Anche se non abbiamo un giardino possiamo facilmente coltivare un Pero anche in terrazzo, così da non perdere il piacere di gustare i suoi dolci frutti. È anche una bella pianta ornamentale e la sua fioritura, tra aprile e maggio, è uno spettacolo della natura. Si riempie infatti di tanti fiorellini bianchi che poi diventeranno frutti.
Il Pyrus communis o Pero comune appartiene alla grande specie di Pyrus ed è quella maggiormente utilizzata per la produzione di Pere. Da lei derivano varietà molto note come le Pere Abate, Kaiser e William.
Si tratta di un albero deciduo: le foglie compaiono sulla pianta in aprile, contestualmente alla fioritura, e persistono fino a novembre. In autunno cambiano colore, virando dal verde al rosso intenso, contribuendo all’estetica della pianta. I frutti si raccolgono da agosto e fino all’autunno a seconda della varietà. Tutte vanno raccolte quando la buccia diventa morbida e assume un colore uniforme.
Se desideriamo allevare un Pero in giardino non avremo problemi: è una pianta rustica, tollera il gelo fino a -15°C e qualsiasi varietà crescerà bene nel clima italiano. È un albero e può superare i 10 metri d’altezza. Per i vasi sul terrazzo dovremo invece scegliere una varietà indicata per questo tipo di coltivazione. Come per esempio le varietà nane o semi-nane che non superano i 2/3 metri d’altezza. Possiamo facilmente trovare varietà nane di William, Abate o Conference, ma la scelta è davvero molto ampia anche con varietà tipiche italiane.
È la stagione più propizia e sono tante le piante con una fioritura estiva tra cui scegliere per adornare i nostri terrazzi e balconi. Ecco 10 piante irrinunciabili per portare un arcobaleno di colori nel nostro spazio verde in estate.
10 piante con una fioritura estiva
Begonia semperflorens
Tra le Begonie possiamo scegliere tra moltissime piante d’appartamento, anche molto differenti fra loro. Per esempio la Begonia maculata, con foglie con pois bianchi e fioritura primaverile, oppure la Begonia masoniana col suo fogliame ornamentale. Per un terrazzo fiorito vi suggeriamo la Begonia semperflorensche fiorisce senza interruzione da aprile fino all'autunno avanzato, con tanti piccoli fiorellini del diametro di circa 1,5 cm da scegliere in un ventaglio di colori che va dal bianco, al rosa, al giallo e al rosso. Non tollera il freddo sotto i 10°C e va protetta in serra fredda in inverno.
Craspedia globosa
I fiori della Craspedia globosa (Pycnosorusglobosus) non mancheranno di conquistare l’attenzione dei nostri ospiti! È una pianta erbacea perenne e in estate, da giugno a settembre, produce steli alti fino a 50 cm su cui spicca un grande fiore di colore giallo vivo perfettamente rotondo. È originaria dell'Australia e tollera il gelo fino a -5°C: è molto rustica e non ha problemi con il caldo estivo. Possiamo coltivarla facilmente sia in giardino sia in vaso sul terrazzo.
Diciamo subito che raramente le Vespe sono pericolose per l’uomo: sono animali pacifici e che farebbero volentieri a meno di entrare in contatto con noi. Talvolta sono spinte nelle nostre case e giardini alla ricerca di cibo o di un luogo riparato per costruire un nido e ovideporre. Attaccano e pungono solo se si sentono in pericolo e il veleno contenuto nel pungiglione è poco in quantità e pericoloso solo per i soggetti allergici.
Al contrario le Vespe sono animali utili e in giardino svolgono un importante ruolo di controllo dei parassiti, poiché si nutrono di molti parassiti, come Afidi e larve, dannosi per l’orto, il frutteto e il giardino. Un antiparassitario naturale e gratuito!
