L’uso metodico di fertilizzanti per le piante in vaso è il vero segreto di ogni giardino florido! La scarsità di terreno nel quale sviluppare le radici e trarre nutrienti, ridotta a qualche litro di terriccio compresso in un vaso, richiede un importante attività di sostegno da parte nostra per aiutare le piantine a crescere al meglio.
I fertilizzanti per le piante in vaso: contenuto, forma e destinazione d’uso
CONTENUTO
Una prima distinzione riguarda le materie prime con cui è stato realizzato il fertilizzante e possiamo distinguere:
concimi organici, cioè di origine naturale,
concimi minerali, frutto dell’intervento umano
e concimi organo-minerali, con base naturale e l’aggiunta di nutrienti di sintesi
I fertilizzanti organici e autorizzati in agricoltura biologica sono adatti per la concimazione delle piante da orto, da frutto e le aromatiche. Cioè tutto ciò che potrebbe passare per la nostra tavola.
I fertilizzanti minerali sono concepiti per la concimazione delle piante ornamentali e spesso hanno composizioni specifiche: per esempio i concimi per acidofile o quelli a base di ferro per combattere la clorosi di alcune piante.
Possiamo coltivare gli Euonymus fortunei in vaso sul terrazzo per creare una “barriera” sempreverde, decorativa e poco esigente. Le sue foglie lucide e di colore verde bottiglia, spesso variegate in bianco crema, offrono un tocco ornamentale tutto l’anno, anche in inverno, quando il terrazzo tende ad apparire più spoglio.
Sul terrazzo possiamo coltivare più esemplari in grandi vasche, per creare una barriera alta fino a 2 metri.
Come molte varietà di Evonimo, è una pianta leggermente tossica per l’uomo e sconsigliata in presenza di animali domestici e bambini molto piccoli.
Nei vivai e nei centri giardinaggio possiamo trovare diverse varietà di Euonymus fortunei, come l’Emerald Gaietycon foglie verdi bordate di bianco e sfumature rosate in inverno, l‘Emerald’n Goldcon margini fogliari giallo-oro e l’Harlequinpiù compatta con variegature bianco-crema.
Dove coltivare gli Euonymus fortunei
Cresce bene in climi miti, con temperature comprese tra 10°C e...
Coltivare il Cytisus sul terrazzo è un’ottima scelta per chi desidera una pianta rustica, fiorifera e decorativa, capace di regalare abbondanti fioriture primaverili. Oltre alla sua estetica luminosa e all’elevata rusticità, si distingue per la sua capacità di adattarsi a contenitori e spazi ristretti, rendendola perfetta per balconi e terrazze anche in città.
Con il nome popolare “Ginestra” indichiamo un gruppo di piante appartenenti alla famiglia delle Fabacee, appartenenti a diversi generi come Calicotome, Genista, Spartium, Ulex e Cytisus, detto Citiso, la pianta di cui parliamo oggi!
Possiamo scegliere tra diverse varietà di Citiso, caratterizzate da colori e periodi di fioritura differenti. Il Cytisus racemosus fiorisce già a febbraio con infiorescenze gialle che perdurano sulla pianta fino ad aprile. Il Cytisus praecox è disponibile in molti ibridi con fiori gialli, rosa, arancioni e gialli e bianco crema. Il Cytisus scoparius comprende molte cultivar sui toni del rosso, viola e porpora, oltre al classico giallo e fiorisce in piena primavera, da maggio a giugno.
Dove coltivare il Cytisus
Per fiorire generosamente ha bisogno di almeno 6 ore di sole diretto al giorno. Germoglia anche in ombra ma la fioritura sarà scarsa.
Cresce bene con temperature comprese tra i 10°C e i 24°C. Va protetta dai raggi solari diretti estivi quando le temperature superano i 32°C: nelle zone molto calde è bene spostare il vaso in ombra in estate.
Il Cytisus racemosus non ama il gelo sotto i 5°C e va protetto in inverno in una serra fredda. Mentre il Cytisus praecox e Cytisus scoparius tollerano il gelo fino a -10°C. Proteggendo il terreno con uno...
Se osservando le piante d’appartamento notiamo che alcune foglie ingialliscono o tendono a farlo, probabilmente siamo in presenza di una clorosi fogliare. Un problema che può essere causato da molteplici cause.
La clorofilla conferisce il caratteristico colore verde alle foglie: quando le foglie tendono a ingiallire significa che questo processo è stato interrotto e la pianta non effettua la fotosintesi. Il disequilibrio nel processo può essere causato da tanti fattori legati alla luce, ai nutrienti, all’acqua e alle temperature ambientali. Comprendere rapidamente la causa scatenante dell’ingiallimento è utile per intervenire in modo mirato e restituire benessere alla pianta.
Perché le foglie ingialliscono? Iniziamo dall’irrigazione
Spesso le foglie delle piante d’appartamento perdono colore a causa di un’irrigazione eccessiva. Le foglie perdono di tonalità, si afflosciano e diventano gialle. Anche la mancanza d’acqua fa diventare gialle le foglie, prima di seccarsi.
