L’uso di oli bianchi minerali in un orto e nel frutteto è consentito in agricoltura biologica e rappresenta un valido strumento per limitare la presenza di Cocciniglie, Psille, Afidi, Metcalfa, Eriofidi e Acari.
Le recenti limitazioni nell’acquisto e uso di fitofarmaci, obbliga gli hobbisti a dirigersi verso soluzioni più sostenibili per l’ambiente e già sperimentate con successo nell’agricoltura biologica professionale. È il caso degli oli bianchi minerali, particolarmente utili per il controllo di parassiti su diversi tipi di colture: da quelle orticole fino agli alberi da frutto.
Gli oli bianchi minerali di alta qualità e di ultima generazione sono altamente selettivi e vengono considerati “oli quattro stagioni”, poiché possono essere utilizzati durante tutto il ciclo vegetativo, anche in periodi normalmente non adatti all’uso degli oli minerali.
Oli bianchi minerali in un orto e nel frutteto: come agiscono
L’olio, opportunamente diluito e nebulizzato sul fogliame, crea una patina biancastra, inadatta all’ovideposizione...
L’uso del Bacillus contro la Piralide del Bosso è un modo del tutto naturale per contenere la presenza di questo temibile parassita.
Il Bacillus, o per meglio dire il Bacillus thuringiensis varietà Kurstaki, è un batterio ma è totalmente innocuo per gli animali, per l’uomo, per le api e naturalmente per l’ambiente, poiché è di origine biologica. Rappresenta un pericolo solo per le larve dei lepidotteri, cioè le predatrici delle nostre piante: quindi è un nostro alleato. Quando viene ingerito dalle larve, si attiva nell’intestino e paralizza l’apparato digerente, portando alla morte dell’insetto in un paio di giorni. Per questa ragione il Bacillus viene utilizzato da molti anni come “insetticida” biologico anche nell’agricoltura professionale: oggi possiamo acquistalo anche nelle confezioni per hobbisti e, congiuntamente all’Olio di Neem, è una delle poche soluzioni contro le larve dei lepidotteri.
Il Bacillus è quindi utile contro molti parassiti tipici degli orti italiani, come le Nottue, le Cavolaie e la Tignola del Pomodoro (Tuta absoluta). In giardino è una soluzione interessante per limitare la presenza della Piralide del Bosso.
Perché usare il Bacillus contro la Piralide del Bosso
La Piralide del Bosso è un “insetto alieno”: appartiene cioè al gruppo di parassiti che hanno fatto la loro comparsa in Italia in seguito al fenomeno della globalizzazione. Nel secolo scorso non erano presenti nelle nostre campagne e quindi hanno trovato pochi nemici naturali e un...
La Pervinca del Madagascar, detta anche Vinca rosea, è molto amata per le sue fioriture lunghe e abbondanti e per le infiorescenze profumate, di grandi dimensioni e colorate di rosa.
Il suo nome botanico è Catharanthus roseus è si tratta di una pianta erbacea perenne, anche se spesso viene coltivata come annuale nelle zone con inverni rigidi. Il suo nome botanico, Catharanthus, deriva dalle parole greche katharos (puro) e anthos (fiore) e vuole sottolineare l’inconfondibile la purezza estetica dei suoi fiori.
Originaria delle zone tropicali del sud Africa, la Pervinca del Madagascar veniva coltivata già nell’antichità, anche per le sue presunte proprietà curative.
Sai perché è utile usare i funghi micorrizici in un orto? Con il passare del tempo i terreni destinati alla coltivazione, come gli orti, tendono a perdere fertilità, specialmente in presenza di produzioni intensive della stessa coltura. Accanto a tecniche di coltivazione più sostenibili, come la rotazione delle colture, possiamo migliorare le caratteristiche del suolo: lo facciamo quando integriamo nel terreno gli ammendanti, i concimi minerali o i biostimolanti naturali.
L’aggiunta di elementi esterni, come i macroelementi (NPK), i microelementi o gli acidi umici e fulvici presenti nei biostimolanti, rappresenta però un’imitazione delle condizioni ottimali. I terricci (o per meglio dire i substrati di coltivazione) ricreano le caratteristiche di un terreno fertile, attraverso l’uso di torba, fibre di cocco e inerti, ma un suolo ricco di humus è un’altra cosa. Anzitutto perché è vivo.
Usare i fitosanitari in modo corretto è importante sia per le piante che desideriamo curare, sia per noi e per l’ambiente. Secondo la definizione del Ministero dell’Ambiente, i “fitosanitari” “sono prodotti utilizzati per il controllo di qualsiasi organismo nocivo per le piante coltivate (insetti, acari, funghi, batteri, roditori, ecc.), oltre che per l'eliminazione delle erbe infestanti e la regolazione dei processi fisiologici dei vegetali”. Sono noti anche come fitofarmaci, antiparassitari o agrofarmaci.
