Possiamo coltivare la Ajuga reptans non solo per il colore blu che la contraddistingue e dona un senso di pace e tranquillità, ma anche per il suo portamento tappezzante con rapida espansione.
Molti garden designer sfruttano queste caratteristiche della Ajuga reptans: cresce rapidamente e ha la capacità di formare stoloni che radicano facilmente. Il suo fogliame decorativo forma un “tappeto” denso e a bassa manutenzione: oltre all’aspetto decorativo, è utile prevenire l'erosione del suolo e limitare la crescita di erbacce.
Nei grandi giardini può sostituire il tradizionale tappeto erboso, in aree in cui si desidera una minore manutenzione e non è previsto un calpestio intenso. Per esempio nei terreni scoscesi. Inoltre cresce bene anche in zone ombreggiate, dove l’erba spesso stenta.
Possiamo coltivare la Jatropha integerrima in uno spazio del nostro giardino per la bellezza di questo arbusto sempreverde, ravvivato in estate dai fiori di un rosso brillante.
Troviamo la Jatropha integerrima allo stato spontaneo ai margini dei campi e delle zone umide tropicali, infatti proviene dall’area di Cuba e della Repubblica Dominicana dove è nota come flor roja (fiore rosso) o peregrina.
Se coltivata in un giardino può raggiungere un’altezza di 2/3 metri. Nelle zone più fredde meglio coltivarlo in vaso, per poterlo spostare al riparo in inverno e non supera i 150/200 cm. Si presenta come un cespuglio di foglie sempreverdi, lucide, lanceolate, a margine intero, dall’aspetto elegante.
È nei mesi estivi che dà il meglio di sé, quando agli apici sbocciano fiori a 5 petali di color rosso corallo, numerosi e raccolti in piccoli corimbi.
Il nostro giardino si può così arricchire di un angolo elegante. Inoltre, è una pianta amica dei api e farfalle!
Possiamo coltivare la Ravenala Madagascariensis per stupire i nostri ospiti con una pianta che cattura immediatamente l’attenzione nel nostro giardino. Viene chiamata Albero del viaggiatore per la disposizione delle sue foglie a forma di ventaglio simile alle vele di una nave.
Quest'albero è noto per la sua somiglianza con le Palme, ma non è effettivamente una Palma. Più che un albero possiamo definirla una pianta erbacea gigante, che da adulta raggiunge un’altezza di 6/8 metri.
È una pianta della stessa famiglia della Strelitzia, originaria del Madagascar, e da maggio ad agosto produce fiori simili a quelli delle Strelitzie ma senza un profumo particolare. I fiori in seguito si trasformano in frutti di colore blu.
Dove coltivare la Ravenala
Il suo clima ideale è quello delle zone molto miti: possiamo quindi vederla crescere rigogliosa se abitiamo sulle coste tirreniche, della Sardegna, della Sicilia e del Meridione.
E se abitiamo nelle regioni settentrionali a clima rigido? Possiamo coltivarla in vaso e spostarla in un’area luminosa ma riparata da gelo e correnti fredde quando la temperatura scende sotto i 15°C.
Scegliamo una posizione soleggiata, anche per riscaldare la pianta durante l’inverno.
Possiamo coltivare gli Helenium autumnale per dare una sferzata di colore al nostro giardino anche in autunno. Sono piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae e fioriscono in estate e fino ad autunno inoltrato.
Gli Helenium autumnale creano un cespuglio formato da steli eretti dell’altezza di circa 60/100 cm. I suoi grandi fiori crescono su lunghi steli eretti e sono composti da capolini simili alle margherite, ma con una parte centrale prominente circondata da petali.
La scelta delle diverse varietà ci permette di spaziare nella scelta di petali più o meno grandi e nei colori: rosso, arancione, giallo, oltre ai fiori bicolori. Noteremo che la parte centrale può essere più scura.
La potatura autunnale degli alberi e degli arbusti in giardino è generalmente sconsigliata, ma è bene fare delle distinzioni poiché ogni pianta ha caratteristiche differenti, così come la zona in cui viviamo: l’autunno in Sicilia ha un clima molto differente rispetto al Trentino e negli ultimi anni stiamo assistendo a un innalzamento delle temperature medie.
