Possiamo coltivare la Vriesea splendens in casa durante le vacanze natalizie poiché richiama i tipici colori di questo periodo, grazie alle foglie verdi e ai fiori rossi e gialli. Si tratta di una pianta tropicale originaria delle foreste pluviali del Sud America, dove cresce come pianta epifita sugli alberi.

La Vriesea splendens appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae ed è una pianta perenne di medi taglia, caratterizzata da una rosetta di foglie larghe, nastriformi, coriacee e spesso decorate da bande trasversali più scure, che conferiscono alla pianta un forte valore ornamentale anche in assenza della fioritura. Le infiorescenze sono rette da steli florali cilindrici e hanno una forma appiattita, composta da brattee di colore rosso vivo da cui emergono i veri fiori, piccoli e gialli.

La fioritura è molto lunga e l’infiorescenza persiste per molti mesi sulla pianta. I fiori veri e propri sono invece effimeri e durano pochi giorni, ma il valore ornamentale è assicurate dalle brattee rosse più evidenti e appariscenti.

Nei centri giardinaggio possiamo scegliere tra diverse cultivar di Vriesea splendens, differenti per il colore delle brattee che possono essere rosse, arancioni o gialle.

Dove coltivare la Vriesea splendens

Cresce bene con temperature comprese tra i 18°C e i 30°C, quindi le nostre case sono un habitat ideale per coltivare queste piante. Non ama il freddo sotto i 10°C e le correnti d’aria fredda invernali. Allo stesso modo teme il caldo oltre i 35°C che può disseccare il fogliame.

In casa evitiamo di collocare il vaso vicino a fonti di calore, come stufe e caloriferi, e a finestre che apriamo spesso in inverno per evitare le correnti d’aria gelide. Richiede un locale dotato di una luce diffusa, ma vanno evitati i raggi solari diretti sulle foglie, per evitare ustioni, soprattutto in estate.

Come coltivare la Vriesea splendens

Dopo l’acquisto della piantina possiamo trapiantarla in un vaso più grande. Stendiamo sul fondo uno strato di argilla espansa per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso e usiamo un terriccio per piante grasse. I terricci universali sono troppo compatti e vanno alleggeriti con sabbia e corteccia.

Il rinvaso si effettua ogni due anni, avendo cura di sostituire il vecchio terriccio con un nuovo substrato.

Come irrigare la Vriesea splendens

L’irrigazione è un aspetto cruciale, ma non dobbiamo esagerare. Irrighiamo solo quando il terriccio risulta asciutto al tatto. Per imitare quando avviene in natura, versiamo l’acqua nell’incavo centrale della rosetta di foglie: ha questa forma proprio per trattenere le piogge. Usiamo sempre acqua a temperatura ambiente e senza calcare: l’acqua piovana o demineralizzata andranno benissimo.

Come concimare la Vriesea splendens

Possiamo usare un fertilizzante liquido per piante da fiore, da diluire in acqua e da distribuire direttamente nel terriccio, ogni 15 giorni da maggio a settembre. In alternativa possiamo sfruttare i concimi a lenta cessione a bastoncino che vanno sostituiti ogni 2 mesi.

In inverno la Vriesea splendens entra in una fase di rallentamento vegetativo: le irrigazioni vanno ridotte, evitando di lasciare acqua stagnante nel calice per periodi troppo lunghi e le concimazioni vanno sospese. La luce resta fondamentale: nei mesi invernali avviciniamo la pianta a una finestra ben esposta, anche con raggi solari diretti poiché sono meno intensi.

Come potare la Vriesea splendens

Non richiede interventi di potatura per crescere meglio: limitiamoci a tagliare lo stelo fiorale al termine della fioritura.

In presenza di foglie secche o danneggiate, possiamo tagliarle alla base con forbici disinfettate e affilate.

La pianta madre col passare degli potrebbe produrre dei polloni e tendere a seccare lentamente. Non va rimossa subito, ma lasciata finché i polloni non sono ben sviluppati. Questa “potatura naturale” favorisce il ricambio generazionale della pianta.

Come curare la Vriesea splendens

È una pianta abbastanza resistente e in casa gli insetti parassiti sono meno frequenti. Ciò nonostante potrebbe venire attaccata da Cocciniglie, Afidi e Acari (ragnetti rossi), soprattutto in ambienti troppo secchi. Preveniamo questo tipo di attacchi con trattamenti periodici con Sapone molle e usiamo un insetticida a base di piretro in presenza degli insetti.

Tra le malattie fungine, i marciumi radicali e del colletto sono i più frequenti, quasi sempre dovuti a ristagni idrici. Un buon drenaggio e una corretta gestione dell’acqua sono il miglior rimedio preventivo. In caso di infezioni fungine è utile ridurre le irrigazioni e utilizzare un fungicida naturale, come l’estratto di equiseto o l’Idrogenocarbonato di Sodio.