Archivi Mensili: Febbraio 2017
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Febbraio 28, 2017
Creare una aiuola fiorita non è un'operazione difficile, basta armarsi di buona volontà e seguire qualche semplice consiglio. Alberi e arbusti formano l’ossatura del giardino, mentre aiuole e bordure sono invece l’elemento mutevole e il più spettacolare.
CREARE UNA AIUOLA FIORITA A BASSA MANUTENZIONE
Una aiuola fiorita può essere composta da bulbose, piante annuali o erbacee perenni di media e lunga durata. Le prime si devono piantare ogni anno a primavera e chiedono poche attenzioni, mentre le perenni rinascono da sole, ma necessitano di manutenzione stagionale.
In una stessa aiuola o bordura è consigliabile piantare specie che abbiano esigenze analoghe in termini di esposizione, terra, acqua e concime, perché andranno a condividere lo stesso spazio. Ricordiamoci che la forma influisce sulla manutenzione: in una bordura stretta farete meno fatica a curare i fiori all’interno, mentre nelle aiuole ampie conviene lasciare un camminamento per raggiungere l’area centrale.
QUALI PIANTE E COME ABBINARLE
Tra le piante annuali e perenni più affidabili, belle...
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Febbraio 24, 2017
La semina del prato necessita di alcuni accorgimenti preliminari quali la scelta dei semi, della stagione in cui seminare e la corretta lavorazione del terreno: tutte operazioni che serviranno a ottenere un tappeto erboso uniforme.
SEMINA DEL PRATO: LA LAVORAZIONE DEL TERRENO
Un terreno adatto alla semina è ben levigato, privo di erbacce e con un pH neutro o leggermente acido. Al fine di ottenere un terreno leggero, nel caso risultasse troppo arido è necessario vangare il substrato in profondità, per poi ricompattarlo delicatamente col retro della vanga.
Pochi giorni prima della semina, è opportuno concimare il terreno con un fertilizzante ricco di fosforo.
LA SCELTA DELLE SEMENTI
La scelta dei semi invece, dovrà essere fatta in base alle condizioni atmosferiche in cui andremo a seminare e al tipo di utilizzo del prato (decorativo, campo da gioco, ecc.).
Esistono in commercio moltissime varietà di semi diversi, più o meno resistenti, con differenti esigenze idriche, da scegliere in base alla situazione climatica del proprio giardino. Nei centri specializzati offrono normalmente una gamma ampia e non sarà difficile trovare la semente più adatta alle esigenze del nostro giardino.
QUANDO SEMINARE IL PRATO
La semina deve essere effettuata in autunno o in primavera, quando il vento e l'umidità non sono eccessivi. La temperatura del terreno ideale è costante, intorno ai 10° C, per permettere ai semimi di germinare rapidamente. Marzo e aprile sono i mesi migliori per spargere i semi, anche se bisogna far fronte alle fastidiose infestanti che cresceranno insieme all'erba.
La tecnica migliore per la semina a mano è quella di spargere le sementi in modo uniforme, creando una specie di griglia sul terreno. Dopo la semina, la terra deve essere rastrellata, in modo da coprire i semi di pochi centimetri e il terreno dovrà essere sempre umido fino alla completa crescita delle piante, che avverrà in 3 settimane circa.
In questo periodo di tempo e per tutta la stagione, il prato seminato non dovrà essere calpestato né tagliato.
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Febbraio 21, 2017
Le piante rampicanti in vaso sul balcone, oltre a essere estremamente decorative, sono una grande risorsa in risposta a diverse esigenze. Possono essere utili per schermare una visuale sgradevole, migliorare la privacy o per proteggersi dal sole o dal vento.
I rampicanti crescono agilmente su pannelli o grigliati, in legno o metallo, montati a parete o fissati su vasi e fioriere.
RAMPICANTI IN VASO SUL BALCONE: PARTIAMO DAI SEMPREVERDI
Tra i sempreverdi più affidabili ricordiamo il Rincospermo o “falso Gelsomino”, l’Edera e la Passiflora, dai fiori curiosi, da coltivare al sole. Degno di nota è anche il profumatissimo Caprifoglio, che resiste al freddo e allo smog urbano e fiorisce da fine primavera in poi, rivestendo rapidamente muri e grigliati.
Anche alcune specie decidue sono spettacolari, come le Clematidi che vantano bellissimi fiori, però lasciano scoperti i supporti in inverno. Per evitare il problema, possiamo associare le decidue ad altre piante coprenti e sempreverdi, come il Rincospermo, per ovviare al problema e formare così folti muri verdi.
Ottime la Vite americana e quella da uva, le Rose rampicanti che creano però...
