Se desiderate creare un giardino notturno vi suggeriamo di coltivare un Epiphyllum oxypetalum e di godere delle sue affascinanti fioriture notturne. Si tratta di un cactus senza spine apprezzato per i grandi fiori bianchi che sbocciano di notte e avvizziscono all’alba. Per essendo effimeri, la pianta ne produce molti quindi lo spettacolo della fioritura si ripete per tutta l’estate.
È una pianta appartenente alla famiglia delle Cactaceae ed è originaria delle foreste tropicali dell’America centrale, in particolare del Messico e del Guatemala. È una pianta perenne sempreverde e ha un comportamento epifita: le sue radici “abbracciano” la corteccia dei grandi alberi o rocce e non richiedono di terra. Non è parassita e non danneggia la pianta ospite e trae l’umidità e le sostanze nutritive dall’aria.
È caratterizzata da lunghi fusti piatti, verdi e succulenti, che fungono sia da foglie fotosintetiche sia da organi di riserva. In condizioni ottimali e nei paesi d’origine questi fusti, detti cladodi, possono superare 2 metri di lunghezza. Le radici sono poco sviluppate e superficiali, adattate alla vita in vaso o nei substrati leggeri. Ma la vera particolarità sono i fiori, tra i più grandi della famiglia delle Cactaceae: sono di colore bianco candido e hanno petali allungati che possono raggiungere 30 cm di diametro. Inoltre i fiori sono molto profumati e ricordano l’aroma della vaniglia e del Gelsomino.
La fioritura si concentra nei mesi estivi, tra giugno e settembre, quando le notti sono calde e umide. In ambienti interni ben illuminati e con clima mite, può fiorire anche due o tre volte l’anno, sebbene il picco resti legato all’estate.
Dove coltivare un Epiphyllum oxypetalum
La crescita vegetativa più intensa avviene tra aprile e settembre, quando le temperature superano stabilmente i 18/20°C e la luce è abbondante. Nei mesi invernali, rallenta la crescita, ma non entra in vera e propria dormienza, specialmente se la coltiviamo in casa.
Sopporta il caldo fino a 35°C, purché l’ambiente sia ben ventilato e con un alto tasso di umidità. Temperature superiori ai 40°C possono provocare disidratazione e necrosi dei fusti. È invece molto sensibile al freddo e non tollera temperature sotto i 10°C che provocano l’arresto della crescita e della fioritura. Le nostre case, con temperature stabili per tutto l’anno, sono quindi l’ambiente ideale per allevare l’Epiphyllum oxypetalum. In estate possiamo spostarlo sul terrazzo, ma scegliamo una posizione ombreggiata.
Predilige ambienti molto luminosi ma è bene evitare i raggi solari diretti, specialmente nelle zone del sud Italia e in estate. L’ideale è una finestra orientata a est o a ovest, dove possa riceve la luce morbida del mattino o del tardo pomeriggio.
Come coltivare un Epiphyllum oxypetalum
Dopo l’acquisto possiamo travasare la pianta in un vaso largo e profondo, dotato di fori di drenaggio sul fondo, poiché la pianta non ama i ristagni d’acqua e substrati troppo bagnati. In seguito effettuiamo il trapianto in primavera, ogni 2/3 anni quando le radici riempiono il contenitore.
La scelta del terriccio richiede maggiore attenzione. Infatti, pur essendo un Cactus, non è originario dei deserti ma è una pianta epifita tropicale, un po’ come le Orchidee. I terricci per piante grasse sono adatti per piante abituate ad ambienti aridi, come i deserti: contengono molta sabbia o pomice, hanno poca sostanza organica e offrono un ottimo drenaggio ma una scarsa ritenzione idrica. I terricci per Orchidee sono composti da cortecce, perlite e torba di sfagno e asciugano troppo rapidamente per un Cactus che richiede una certa umidità del terreno. La soluzione migliore miscelare in parti uguali questi due tipi di substrati.
Come irrigare l’Epiphyllum oxypetalum
Durante la stagione di crescita, in primavera e in estate, irrighiamo regolarmente la pianta, cercando di mantenere il terriccio sempre umido ma non fradicio. Evitiamo i ristagni idrici, come l’acqua stagnante nel sottovaso, poiché possono causare marciumi radicali e stimolare pericolose malattie fungine.
Se i cladodi mostrano segni di disidratazione, specialmente in estate, nebulizziamo acqua sul fogliame.
In autunno e inverno riduciamo la frequenza e irrighiamo solo quando il terriccio risulta asciutto al tatto.
Usiamo sempre acqua a temperatura ambiente, per evitare shock termici alle radici, preferibilmente povera di calcare, come quella piovana o demineralizzata.
Come concimare l’Epiphyllum oxypetalum
Per stimolare la crescita e la fioritura, da aprile a settembre diluiamo una dose di concime liquido per Cactus nell’acqua dell’irrigazione ogni 15 giorni. In inverno possiamo sospendere.
La carenza di luce e di concimazioni può causare una assente e stentata fioritura.
Come curare l’Epiphyllum oxypetalum
Le piante d’appartamento sono meno esposte all’attacco di insetti parassiti, ma i Cactus possono essere attaccati dalle Cocciniglie. Facilmente riconoscibili per lo scudetto sul dorso, possiamo rimuovere manualmente questi parassiti con un pennellino o un batuffolo di cotone intinto in alcool e acqua in parti uguali. Per prevenire e combattere le Cocciniglie effettuiamo trattamenti con Sapone molle di Potassio. È utile per eliminare le uova e togliere la melata, un residuo appiccicoso sulle foglie da questi parassiti.
In estate, specie se spostiamo la pianta sul terrazzo, può essere attaccata anche da Acari (ragnetti rossi) e Afidi. Anche in questo caso il Sapone molle di Potassio è un ottimo alleato.
I ristagni d’acqua nel sottovaso e i terricci fradici possono stimolare marciumi radicali e malattie fungine. In questo caso è bene provvedere subito a un rinvaso, utilizzando un substrato asciutto e fresco. Effettuiamo trattamenti preventivi e curati Idrogeno Carbonato di Sodio e fungidici a base di Zolfo.