Un buon motivo per coltivare un Evonimo alato sul terrazzo è la spettacolare trasformazione del suo fogliame in autunno, che da verde diventa rosso brillante. Inoltre è una pianta rustica e facile da coltivare anche per chi è alle prime armi nel giardinaggio.

L’Evonimo alato (Euonymus alatus) appartiene alla famiglia delle Celastraceae ed è una delle tante specie del genere Evonimi che comprende diverse piante ornamentali. Si tratta di un arbusto deciduo e le foglie sono presenti sulla pianta da aprile fino a ottobre e ai primi freddi: quando spuntano sono di colore verde scuro e con l’arrivo dell’autunno assumono toni sul fucsia e sul rosso cremisi fino alla loro caduta. Una caratteristica che li rende particolarmente ornamentali in una stagione povera di colori.

Da aprile a maggio la pianta produce tanti piccoli fiori verdognoli, poco vistosi, che si trasformano in autunno in capsule fruttifere rosate, piene di semi arancioni. Le bacche sono tossiche per l’uomo ma attirano molte specie di uccelli selvatici.

In commercio possiamo trovare diverse varietà di Evonimi alati, differenti per la tonalità del rosso autunnale, ma anche per la forma della pianta: gli ibridi compatti, che non superano i 150 cm, sono particolarmente indicati per la coltivazione in vaso.

Sul terrazzo possiamo coltivare l’Evonimo alato come pianta isolata oppure in abbinamento con sempreverdi dal fogliame verde scuro (come Buxus o Ilex) per mettere in risalto i colori autunnali. Possiamo usarlo anche per creare barriere o schermi decorativi, piantando più piante in fila in vasi rettangolari.

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Dove coltivare un Evonimo alato

Predilige temperature comprese tra 10°C e 30°C. Sopporta bene sia il freddo fino a -20°C mentre teme il caldo oltre i 35°C che può causare disseccamento fogliare.

Per ottenere una colorazione autunnale più intensa posizioniamo la pianta in una zona soleggiata. In estate, quando le temperature superano i 30°C spostiamo il vaso in una posizione in mezz’ombra.

Come coltivare un Evonimo alato

Le giovani piantine si trapiantano all’inizio della primavera o in autunno nelle zone con inverni miti. Scegliamo un vaso ampio a profondo, di almeno 40/50 cm di diametro, e usiamo un terriccio per piante da fiore.

Il travaso in un contenitore leggermente più grande si effettua ogni 3/4 anni all’inizio della primavera.

Come irrigare gli Evonimo alato

Le piante coltivate in vaso vanno irrigate regolarmente per mantenere il terriccio leggermente umido. In estate non facciamo manca acqua al nostro Evonimo. In primavera e in autunno evitiamo gli eccessi e l’acqua stagnante nel sottovaso, poiché favoriscono l’insorgere di malattie fungine.

Per stimolare fioriture abbondanti e prolungate, da marzo a ottobre diluiamo nell’acqua per l’irrigazione una dose di fertilizzante liquido per piante da fiore ogni 15 giorni. In autunno interriamo un concime granulare a lenta cessione per migliorare la struttura del terriccio e fornire le sostanze nutritive necessarie alla pianta per la ripresa primaverile.

Come potare l’Evonimo alato

La potatura si effettua alla fine dell’inverno, quando la pianta è ancora in riposo vegetativo. Eliminiamo i rami secchi e danneggiati e accorciamo quelli troppo lunghi. Attenzione agli ibridi “compatti” poiché non vanno potati drasticamente.

Nemici naturali e malattie

Sebbene sia una pianta piuttosto resistente, l’Euonymus alatus può essere attaccato da alcuni parassiti come Afidi e Cocciniglie. Trattamenti preventivi con Sapone Molle, Estratti di Ortica e Olio di Neem sono utili per limitare l’arrivo di questi parassiti. In presenza di un’invasione possiamo fare ricorso a un insetticida a base di piretro.

Un’umidità eccessiva può stimolare la presenza di malattie fungine, come l’Oidio (mal bianco) che ricopre le foglie di una patina bianca. In presenza di muffe o macchie fogliari limitiamo le irrigazione, miglioriamo l’aerazione nel fogliame ed effettuiamo trattamenti con prodotti contatticidi, come l’Idrogenocarbonato di Sodio e l’Estratto di Equiseto.