Marzo 13, 2018
Coltivare le Primule è un bel modo per anticipare l’arrivo della primavera, visto che sono tra le prime piante a regalarci fiori colorati. La Primula è una delle piante più tipiche del sottobosco. Il suo nome deriva dal termine latino primus, proprio a indicare che è uno dei primi fiori a sbocciare subito dopo la fine dell’inverno.
La varietà più comune è conosciuta per i suoi fiori dai grandi petali di un color giallo pallido, che da marzo crescono i gruppi formando delle nuvole tenui ai piedi degli alberi. Con il tempo, però, le ibridazioni scoperte dall’uomo ci hanno messo a disposizione tanti tipi di fiori e di colori diversi, molto vivaci, che spesso coltiviamo per abbellire i terrazzi dei nostri appartamenti oltre agli angoli dei nostri giardini.
La Primula viene anche usata spesso come pianta commestibile: i fiori vengono usati per abbellire e dare un sapore in più a delle pietanze raffinate e se seccati, possono essere usati per un infuso.
COME COLTIVARE LE PRIMULE
Considerata una pianta perenne per la sua resistenza al freddo, la Primula va lasciata in pieno sole durante l’inverno e la primavera, e va riparata dal sole vivo dell’estate, che può far ingiallire e seccare le foglie. Il suo terreno ideale è fertile, umido e ben drenato, ricco di sostanze nutrienti, che vanno integrate con un concime liquido per piante da fiore da aggiungere all’acqua ogni dieci giorni nel periodo della fioritura. In maggio e in autunno, invece, la Primula preferisce un concime granulare, a lento rilascio.
Le Primule devono essere innaffiate regolarmente in primavera e abbondantemente in estate per mantenere umido il terreno e far sì che durante i periodi caldi e secchi la pianta continui a essere irrorata d’acqua in maniera costante. Evitando bruschi momenti di carenza che potrebbero danneggiarla.
La Primula non...