Non dimentichiamo poi che sono impollinatrici per oltre mille specie vegetali. Alcune sfruttano esclusivamente le Vespe per l’impollinazione; come l’Ophrys insettifera, un’Orchidea che produce fiori a forma di mosca e rilascia un profumo che imita i feromoni di una Vespe femmina. In questo modo attirano le Vespe maschio che, pensando di fecondarle, contribuiscono all’impollinazione di questa particolare Orchidea. Un’altra Ophrys che sfrutta questa strategia è la Ophrys apiferache attira le Api: il petalo inferiore dei fiori, detto labello, è ingrossato e ricorda un’Ape.
Possiamo coltivare il Melo Cotogno in giardino se vogliamo creare uno spazio dedicato ai “frutti dimenticati” e del passato. Il Cotogno (Cydonia oblonga) è un piccolo alberello molto decorativo e in età adulta non supera i 5/8 metri d’altezza. Ha una produzione elevata e costante e i suoi frutti, simili alle Mele, sono ricoperti di una leggera peluria che tendono a perdere quando maturano e si tingono di un colore giallo intenso.
I frutti sono un ibrido tra Mela e Pera: hanno una polpa compatta che ricorda l’aroma del miele. I frutti del Cotogno hanno una consistenza dura e un gusto astringente, ma una volta cotti diventano deliziosi. Vengono utilizzati soprattutto per realizzare marmellate e gelatine e sono l’ingrediente principale della Cotognata, un dolce tradizionale dei mesi invernali. Può essere usata in sostituzione delle Mele o delle Pere nelle torte, nelle crostate e nei crumble; spesso viene abbinato alle spezie tipiche dell’autunno come Cannella, Chiodi di Garofano e Zenzero.
Il Cotogno è ricco di nutrienti benefici per la salute ed una buona fonte di vitamina C, fibre alimentari, e antiossidanti. Le proprietà medicinali del Cotogno sono note fin dall'antichità quando veniva usato per curare le infiammazioni e i disturbi gastrointestinali.
È una pianta decidua e il fogliame spunta in aprile per cadere a novembre. La fioritura avviene in tarda primavera, inizio estate. La frutta matura verso settembre e ottobre, quando le mele diventano gialle, perdono la peluria superficiale, iniziano a profumare e tendono a cedere sotto la pressione dei polpastrelli. Per la raccolta, afferriamo delicatamente i frutti e ruotiamoli fino a staccarli da ramo. Evitiamo di tirare bruscamente, per non danneggiare il ramo e i frutti stessi. I frutti...
Scegliere i guanti per il giardinaggio in modo corretto è importante poiché sono tante le opportunità di utilizzo e i fattori da valutare.
Durante i lavori di giardinaggio, infatti, possiamo correre il rischio di tagliarci, di pungerci con le spine o di venire morsi mentre maneggiamo sterpaglie o erba secca. Oppure possiamo avere l’esigenza di proteggere le mani dai calli duranti i lavori più pesanti e continuativi.
In alcuni casi devono avere una funzione soprattutto protettiva, in altri ci devono accompagnare in lavori di precisione e devono garantire una certa sensibilità tattile. Se affrontiamo i trattamenti con prodotti chimici abbiamo bisogno di guanti impermeabili; per le attività di tutti i giorni meglio quelli traspiranti.
Come scegliere i guanti per il giardinaggio: le caratteristiche
In queste poche frasi sono già emerse alcune funzionalità importanti dei guanti da giardino e alcuni ambiti specifici in cui si rilevano un aiuto fondamentale. Proviamo a riassumere quali caratteristiche possono avere i guanti da giardino.
Anti-taglio e anti-graffio. Durante la potatura delle Rose, quando tagliamo la legna o quando maneggiamo le piante grasse spinose i guanti sono un compagno di lavoro affidabile per proteggerci dai tagli e i graffi accidentali. Anche quando maneggiamo gli sfalci d’erba e i residui delle potature è bene proteggere le mani da possibili ferite. Di solito questi guanti sono lunghi e proteggono anche l’avambraccio e sono realizzati in pelle o lattice.
Anti-morso. Tra le foglie secche che dobbiamo raccogliere potrebbe nascondersi un insetto o un piccolo animale che per difendersi potrebbe pungerci o morderci. Meglio affrontare questa attività con un paio di guanti robusti e anti-morso.
