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Novembre 28, 2025
Possiamo coltivare la Peonia lactiflora in vaso per ottenere fioriture spettacolari primaverili con una pianta robusta, longeva e molto adattabile.
La Peonia lactiflora (Paeonia lactiflora) è una splendida Peonia erbacea che crea cespi compatti e alti fino a 80 cm. Si tratta di una pianta perenne ed è decidua: le foglie sono lucide di colore verde scuro, compaiono verso marzo/aprile e tendono a cadere nei mesi freddi, verso ottobre/novembre, quando la pianta entra in riposo vegetativo. Il periodo varia a seconda della zona climatica: nelle regioni più calde compaiono prima e cadono dopo.
La fioritura è abbondante ed è composta da infiorescenze molto grandi e profumate: compare verso la tarda primavera, da maggio e giugno. La forma e i colori dei fiori possono variare a seconda della varietà poiché possiamo scegliere tra molti ibridi: possono essere semplici, doppi e semidoppi. I colori spaziano dal rosa al rosso cremisi, dal bianco al viola chiaro. Anche il periodo di fioritura può variare a seconda delle temperature esterne e della varietà: alcune hanno fioriture precoci altre tardive.
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Novembre 14, 2025
Se desiderate colpire l’attenzione dei vostri ospiti con una pianta fuori dal comune, vi suggeriamo di coltivare la Tacca chantrieri. È una pianta tropicale caratterizzata da larghe foglie verdi, lucide e ricche di nervature, ma la sua particolarità risiede nella grande fioritura scultorea. I fiori spuntano su lunghi steli, sono ampi e con brattee scure, nere o viola, dai cui pendono lunghi filamenti decorativi. È nota come “pianta pipistrello” poiché i fiori ricordano questi strani animali.
La Tacca chantrieri appartiene alla famiglia delle Dioscoreaceae ed è originaria delle foreste tropicali del sud-est asiatico. È una pianta erbacea perenne e sempreverde ed una tuberosa: è infatti dotata di un rizoma carnoso. La fioritura è molto lunga e in ambiente domestico inizia dalla tarda primavera e prosegue fino all’inizio dell’autunno, con picchi tra maggio e settembre.
Dove coltivare la Tacca chantrieri
È una pianta tropicale e ama gli ambienti caldi e umidi. Cresce bene con temperature comprese tra i 20°C e i 30°C, quindi le nostre...
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Novembre 07, 2025
Coltivare un Filodendro rugoso in casa significa portare un angolo di foresta tropicale direttamente nel proprio soggiorno. Assistiamo a un vero boom delle piante d’appartamento e oggi è facile trovare nei centri specializzati molte varietà tropicali davvero particolari e semplicemente bellissime. I Philodendron in particolare sono un genere di piante della famiglia delle Aracee che offre più di 500 specie differenti di piante adatte per la coltivazione nelle nostre case. Come il Philodendron burgundy con foglie verdi e rosse, il Philodendron hederaceum con fogliame a forma di cuore o il Philodendron bipinnatifidum con grandi foglie frastagliate. In passato erano varietà riservate ai collezionisti, mentre oggi possiamo facilmente trovarle nei garden center.
Il Filodendro rugoso (Philodendron rugosum) deve invece il suo nome alle grandi foglie coriacee, vellutate e dalla superficie rugosa. È una pianta sempreverde perenne originaria delle foreste tropicali dell’Ecuador e della Colombia e in natura cresce sia come pianta epifita, cioè con radici aeree abbracciate alla corteccia dei grandi alberi, sia come terrestre.
In natura può superare i 2 metri d’altezza, mentre nelle nostre case, in vaso, non supera i 70/80 cm. Nelle foreste tropicali riesce a fiorire in estate, con le classiche infiorescenze delle Aracee, per esempio lo Spatifillo, composte da una spata bianco-verde e uno spadice centrale. Nelle nostre case non è semplice farla fiorire, ma non è un problema perché la bellezza di questa pianta...
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Ottobre 31, 2025
Coltivare il Capelvenere in vaso è molto semplice e ci ripagherà con una fronda leggera e raffinata capace di decorare qualsiasi stanza. È una pianta amata perché cresce bene anche in luoghi poco luminosi e, come molte Felci, ha la capacità di purificare l’aria dagli inquinanti indoor.