Dal 2023 la maggior parte dei fitosanitari non professionali, cioè destinati agli hobbisti, sono stati vietati e sostituiti con soluzioni biologiche, come il sapone molle, gli oli vegetali (colza, lino, neeem, ecc.) o le farine di roccia (caolino, zeolite, ecc.). Alcuni prodotti sono rimasti però in commercio: pur essendo a base di principi attivi naturali, vanno usati con responsabilità poiché presentano alcune criticità. Per esempio il Piretroè un principio attivo ricavato da una particolare specie di Margherita africana, quindi di origine totalmente naturale, ma usato in modo concentrato può danneggiare anche gli impollinatori, oltre agli Afidi e alle Cocciniglie.
Possiamo coltivare un Hibiscus moscheutos in giardino o sul terrazzo si vogliamo donare un tocco di esotico al nostro “spazio verde”.
L'Hibiscusmoscheutos è una particolare varietà di Ibisco ma palustre. È apprezzato per i suoi fiori giganti e caratterizzati da colori appariscenti: dal rosso, al rosa, al bianco. La fioritura è molto lunga, dura per i tre mesi estivi e la pianta produce continuamente nuove infiorescenze.
È originario delle zone umide del nord America e del sud-est asiatico, ma gli ibridatori europei hanno selezionato numerose varietà adatte al nostro clima. Gli ibridi si distinguono anche per il colore e la dimensione dei fiori: le corolle dei fiori possono superare i 25 cm di diametro! Alcune hanno una fioritura anticipate, altre tardiva. Generalmente le foglie sono di colore verde, ma in alcune varietà tendono al rossiccio.
La pianta ha fusti legnosi che germogliano e iniziano a produrre le foglie verso aprile-maggio, a seconda delle temperature esterne. Raggiunge un’altezza di circa 100/150 cm. La fioritura inizia in estate, a luglio, e prosegue fino alla fine di settembre. Al termine della fioritura la pianta perderà la parte aerea: i fiori appassiranno, le foglie seccheranno e anche i fusti tenderanno a seccare. All’inizio della primavera potremo potare tutte le parti secche, poiché la pianta tornerà a germogliare in aprile-maggio producendo i nuovi rami dalla base.
Seminare il prato è un gesto che contribuisce alla difesa dell’ambiente. È stato infatti dimostrato che una confezione da 1 kg di semi per prato coltivata correttamente assorbe circa 60 kg di CO2 ogni giorno.
Il mese di marzo è un periodo importante per preparare al meglio il nostro tappeto erboso in vista della primavera. Anzitutto possiamo “riparare” le zone che hanno patito maggiormente il gelo invernale, magari a causa di un drenaggio insufficiente e con “macchie” di erba mancante o diradata. Inoltre possiamo procedere alla semina dei prati nuovi o da rinnovare e infoltire e naturalmente alla concimazione che darà il booster allo sviluppo delle piantine in primavera.
Quando le temperature minime superano stabilmente i 10°C il prato riprende la sua attività vegetativa e potremo prepararlo alla primavera. Il periodo può variare a seconda della fascia climatica: nel sud inizieremo prima, nelle montagne del nord potremmo aspettare anche fino ad aprile.
Prima di seminare il prato…
Analizziamo lo stato di salute del nostro tappeto erboso e individuiamo le zone critiche, dove l’erba risulta diradata...
Ci sono tanti buoni motivi per coltivare il Giglio Martagone in giardino! Il Liliummartagon, noto come Giglio martagone, è apprezzato per i suoi fiori penduli viola a forma di turbante e con maculature scure, che compaiono in estate. “Martagon” significa “turbante”, proprio in omaggio all’aspetto dei fiori. Se coltivato in giardino, è apprezzabile anche la sua rusticità, la resistenza al freddo e la capacità di adattarsi a zone semi-ombreggiate. È originario delle regioni montuose dell'Europa e dell'Asia e non ama il caldo eccessivo. Un’ottima scelta per ottenere fiori anche in condizioni climatiche non ottimali.
Possiamo scegliere tra diverse varietà di Lilium martagon: con fiori bianchi senza macchie, di colore rosa, rosso porpora o arancioni con maculature scure, oppure viola scuro quasi nero con macchie chiare. La coltivazione si inizia dai bulbi e possiamo trovare facilmente tanti ibridi differenti.
Se desideriamo una fioritura anticipata sul nostro terrazzo, già da marzo, possiamo coltivare gli Arabis caucasica. Si tratta infatti di una piccola piantina che produce un’abbondante fioritura da marzo fino a maggio molto profumata. Tradizionalmente i fiori sono bianchi e sono molto eleganti, ma ci sono varietà interessanti con petali di colore rosa molto intenso.
La Arabis caucasica è una pianta erbacea perenne sempreverde di ridotte dimensioni, non supera i 50 cm, caratterizzata da un “cuscino” di foglie su cui puntano spiccano i fiori per tutta l’estate. Sul terrazzo possiamo coltivare più esemplari in un vaso rettangolare da appendere e ci ripagherà con una fioritura abbondante. Tollera bene il gelo e viene utilizzata anche in giardino per decorare aiuole e bordure. Le varietà compatte sono particolarmente adatte per le bordure poiché hanno un portamento tappezzante e creano un “tappeto” verde. Nei centri specializzati possiamo trovare anche gli ibridi variegati con foglie verdi bordate di bianco e plena con fiori doppi.