Possiamo coltivare una Cycas per donare un elegante tocco di esotico al nostro giardino o terrazzo. È adatta per i giardini mediterranei del sud Italia ma anche per i terrazzi delle città se coltivata in vaso e protetta dal freddo invernale.
La Cycas (Cycas revoluta) è considerata un fossile vivente: era già diffusa all’epoca dei dinosauri nel Mesozoico ed è sopravvissuta per oltre 200 milioni di anni. È una pianta perenne sempreverde e ha un portamento simile a quello delle Palme.
Nei vivai e nei centri giardinaggio possiamo trovare diverse cultivar di Cycas revoluta: compatte adatte alla coltivazione in vaso oppure più resistenti al freddo. Ci sono anche altre varietà di Cycas interessanti per i giardini: come la Cycas circinaliscon fronde più piatte e un’altezza da adulta oltre i 4 metri o la Cycas siamensis che non supera 1 metro.
Un buon motivo per coltivare la Cuphea hyssopifolia sul terrazzo è il lungo periodo di fioritura, che inizia in primavera e prosegue fino all’autunno inoltrato. Poiché non ama il gelo, la coltivazione in vaso è utile anche nelle zone con inverni freddi poiché ci permette di portare al riparo la pianta quando le temperature scendono troppo. Nei giardini viene utilizzata per ornare bordure e aiuole, ma anche nei giardini rocciosi grazie alla sua buona resistenza alla siccità.
La Cuphea hyssopifolia è una pianta sempreverde originaria dell’America centrale e ha un portamento compatto e cespuglioso: da adulta non supera i 60/70 cm d’altezza ed è quindi adatta per una coltivazione su terrazzi e balconi. Possiamo scegliere tra diverse varietà di Cuphea hyssopifolia, con petali bianchi, rosa o viola e fioriture più abbondanti.
Dove coltivare la Cuphea hyssopifolia
È una pianta originaria del Messico e quindi ama i climi miti e teme il gelo. Le temperature ideali di coltivazione sono comprese tra i 15°C e i 30°C: teme il freddo sotto i 5°C e anche...
Abbiamo notato dei piccoli bruchi sulle foglie, di solito di colore verde e di piccole dimensioni? Si tratta di larve di lepidotteri, cioè di farfalle o falene.
Le farfalle adulte sono innocue per le nostre piante e anzi sono animali impollinatori utili. Alcune specie però depongono le uova sulle foglie, da cui si schiudono decine di larve molto voraci. Possiamo distinguere due tipi di larve: le defogliatrici e le minatrici. Le defogliatrici hanno un apparato boccale mordente e rosicchiano letteralmente le foglie, lasciando solo le nervature. Le larve minatrici invece scavano gallerie all’interno delle foglie e dei fusti.
Alcune larve sono molto comuni e note agli amanti di giardinaggio. Come la Farfalla del Geranio (Cacyreus marshalli), la Piralide del Bosso (Cydalima perspectalis) o la Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa). Ma sono molte piante ornamentali che possono diventare un luogo ospitale per la ovideposizione di molte specie di farfalle con larve fitofaghe.
Se cerchiamo una pianta per il terrazzo con una lunga fioritura vi suggeriamo di coltivare la Phygelius capensis. È una pianta arbustiva perenne di piccola taglia, raggiunge circa 50 cm a maturità, apprezzata per la produzione di infiorescenze che inizia da giugno e prosegue ininterrottamente fino a ottobre e all’arrivo del freddo. I suoi fiori a forma di trombetta ricordano quelli della Fucsiae sono apprezzati da farfalle e api.
Nei vivai possiamo trovare diversi ibridi di Phygelius capensis differenti per la compattezza del cespuglio e il colore dei fiori: gialli, rosa, rossi e bicolori.
Dove coltivare la Phygelius capensis
Proviene dalle zone montuose del Sudafrica e il clima ideale di coltivazione è compreso tra i 10°C e i 25°C. Sopporta facilmente il caldo fino a 30°C e ci sono varietà che tollerano il gelo non oltre i -10°C.
Sul terrazzo scegliamo una posizione soleggiata per ottenere una fioritura più abbondante. Quando in estate le temperature si avvicinano...
Possiamo coltivare la Jatropha podagrica per il suo aspetto tropicale e i suoi fiori vivaci che non mancheranno di attirare l’attenzione dei nostri amici! Si tratta di una succulenta ed è quindi molto facile da coltivare.
Le Jatropha sono un genere di piante della famiglia delle Euphorbiaceae e comprende più di 150 specie differenti. Alcune vengono coltivare come piante ornamentali d’appartamento, come la Jatropha multifida detta pianta corallo per il colore dei suoi fiori, la Jatropha integerrima o la Jatropha podagrica.
La Jatropha podagrica è originaria dell'America centrale e si è ben presto diffusa in Europa come pianta ornamentale. È caratterizzata da un fusto rigonfio e da grandi foglie verdi che persistono per quasi tutto l’anno sulla pianta. Le foglie possono raggiungere i 30 cm di larghezza e sono più chiare sulla pagina inferiore. In estate, da giugno ad agosto, produce delle strane infiorescenze ramificate con colori brillanti sulle tinte del rosso e arancione.