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Febbraio 17, 2017
Il Tiglio è una delle piante colpite ciclicamente da fastidiosi Afidi, più precisamente dagli Eucallipterus tiliae. Questo pericoloso parassita misura pochi millimetri e si distingue per il suo colore giallo accesso, presente anche nelle piccole neanidi.
I danni più gravi sono provocati dal loro apparato boccale tramite cui danneggiano la pianta per succhiarne la linfa.
La melata che producono in abbondanza poi, imbratta la pianta soffocandola e, cadendo dalla chioma, imbratta tutto ciò che si trova all'ombra degli alberi, causando gravi danni estetici oltre che compromettendo la salute dei Tigli.
A causa dell'elevata riproduttività di questi parassiti, le infestazioni sono spesso massicce e difficili da debellare in modo definitivo. Possiamo trovare le neanidi sui germogli, i fiori e le foglie della pianta, che spesso smettono di produrre boccioli e perdono foglie a causa dell'azione erosiva degli afidi.
AFIDI DEL TIGLIO: COME INTERVENIRE
In caso di piante colpite da questi attacchi, la prima cosa da fare è agire in modo tempestivo alle prime avvisaglie, che solitamente avvengono in primavera. Nei mesi di giugno e luglio gli Afidi si sviluppano sulla pagina inferiore delle foglie, provocando disseccamenti e decolorazioni.
Dopo la fioritura, si può intervenire con un aficida sistemico da irrorare sulla pianta fino a debellare l'intera colonia.
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Febbraio 14, 2017
La Cocciniglia Ceroplastes (Ceroplasti o Cocciniglie elmetto) è una particolare Cocciniglia, cioè un parassita delle piante, caratterizzata da un piccolo elmetto ceroso protettivo presente sul dorso degli esemplari adulti.
Sono facilmente riconoscibili a causa della loro forma bizzarra e per la loro tipica colorazione bianco-rosata. I maschi dei Ceroplasti sono dotati di ali con cui si spostano agilmente, mentre le neanidi hanno forma ellittica e sembrano piccole stelle.
Attaccano molti tipi di piante, tra cui Agrifoglio, Agrumi, Fico, Olivo, Alloro, oleandro, Pittosporo, Palma, Pioppo, Platano, Gelso e Vite.
Solitamente depongono le loro uova sulla pagina superiore delle foglie, una volta l'anno in estate. Le infestazioni di Ceroplasti sono molto pericolose a causa della velocità di propagazione di questi parassiti e delle loro prolifiche nidiate, con più di 1.000 uova deposte per ogni esmplare femmina.
Dopo la schiusa, le neanidi colonizzano la foglia lungo la nervatura e poi si spostano su rami e germogli, succhiando la linfa della pianta. Le punture causate dai Ceroplasti e la melata che producono, causano in breve tempo il deperimento della pianta, oltre ad evidenti danni estetici. In assenza dei loro antagonisti naturali, questi parassiti si moltiplicano velocemente, nascondendosi in inverno nella pianta ospite per sopravvivere al freddo.
COCCINIGLIA CEROPLASTES: COME DIFENDERSI
Difficile da debellare a causa della sua resistenza ai trattamenti insetticidi, la Cocciniglia Ceroplastes può essere eliminata solo quando è in...
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Febbraio 10, 2017
Gli Afidi del Cedro sono i parassiti più comuni presenti su queste piante. Grandi pochi millimetri sono di due tipi principalmente: il Cedrobium laportei e il Cinara cedri. Ghiotti di conifere, colpiscono prevalentemente il Cedrus atlantica, anche se il primo si trova meglio sul Cedrus libanotica e il secondo sul Cedrus deodara.
Questi Afidi, vivono in colonie e si nascondono sotto la corteccia dei rami più piccoli e li avvolgono completamente. Sopravvivono sulla pianta tutto l’inverno e in primavera cominciano a riprodursi in maniera massiccia, tanto da diventare pericolosi per la pianta, a cui succhiano tutta la linfa vitale.
I danni causati dagli afidi sono ben visibili: gli aghi si arrossano e poi cadono dalla pianta e la vegetazione apicale dei rami si dissecca. Possiamo notare poi una abbondante melata sui rami della pianta infestata, che in breve tempo diventa nerastra e si incrosta, deturpando la corteccia.
AFIDI DEL CEDRO: COME INTERVENIRE
Gli attacchi prolungati e massicci degli afidi possono portare alla morte della pianta, per questo motivo è necessario agire in tempo, ai primi segnali di infestazione. Solitamente gli attacchi si presentano in concomitanza con il caldo, in primavera e soprattutto in estate.
Al fine di scongiurare la presenza degli Afidi sul Cedro, è consigliabile verificare periodicamente lo stato di salute della pianta e incoraggiare la presenza di insetti innocui, antagonisti naturali degli Afidi come le Coccinelle e i Ditteri Sirfidi.
