Coltivare il Sinforicarpo sul terrazzo ci permetterà di avere una pianta decorativa in ogni stagione, anche durante l’inverno grazie alle sue bacche per persistono sulla pianta anche dopo la caduta delle foglie.
Si tratta di un piccolo arbusto, non supera i 100/150 cm in altezza, caratterizzato da una fioritura estiva composta da tanti piccoli fiori campanulati che in autunno si trasformano in bacche bianche. I frutti persistono sulla pianta per molti mesi e la decorano anche in inverno, quando i rami rimangono spogli. I Sinforicarpi sono un genere di piante decidue appartenenti alla famiglia delle Caprifoliaceae e la specie più diffusa è il Sinforicarpo comune (Symphoricarpos albus) con bacche bianche; ma nei vivai possiamo scegliere tra tanti ibridi con bacche e fiori rosati o rossicci. Verso novembre le foglie verdi tendono a diventare prima gialle e poi bronzee prima di cadere. Conferendo alla pianta una gamma di colori molto varie che muta col passare delle stagioni.
I suoi sono apprezzati dagli impollinatori mentre le bacche invernali, tossiche per noi, sono amate dagli uccelli selvatici. Il Sinforicarpo sarà quindi un utile aiuto anche per la conservazione della biodiversità.






Dove coltivare il Sinforicarpo
Tollera molto bene le basse temperature, fino a -20°C, ed è quindi una soluzione ideale per i terrazzi montani e del nord Italia. Teme invece il caldo oltre i 35°C che può portare al disseccamento dei rami più giovani e alla perdita prematura delle foglie.
Cresce bene anche in mezz’ombra ma un buon irraggiamento solare stimola una fioritura più abbondante. Quando in estate le temperature superano i 35°C, spostiamo il vaso in una zona ombreggiata e ventilata e intensifichiamo le irrigazioni.
Naturalmente possiamo coltivare il Sinforicarpo anche in giardino, ma nelle zone in estate torride è bene scegliere una posizione ombreggiata.
Come coltivare il Sinforicarpo
Dopo l’acquisto della piantina dobbiamo trapiantarla in un vaso abbastanza ampio, almeno 30/40 cm di diametro, dotato di fori di drenaggio sul fondo. Usiamo un terriccio per piante da fiore arricchito con argilla espansa per migliorare il drenaggio dell’acqua ed evitare ristagni.
Ogni 2/3 anni travasiamo la pianta in un contenitore leggermente più ampio. Il periodo migliore è l’inizio della primavera, verso marzo o aprile nelle zone più fredde, oppure l’autunno in ottobre.
In inverno la pianta entra in riposo vegetativo e le irrigazioni vanno quasi sospese. Pur essendo molto resistente al freddo, nelle regioni del nord Italia in presenza di gelate intense e prolungate è bene avvolgere il vaso e il fogliame con un velo traspirante di tessuto-non-tessuto (tnt) e proteggere le radici con uno strato di pacciamatura con corteccia ai piedi della pianta.
Come irrigare il Sinforicarpo
In giardino le piante di Sinforicarpo adulte sono quasi autosufficienti e dovremo irrigarle solo in estate o in presenza di lunghi periodi senza piogge. Per la coltivazione in vaso dovremo invece prestare maggiori attenzioni e prevedere irrigazioni periodiche e regolare per mantenere il terriccio sempre inumidito.
In particolare nei primi mesi dopo il trapianto e in estate non dovremo far mancare l’acqua al nostro Sinforicarpo.
Evitiamo gli eccessi e i ristagni d’acqua nel sottovaso, specialmente in primavera e in autunno quando le piante sono maggiormente esposte ai marciumi radicali e alle malattie fungine.
Come concimare il Sinforicarpo
Per stimolare fioriture abbondanti e prolungate, da marzo a ottobre diluiamo nell’acqua per l’irrigazione una dose di fertilizzante liquido per piante da fiore ogni 15 giorni. In alternativa possiamo utilizzare dei bastoncini fertilizzanti a lenta cessione che rilasciano le sostanze nutritive per circa 8 settimane.
Anche se la pianta entrerà in riposo vegetativo, in autunno è bene interrare un concime granulare a lenta cessione per piante da fiore: servirà per migliorare la struttura del terriccio e fornire le sostanze nutritive necessarie alla pianta per superare l’inverno e affrontare la ripresa primaverile.
Come potare il Sinforicarpo
Gli interventi di potatura sono utile per dare una forma compatta al Sinforicarpo e favorire la produzione di nuovi rami fioriferi. Si effettua alla fine dell’inverno, verso marzo, prima della ripresa vegetativa. Eliminiamo i rami secchi e danneggiati e accorciamo di circa un terzo quelli principali per stimolare la ramificazione laterale.
Dopo la fioritura estiva, possiamo effettuare una potatura leggera di contenimento, evitando però di asportare i rami che portano le bacche ornamentali.
Come difendere il Sinforicarpo
Il Sinforicarpo è una pianta rustica e abbastanza resistente alle malattie. In primavera però, quando spuntano i giovani germogli, può essere attaccata da Acari (ragnetti rossi), Afidi e Cocciniglie. Per scongiurare questo pericolo da marzo effettuiamo trattamenti preventivi periodici con Olio di Neem, da nebulizzare sul fogliame. In presenza degli insetti interveniamo con ripetuti trattamenti con un Sapone Potassico ottenuto da acidi grassi e un insetticida a base di piretro.
Se non eccediamo con l’irrigazione non dovremmo avere problemi con le malattie fungine. In presenza di un elevato tasso di umidità ambientale effettuiamo trattamenti preventivi con l’Estratto di Equiseto. È ricco di Silice: una sostanza che rafforza i tessuti delle piante e le rende meno soggette all’attacco di funghi.