Il Capelvenere (Adiantum raddianum) è una pianta erbacea perenne sempreverde, appartenente alla famiglia delle Pteridaceae, un vasto gruppo di Felci diffuse nelle regioni tropicali e subtropicali. È composta da numerose fronde arcuate di colore nero lucente che possono raggiungere i 60 cm di lunghezza e ospitano tante foglie triangolari di colore verde chiaro. Forma cespi densi e armoniosi, di grande effetto ornamentale. Come tutte le Felci non produce né fiori né semi, ma si riproduce attraverso le spore.
Dove coltivare il Capelvenere
Essendo una pianta tropicale, l’Adiantum raddianum non ama il freddo e richiede temperature comprese tra i 18°C e i 25°C, quindi le nostre case sono...
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Ottobre 21, 2025
Coltivare il Sinforicarpo sul terrazzo ci permetterà di avere una pianta decorativa in ogni stagione, anche durante l’inverno grazie alle sue bacche per persistono sulla pianta anche dopo la caduta delle foglie.
Si tratta di un piccolo arbusto, non supera i 100/150 cm in altezza, caratterizzato da una fioritura estiva composta da tanti piccoli fiori campanulati che in autunno si trasformano in bacche bianche. I frutti persistono sulla pianta per molti mesi e la decorano anche in inverno, quando i rami rimangono spogli. I Sinforicarpi sono un genere di piante decidue appartenenti alla famiglia delle Caprifoliaceae e la specie più diffusa è il Sinforicarpo comune (Symphoricarpos albus) con bacche bianche; ma nei vivai possiamo scegliere tra tanti ibridi con bacche e fiori rosati o rossicci. Verso novembre le foglie verdi tendono a diventare prima gialle e poi bronzee prima di cadere. Conferendo alla pianta una gamma di colori molto varie che muta col passare delle stagioni.
I suoi sono apprezzati dagli impollinatori mentre le bacche invernali, tossiche per noi, sono amate dagli uccelli selvatici. Il Sinforicarpo sarà quindi un utile aiuto anche per la conservazione della biodiversità.
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Ottobre 10, 2025
Se desiderate creare un giardino notturno vi suggeriamo di coltivare un Epiphyllum oxypetalum e di godere delle sue affascinanti fioriture notturne. Si tratta di un cactus senza spine apprezzato per i grandi fiori bianchi che sbocciano di notte e avvizziscono all’alba. Per essendo effimeri, la pianta ne produce molti quindi lo spettacolo della fioritura si ripete per tutta l’estate.
È una pianta appartenente alla famiglia delle Cactaceae ed è originaria delle foreste tropicali dell’America centrale, in particolare del Messico e del Guatemala. È una pianta perenne sempreverde e ha un comportamento epifita: le sue radici “abbracciano” la corteccia dei grandi alberi o rocce e non richiedono di terra. Non è parassita e non danneggia la pianta ospite e trae l’umidità e le sostanze nutritive dall’aria.
È caratterizzata da lunghi fusti piatti, verdi e succulenti, che fungono sia da foglie fotosintetiche sia da organi di riserva. In condizioni ottimali e nei paesi d’origine questi fusti, detti cladodi, possono superare 2 metri di lunghezza. Le radici sono poco sviluppate e superficiali, adattate alla vita in vaso o nei substrati leggeri. Ma la vera particolarità sono i fiori, tra i più grandi della famiglia delle Cactaceae: sono di colore bianco candido e hanno petali allungati che possono raggiungere 30 cm di diametro. Inoltre i fiori sono molto profumati e ricordano l’aroma della vaniglia e del Gelsomino.
La fioritura si concentra nei mesi estivi, tra giugno e settembre, quando le notti sono calde e umide. In ambienti interni ben illuminati e con clima mite, può fiorire anche due o tre volte l’anno, sebbene il picco resti legato all’estate.
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Settembre 30, 2025
Un buon motivo per coltivare un Evonimo alato sul terrazzo è la spettacolare trasformazione del suo fogliame in autunno, che da verde diventa rosso brillante. Inoltre è una pianta rustica e facile da coltivare anche per chi è alle prime armi nel giardinaggio.