Chi sceglie di coltivare un Epidendrum lo fa generalmente per le grandi fioriture molto colorate. Fa parte della famiglia delle Orchidee ed esistono più di 400 spese di Epidendrum, alcune sono epifite altre terricole. Le varietà che troviamo nei centri giardinaggio sono spesso epifite, quindi crescono senza terra, e hanno fusti robusti ed eretti con foglie nastriformi di color verde brillante.
È facile coltivare la Salvia in vaso e ci ripagherà con le sue foglie profumatissime e molto utilizzate nella cucina italiana. Possiamo iniziare la coltivazione acquistando una piantina già cresciuta nei centri giardinaggio, oppure dalla semina. Nel primo caso privilegeremo la praticità, poiché la pianta è già germogliata e dovremo solo farla sviluppare; nel secondo l’economicità, poiché il costo di una bustina di semi è decisamente inferiore rispetto al numero di piante che si ottengono.
La Salvia fa parte della storia dell’uomo e in passato la utilizzavamo soprattutto come erba curativa. Il suo nome scientifico, Salvia officinalis, evidenzia chiaramente questa caratteristica: Salvia deriva da salvo o sano, mentre officinalis ne indica l’utilizzo come medicinale. Ancora oggi in erboristeria si usa per curare problemi di digestione, infiammazioni o iperidrosi; le proprietà astringenti e antisettiche della Salvia vengono sfruttate anche in cosmetica per realizzare creme, shampoo e dentifrici.
Ma noi appassionati di giardinaggio la Salvia interessa soprattutto per le foglie profumate e per l’eleganza della piantina: da pianta erbacea cresce e tende a lignificare il fusto diventando semi-arbustiva. Diventerà un piccolo alberello molto elegante e anche le fioriture, di colore blu-violetto in estate, la rendono una piacevole pianta ornamentale. Ci sono varietà di Salvia apprezzate le loro fioriture e utilizzate soprattutto come piante decorative: come la Salvia splendens e la Salvia coccinea con fiori rossi appariscenti o le varietà con foglie variegate. La Salvia elegans Ananas produce fiori scarlatti e le foglie ricordano l’aroma del famoso frutto tropicale...
Il Delphinium grandiflorum, noto anche come Delfinio o Speronella, è apprezzato per decorare le bordure e le aiuole in giardino per la bella fioritura colorata che inizia a giugno e prosegue fino a settembre.
I Delphinium sono un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Ranuncolaceae che comprende più di 500 specie differenti. Sono tutte piante erbacee, alcune annuali altre perenni, con fusti che possono raggiungere altezze da 50 a 200 cm. Il Delphinium grandiflorum viene usato per decorare i giardini poiché è una pianta perenne e tollera il gelo fino a -10°C.
Sviluppa dei fiori a cappuccio sulle tonalità del blu che possono raggiungere un’altezza di 50 cm. Possiamo scegliere tra molte varietà con fiori di colore differente, anche rosa o bianchi. Sono ideali per le bordure o nei giardini rocciosi.
Molti lettori ci hanno chiesto se le Formiche sono pericolose per la salute umana nel momento in cui si insediano e costruiscono un nido nella nostra casa. Ebbene sì e sono molti i fattori che le rendono un animale col quale non è consigliabile abitare.
Naturalmente la presenza di pochi esemplari non rappresenta un problema e non vanno uccise inutilmente: tutti gli animali sono utili all’ecosistema e nella maggior parte dei casi è sufficiente tenere pulito il pavimento da residui di cibo, di cui quei animali vanno alla ricerca. Ma di fronte a un’invasione, spesso successiva alla costruzione di un nido, dobbiamo intervenire perché la convivenza è problematica per molte ragioni.
Perché le Formiche sono pericolose in un’abitazione
Le Formiche si avventurano nelle nostre case sostanzialmente per una ragione: sono alla ricerca di cibo. Se ne trovano in abbondanza e riscontrano le condizioni per creare un nido, richiamano la colonia e ben presto ci troveremo la casa invasa.