Un buon motivo per coltivare la Gaultheria mucronata sono i tanti colori che ci dona nel corso delle stagioni. Le foglie piccole e coriacee sono di colore verde scuro nella bella stagione e virano verso il rosso in autunno. A metà primavera, verso maggio, produce una ricca fioritura bianca che nei mesi freddi e fino alla primavera si trasformano in bacche colorate. Tradizionalmente sono rosse, ma ci sono ibridi con bacche bianche e rosa intenso o pallido. Le bacche sono grandi e molto decorative: spesso i garden center propongono questa pianta in autunno, quando è piena di bacche.

La Gaultheria mucronata, detta Pernettya, è originaria delle regioni subantartiche del sud America e si adatta benissimo ai climi del centro-nord Italia. Nel sud è meglio coltivarla in vaso, per proteggerla dal caldo estivo e dai raggi solari diretti.

Dove coltivare la Gaultheria mucronata

Il clima ideale per la crescita della Gaultheria mucronata è compreso tra i 10°C e i 20°C. Soffre il caldo oltre i 30°C, specie in assenza di nebulizzazioni e irrigazioni abbondanti: lo choc termico associato a quello idrico fa seccare rapidamente la pianta.

Nel centro-sud Italia, dove gli inverni sono miti, possiamo coltivarla in giardino, ma in una zona ombreggiata, ai piedi di grandi alberi e con un’irrigazione regolare in estate. La coltivazione in vaso è più semplice, poiché possiamo lasciare la pianta al sole in primavera e spostarla in mezz’ombra luminosa in estate.

Resiste invece al freddo, fino a circa -10°C. Se viviamo in una zona fredda, spostiamo la pianta in una serra fredda o un locale protetto in inverno.

Come coltivare la Gaultheria mucronata

Il trapianto si effettua in primavera, utilizzando un vaso più grande rispetto a quello in cui si trova la piantina. Almeno 30/35 cm di diametro e 25 cm di profondità. Il vaso deve essere dotato di fori sul fondo, per permettere il deflusso dell’acqua in eccesso. Predilige un substrato acido, quindi usiamo un terriccio specifico per piante acidofile.

La pianta si travasa ogni 2/3 anni in un contenitore leggermente più grande del precedente.

In inverno spostiamo la pianta in una serra fredda se le temperature scendono sotto i -10°C. Altrimenti possiamo lasciarla all’aperto. Le bacche resistono bene al freddo e restano sulla pianta anche sotto la neve. Per aiutare le radici a superare il freddo invernale stendiamo uno strato di pacciamatura con corteccia e proteggiamo il vaso con materiali isolanti, come juta, tessuto-non-tessuto o polistirolo.

Come irrigare la Gaultheria mucronata

Il terreno va mantenuto umido ma non fradicio, specialmente in primavera e in autunno. I ristagni d’acqua nel sottovaso in queste stagioni possono stimolare lo sviluppo di spore fungine. In estate le irrighiamo vanno intensificate, specialmente se il vaso è di piccole dimensioni. In questa stagione il calore del sole tende a far evaporare rapidamente l’acqua e l’aria è più secca: una condizione poco favorevole allo sviluppo di spore che amano l’umidità e climi miti.

In inverno le irrigazioni vanno diradate, ma non eliminate del tutto, soprattutto se il vaso è esposto ai venti secchi o al sole invernale. Controlliamo infilando un dito nel terriccio ed evitiamo di farlo seccare.

Come concimare la Gaultheria mucronata

Per sostenere la fioritura e assicurarci un abbondante produzione di bacche prevediamo un ciclo di concimazione annuale. Da marzo a ottobre diluiamo nell’acqua per l’irrigazione una dose di concime liquido per acidofile ogni 15 giorni. In autunno e in inverno possiamo sospendere la concimazione.

Come potare la Gaultheria mucronata

La Gaultheria mucronata non richiede potature per crescere meglio. All’inizio della primavera, prima della ripresa vegetativa, dobbiamo però tagliare i rami danneggiati, secchi o cresciuti troppo. La pianta si sviluppa lentamente e sono sconsigliate le potature drastiche. Una cimatura leggera può stimolare una ramificazione più densa. Dopo la caduta delle bacche, rimuoviamo le infiorescenze secche senza danneggiare i futuri boccioli.

Come curare la Gaultheria mucronata

Pur essendo una pianta rustica, i giovani getti primaverili posso essere attaccati da Afidi e Cocciniglie. Trattamenti con Olio di Neem e Sapone Molle sono utili per prevenire la comparsa di questi parassiti. In caso di invasione interveniamo con insetticidi a base di Piretro.

Terricci troppo umidi possono stimolare il Mal Bianco e marciumi radicali. In presenza di malattie fungine rinvasiamo la Gualtheria in un nuovo terriccio per acidofile e buttiamo il vecchio substrato, fradicio e contaminato. Quindi trattiamo la pianta con Estratto di Equiseto fino alla risoluzione del problema. Sospendiamo l’irrigazione finché la pianta non dà segni di ripresa. In questa fase sosteniamola con un biostimolante naturale.