L’Evonimo alato (Euonymus alatus) appartiene alla famiglia delle Celastraceae ed è una delle tante specie del genere Evonimi che comprende diverse piante ornamentali. Si tratta di un arbusto deciduo e le foglie sono presenti sulla pianta da aprile fino a ottobre e ai primi freddi: quando spuntano sono di colore verde scuro e con l’arrivo dell’autunno assumono toni sul fucsia e sul rosso cremisi fino alla loro caduta. Una caratteristica che li rende particolarmente ornamentali in una stagione povera di colori.
Da aprile a maggio la pianta produce tanti piccoli fiori verdognoli, poco vistosi, che si trasformano in autunno in capsule fruttifere rosate, piene di semi arancioni. Le bacche sono tossiche per l’uomo ma attirano molte specie di uccelli selvatici.
In commercio possiamo trovare diverse varietà di Evonimi alati, differenti per la tonalità del rosso autunnale, ma anche per la forma della pianta: gli ibridi compatti, che non superano i 150 cm, sono particolarmente indicati per la coltivazione in vaso.
Sul terrazzo possiamo coltivare l’Evonimo alato come pianta isolata oppure in abbinamento con sempreverdi dal fogliame verde scuro (come Buxus o Ilex) per mettere in risalto i colori autunnali. Possiamo usarlo anche per creare barriere o schermi decorativi, piantando più piante in fila in vasi rettangolari.
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Settembre 23, 2025
Il Philodendron bipinnatifidum è una delle piante ornamentali da interni più apprezzate per l’aspetto scenografico delle sue grandi foglie.
È originario delle zone subtropicali e tropicali del Sud America e appartiene alla famiglia delle Araceae. Si tratta di una pianta perenne sempreverde, di natura erbacea ma dall’aspetto robusto e arbustivo, in grado di raggiungere dimensioni notevoli anche in casa. In natura può superare i 5 metri di altezza e allargarsi in proporzione, mentre in appartamento mantiene uno sviluppo più contenuto, solitamente entro i 2 metri.
Dove coltivare il Philodendron bipinnatifidum
Cresce bene con temperature comprese tra i 18°C e i 28°C. Non ama il caldo intenso, oltre i 35°C, che può provocare il disseccamento delle foglie. Può tollerare il freddo fino a circa 5°C ma vi suggeriamo di non esporlo a temperature troppo basse.
Cresce bene anche in mezz’ombra, come avviene nella giungla, ma è meglio scegliere una posizione luminosa. In estate, nelle zone con caldo intenso, proteggiamo le foglie dai raggi solari diretti per evitare ustioni...
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Settembre 18, 2025
La presenza di Scarafaggi in casa non deve essere sottovalutata perché, oltre a suscitare repulsione, sono potenziali veicoli di malattie e contaminazioni alimentari. Frequentando ambienti malsani, come le fogne, le setole delle loro zampe possono trasportare di virus e batteri, portatori di salmonellosi, epatite A, legionella tifo e dissenterie batteriche. Non solo: le loro feci e i frammenti dell'esoscheletro possono scatenare reazioni allergiche, asma, eczemi e problemi respiratori, in particolare nelle persone fragili, come bambini e anziani.
Per queste ragioni è importante prevenire l’arrivo di questi animali e intervenire tempestivamente quando notiamo la loro presenza. Rapidità e prevenzione sono importanti poiché sono animali molto prolifici e non è per niente facile disinfestare la casa in presenza di un’invasione. Gli Scarafaggi sono presenti sulla terra da oltre 300 milioni di anni, quindi molto prima di noi umani e quando le terre emerse erano riunite in un unico mega continente chiamato Pangea: se sono sopravvissuti a tutti gli sconvolgimenti che hanno toccato il nostro pianeta, tanto fessi non devono essere. Anche il termine “scarafaggio” risale agli antichi romani (scarabaeus), anche se non si tratta di “scarabei” ed è più corretto chiamarle “blatte” poiché appartengono all’ordine dei Blattoidei.
Come riconoscere gli scarafaggi in casa
Per capire la resistenza di questi animali, basti pensare che possono sopravvivere per settimane senza cibo e riescono a vivere persino senza testa: muoiono solo per disidratazione, perché senza bocca non possono bere. Inoltre sono velocissimi: fino a 1,5 metri al secondo. Hanno problemi solo con il freddo intenso: infatti sono presenti in tutti continenti, tranne nelle regioni polari e oltre i 2.000 metri di altitudine.
L’ordine dei Blattoidei...