivare la Aristolochia

Ama il caldo e cresce bene in climi compresi tra i 18 e i 30°C.

Teme il freddo sotto i 10°C e sotto i 5°C può perire. Anche il caldo estremo, sopra i 38°C, può risultare dannoso: se abitiamo in zone molto calde in estate è meglio coltivarla in mezz’ombra e irrigare spesso il terreno e il fogliame. Nelle regioni del nord Italia possiamo coltivarla al sole anche se non necessita di molte ore quotidiane.

Se in inverno le temperature scendono sotto i 10°C è bene spostare la pianta in una serra fredda o una veranda luminosa. Se coltivata in zone mediterranee riparate può essere lasciata all’aperto: copriamola con un velo traspirante di tessuto-non-tessuto per proteggerla dai venti freddi. La pianta tende comunque a perdere parte del fogliame nella stagione fredda.

Come trapiantare la Aristolochia

Il trapianto si effettua in primavera, quando le temperature minime notturne sono stabilmente sopra i 15°C.

Usiamo un vaso ampio e profondo almeno 40 cm ed effettuiamo il trapianto usando un terriccio per piante da fiore. Essendo una pianta rampicante dovremo fornirle un sostegno sul quale svilupparsi.

Come irrigare la Aristolochia

Durante la stagione calda la pianta ha bisogno di irrigazioni regolari: il terriccio deve rimanere sempre leggermente umido, ma mai fradicio. Specialmente in primavera e in autunno, i periodi tipici delle malattie fungine, evitiamo di lasciare acqua stagnante nel sottovaso per prevenire marciumi e spore.

In estate intensifichiamo le irrigazioni, specialmente se la pianta è esposta al sole. Al contrario in inverno dovremo ridurle drasticamente.

Come concimare la Aristolochia

Per sostenere lo sviluppo e la fioritura misceliamo nell’acqua dell’irrigazione una dose di concime liquido per piante da fiore. Da aprile a settembre ogni 15 giorni, negli altri mesi è sufficiente 1 volta ogni 30 giorni.

È utile integrare l’irrigazione con un biostimolante per apportare nel terriccio anche i microelementi utili al suo sviluppo. Poca luce e una scarsa concimazione sono le due cause principali per una fioritura assente o stentata.

Come potare la Aristolochia

La potatura si effettua all’inizio della primavera, prima della ripresa vegetativa. Si eliminano i rami secchi, danneggiati o troppo lunghi, per favorire l’emissione di nuovi getti vigorosi.

Alla fine dell’estate, se la pianta è cresciuta troppo, possiamo effettuare una potatura di contenimento. Riduciamo i rami di circa 1/3 per stimolare una fioritura più compatta e ordinata.

I tagli vanno effettuati sempre sopra un nodo e con attrezzi ben affilati e disinfettati.

I nemici della Aristolochia

In particolare in primavera la Aristolochia gigantea può essere attaccata dai classici parassiti fitofagi, come Afidi e Acari (ragnetto rosso). Sapone Molle ed Estratti di Ortica sono utili per combattere questo tipo di insetti.

Tra le malattie fungine attenzione al Mal Bianco (Oidio) e alla Botrite. Il terriccio troppo umido, l’acqua stagnante nel sottovaso e una scarsa aerazione nel fogliame possono stimolare lo sviluppo di spore fungine. In questo caso effettuiamo trattamenti con l’Estratto di Equiseto.