Un orto autunnale può offrire ancora molte soddisfazioni, anche se molti appassionati di giardinaggio associano l’orto alla primavera e all’estate, quando i campi e i balconi esplodono di colori, fiori e ortaggi pronti per la tavola. Invece in autunno le temperature più miti offrono le condizioni ideali per molte specie orticole che soffrirebbero durante il caldo estivo. Inoltre l’umidità autunnale e le giornate ancora relativamente luminose permettono una crescita regolare delle piante senza stress idrico e con minori esigenze irrigue.
Gli ostacoli di un orto autunnale sono rappresentati dalle giornate che tendono ad accorciarsi, riducendo quindi le ore di luce solare e dal rischio delle prime gelate, soprattutto nelle regioni settentrionali e nelle aree interne. Nelle zone più fredde dovremo proteggere le colture con tunnel o veli traspiranti di tnt (tessuto-non-tessuto). Anche l’eccesso di piogge che può causare ristagni idrici e marciumi radicali, richiedendo quindi una buona gestione del drenaggio del terreno e trattamenti preventivi contro le malattie fungine.
Coltivare in autunno ci permette di sfruttare un momento di equilibrio climatico che consente di raccogliere ortaggi gustosi, arricchire la dieta con prodotti di stagione e mantenere vivo il contatto con la terra anche nei mesi meno caldi.






Orto autunnale: cosa seminare
La semina autunnale ci permette di programmare il raccolto per l’inverno o l’inizio della primavera, garantendo una continuità di produzione. In Italia, dove il clima varia molto da nord a sud, le possibilità sono ampie e differenziate a seconda del clima. Nelle zone più miti si possono spingere le semine fino a novembre, mentre nelle aree più fredde è preferibile anticiparle a settembre/ottobre.
Tra gli ortaggi più indicati per essere seminati in questo periodo troviamo i Radicchi, le Cicorie e le Scarole, che resistono bene alle basse temperature e sviluppano un sapore più intenso con i primi freddi. Anche i Piselli e le Fave possono essere seminati in autunno, soprattutto nelle regioni meridionali, dove trascorreranno l’inverno sotto forma di giovani piantine per poi svilupparsi con vigore in primavera. Non mancano gli ortaggi a radice come Carote e Ravanelli, che germinano velocemente e offrono raccolti rapidi anche in autunno inoltrato. Infine, le Lattughe da taglio e gli Spinaci sono tra i protagonisti assoluti di questa stagione, poiché crescono bene con temperature fresche e possono essere seminati a scalare per avere più raccolti nel corso della stagione.
Cosa possiamo trapiantare in autunno
Accanto alle semine, possiamo anche procedere al trapianto di molte varietà. Molte piantine, già avviate in semenzaio o acquistate presso i centri giardinaggio, possono essere messe a dimora con successo. Tra i trapianti più adatti per questa stagione troviamo i Cavoli in tutte le loro varietà: Verza, Cavolfiore, Cavolo cappuccio e Cavolo nero. Queste piante beneficiano delle basse temperature, che favoriscono la loro dolcezza e croccantezza.
Anche le Cipolle invernali si prestano bene al trapianto autunnale: piantate ora, formeranno bulbi robusti da raccogliere a primavera.
Le Lattughe da cespo e i Finocchi sono un’altra scelta ideale, poiché si sviluppano bene nei climi freschi e danno raccolti rapidi. Non dimentichiamo poi le Bietole da costa e i Porri, che trovano nell’autunno la stagione perfetta per consolidarsi e resistere anche a eventuali gelate.
Cosa raccogliere in un orto autunnale
Con una opportuna rotazione delle semine nell’orto, in autunno possiamo anche raccogliere molti ortaggi seminati in primavera. L’autunno è la stagione delle Zucche, delle Patate tardive, dei Cavoli, dei Broccoli e dei Cavolfiori, che maturano proprio con le prime brume autunnali.
I Radicchi rossi, tipici di alcune regioni del nord come il Veneto, diventano più saporiti e croccanti proprio con l’abbassarsi delle temperature. Non mancano gli Spinaci e le Lattughe autunnali.
Nemici naturali di un orto autunnale
In autunno la presenza degli insetti parassiti tende a diminuire, poiché molti temo il freddo. Ma dobbiamo comunque prestare attenzione ad alcuni fitofagi, come le Farfalle cavolaie che depositano le uova sugli ortaggi da cui fuoriescono larve molto voraci. Controlliamo periodicamente lo stato di salute delle piante ed effettuiamo trattamenti preventivi con prodotti a base di Neem.
L’autunno è invece la stagione ideale per le Lumache e le Limacce che apprezzano gli ambienti umidi e freschi e sono ghiotte delle giovani piantine appena germogliate o trapiantate. Un rimedio efficace è l’utilizzo di “barriere” realizzate con materiali naturali invalicabili per le Lumache: per esempio l’argilla in granuli. Hanno un alto potere assorbente e creano una “barriera” fisica insuperabile per le Lumache e le Limacce poiché rischiano di disidratarsi. È un materiale naturale già presente in natura, non contiene veleni, non lascia residui nel terreno e gli ortaggi possono essere consumati immediatamente dopo il trattamento, senza tempi di attesa.
Le piogge e l’aumento del tasso di umidità ambientale possono stimolare le malattie fungine, come la Peronospora e l’Oidio o Mal Bianco che possono colpire Lattughe, Spinaci e Cavoli. Manteniamo una buona circolazione dell’aria tra le piante, evitando di piantarle troppo ravvicinate e togliamo le foglie morte o malate appena appaiono. Effettuiamo trattamenti preventivi con l’Estratto di Equiseto.