La potatura generalmente ha due funzioni: per stimolare la pianta a germogliare, con più frutti o fiori, oppure per “frenare” il suo vigore, per esempio nelle siepi o se vogliamo che una pianta assuma una certa forma.
Possiamo coltivare la Corydalis flexuosa in giardino per donare un tocco di colore azzurro alle aiuole e alle bordure posizionate in mezz’ombra. La Corydalis flexuosa offre infatti un lungo periodo di fioritura, da aprile fino a ottobre e ai primi freddi, con tanti fiorellini eleganti di colore blu e azzurro.
La famiglia delle Corydalis è molto ampia e vi abbiamo già parlato della Corydalis solida, ma anche la flexuosa è molto apprezzata sia perché cresce bene in mezz’ombra sia per le infiorescenze blu molto profumate. I suoi fiori attirano gli impollinatori come api e farfalle.
La Corydalis flexuosa è una pianta erbacea perenne sempreverde e possiamo trovare ibridi con fioriture blu chiaro e con foglie azzurrate con sfumature rosse.
Possiamo coltivare il Miscanthus per decorare un giardino o un’area verde creando zone a bassa manutenzione e una forte resistenza al caldo e al freddo. Le graminacee, come il Miscanthus, stanno guadagnando sempre più popolarità nei giardini proprio grazie alla loro versatilità e bassa richiesta di cure. Inoltre producono un fogliame slanciato e spettacolari infiorescenze piumose, rivelandosi un elemento decorativo per tutto l'anno.
Il Miscanthus sinensis è una varietà molto utilizzata nei giardini e nei vivai e nei centri specializzati possiamo trovare moltissimi ibridi, con foglie di colore verde o rosso e striature zebrate o bicolori.
Crea dei cespugli composti da fusti eretti e formano un cuscino di foglie. Le spighe sono flessuose, lunghe fino a 40 cm e sbocciano dall’estate fino all’autunno.
Non è difficile avere dei fiori in autunno sul balcone o nelle aiuole e bordure in giardino, nonostante il clima tenda a raffreddarsi e le giornate si accorciano. È sufficiente affidarsi a specie che prolungano la fioritura estiva anche nei primi mesi autunnali e a quelle che prediligono il freddo per fiorire.
Oltre ai colori dei fiori, all’atto della scelta dovremo distinguere le piante arbustive da quelle erbacee. Le prime sono indicate per il giardino o sul terrazzo in grandi vasi; le erbacee da fiore invece possono essere utilizzate nelle bordure o sulle balconette del terrazzo.
Possiamo coltivare la Pachysandra terminalis per arricchire le zone ombreggiate del giardino, dove altre specie faticano a svilupparsi generosamente. Inoltre tollera bene il freddo e possiamo coltivarla facilmente in tutta Italia. La capacità di adattarsi a condizioni di scarsa luminosità e la resistenza al freddo la rendono una scelta eccellente per creare un sottobosco rigoglioso o per ricoprire le aiuole ai piedi di alberi e arbusti.
Può essere coltivata anche per creare bordure basse e compatte, per delimitare vialetti o aiuole, o nei giardini rocciosi. Naturalmente possiamo coltivarla anche in vaso, per donare un tocco di colore anche alle zone ombreggiate del terrazzo o del balcone.
La Pachysandra terminalis è una piccola pianta perenne sempreverde della famiglia delle Buxaceae ed è originaria del Giappone e della Cina. Produce steli corti sui quali spuntano delle rosette di foglie lucide, coriacee e dentellate: sono lunghe circa 10 cm e di colore verde scuro. In estate, da giugno, produce tanti piccoli fiori bianchi riuniti in spighe. In giardino viene spesso utilizzata come tappezzante: raggiunge un’altezza e una larghezza di circa 50 cm.
Nei vivai e nei garden center possiamo trovare diverse varietà e ibridi di Pachysandra terminalis, che si differenziano principalmente per la colorazione e la variegatura bianca del fogliame.
Dove coltivare la Pachysandra terminalis
Tollera bene il gelo fino a -15°C e il caldo entro i 30°C. Temperature inferiori o superiori possono provocare stress alla pianta.
Predilige una posizione ombreggiata o semi-ombreggiata.