In caso di lieve infestazione, si può procedere eliminando manualmente gli Afidi e la melata tramite lavaggi a getto con acqua e soluzioni a base rameica. Questo metodo poco invasivo permette di tenere sotto controllo la situazione senza utilizzare pesticidi, ma in...
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Febbraio 07, 2017
Le Rose in inverno richiedono alcune attenzioni, affinché nella prossima primavera ritorni a fiorire in modo abbondante.
Le Rose sono i fiori più diffusi e selezionati di tutto il mondo. Ne esistono centinaia di specie, dalle forme, dimensione e colori più disparati. Sono piante che amano stare all’aria aperta e crescono bene sia in pieno sole sia in penombra, adattandosi a qualsiasi clima compreso il gelo invernale, purché la temperatura non scenda sotto i -10° C.
Le piante in vaso sono più delicate, perciò quando il clima è molto rigido è bene collocarle in un angolo riparato e possibilmente soleggiato.
LE ROSE IN INVERNO
Per proteggere la pianta dai primi freddi è importante pacciamare il terreno con foglie secche e pezzi di corteccia, in modo da creare uno strato sopra il terriccio che tenga al caldo le radici.
Durante l'inverno la rosa entra in riposo vegetativo, perdendo foglie e fiori. Le rose appassite vanno eliminate per dare vigore ai boccioli che stanno per aprirsi; anche le foglie molto danneggiate o malate vanno asportate.
Nel tardo autunno conviene accorciare i rami molto lunghi per evitare che si spezzino sotto il peso della neve e per favorire lo sviluppo di nuove gemme primaverili. La fine dell'autunno è anche il momento adatto per praticare un trattamento antifungino alla pianta, per evitare che in primavera contragga malattie o muffe. La rosa va bagnata con un prodotto a base di ossicloruro di rame disciolto in acqua, da nebulizzare anche sul fogliame.
È poi importante eseguire una concimazione con un fertilizzante ricco di Azoto, Potassio e Magnesio che assicurano uno sviluppo costante della pianta e una produzione abbondante di fiori. La concimazione deve avvenire verso novembre-dicembre, da incorporare nel terreno prima dell'annaffiatura.
Le bagnature devono essere regolari affinché il terreno non asciughi mai del tutto, tuttavia durante l'inverno è bene irrigare solo una volta la mese.
Quando scegliamola Rosa da trapiantare, ricordiamoci che le Rose provviste di brevetto, sono fiori particolari, con una forma, un colore e un profumo preciso e inimitabile. Queste Rose sono vere e proprie invenzioni, selezionate e coltivate per il loro particolare DNA e possono essere recenti oppure dotate di una lunga storia. Le Rose d'autore che troviamo nei garden center, per esempio le Meilland, le David Austin o le Spelarosa, hanno un costo più elevato rispetto alle altre, perchè i vivaisti devono pagare delle licenze per poterle vendere.
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Febbraio 03, 2017
La semina in semenzaio ha molti vantaggi, soprattutto per quelle specie che necessitano di un ambiente caldo, umido e luminoso.
SEMINA IN SEMENZAIO: COSA CI SERVE
Possiamo utilizzare una vasca da semina oppure le più pratiche vaschette alveolari, ma per i semi più grossi vanno bene anche dei piccoli vasetti. Dipende anche dalla disponibilità di spazio che abbiamo: rispetto ai vasetti rotondi, le vaschette alveolari sono molto pratiche perché ottimizzano lo spazio e permettono di coltivare più piantine.
I piccoli contenitori alveolari, ospitando soltanto una piantina, evitano inoltre il rischio che si intreccino le fragili radici delle piccole piantine. Esistono anche contenitori alveolari in torba pressata, quindi biodegradabili: possono essere interrati insieme alla piantina, senza sottoporre a choc la giovane radice.
Possiamo però anche creare in casa dei contenitori adatti per la semina in semenzaio: per esempio vasetti di yogurt, le vaschette per le uova oppure ricavando dei cilindri dal cartone della carta igienica o da carta di giornale arrotolata.
ATTENZIONE AL TERRICCIO
Il terriccio ideale deve essere sciolto e leggero: la soluzione ideale si ottiene miscelando 1/3 di terriccio, 1/3 di torba sbriciolata e 1/3 di sabbia, ma possiamo anche più facilmente ricorrere a un terriccio specifico per semina. Non vanno utilizzati substrati molto fertili perché troppo nutrimento è nocivo in fase di germinazione.
Riempite il contenitore con il terriccio, pressandolo leggermente con la mano aperta per evitare che si formino delle sacche d’aria. Se i semi sono molto fini, meglio mescolarli con un po’ di sabbia e metterli a dimora in piccoli solchi creati con una matita.
Dopo la semina innaffiate con un getto finemente nebulizzato, quindi coprite il semenzaio. I kit di semina sono dotati di un coperchio trasparente...