Quella di coltivare il Rododendro è una passione che risale agli antichi Greci, che hanno chiamato questa pianta “albero (dendron) di rose (rhodon)”.
Il Rododendro (Rhododendron) è un arbusto sempreverde, con delle bellissime foglie coriacee di un colore verde intenso ma soprattutto una fioritura molto generosa con fiori che, a seconda della varietà, possono essere semplici o doppi e di svariate tonalità dal bianco al viola che riempiono la pianta da aprile fino luglio.
Possiamo acquistare e coltivare una Nertera se vogliamo dare un tocco di colore alla casa e alla tavola durante il mese dicembre, grazie alle sue bacche arancioni brillanti.
La Nertera (Nertera granadensis) è una piccola piantina perenne con portamento tappezzante. Il suo stelo e le piccolissime foglioline si riempiono in estate di fiori color crema che da autunno fino a febbraio diventano delle piccole bacche arancioni.
Se viene coltivata in vaso tende a conquistare spazio creando un cuscino: quando sarà cresciuta può essere usata anche come pianta ricadente.
COLTIVARE UNA NERTERA: UNA PIANTA CON POCHE ESIGENZE
In Italia la Nertera viene coltivata principalmente in vaso poiché non resiste a temperature inferiori agli 8°C. Quindi in giardino può essere coltivata come pianta annuale. Se invece la coltiviamo in vaso, in inverno possiamo spostarla in casa, avendo cura di tenerla lontana da fonti di calore e spifferi diretti. Scegliamo una posizione ben illuminata ma senza i raggi diretti che potrebbero seccare le piccolissime foglioline. In estate potremo spostarla all’esterno, ma avendo cura di scegliere una posizione ombreggiata e non colpita dal sole diretto.
Se i sapori delle Cipolle o dell’Aglio sono troppi forti per noi, possiamo provare a piantare lo Scalogno (Allium ascalonicum). Lo Scalogno è a tutti gli effetti una Cipolla (Allium cepa), di cui può essere considerato una varietà. Si differenzia dalle Cipolle per la forma più piccola e un sapore leggermente più delicato, ma si coltiva e viene utilizzato in cucina allo stesso modo.
Il suo nome deriva dall’antico porto di Ascalona vicino a Gaza, che è stato sede di una battaglia nella prima crociata: l’attuale Scalogno è stato infatti diffuso in Europa in seguito alle crociate. Anche se in Italia e ad Atene era già utilizzato dagli antichi Romani e Greci.
A differenza della Cipolla, lo Scalogno ha un bulbo composito, un po' come l'Aglio.
COME PIANTARE LO SCALOGNO: ATTENZIONE AI RISTAGNI
La Scalogno si coltiva seminando i bulbi. La semina primaverile si effettua da febbraio ad aprile per una raccolta tra giugno e settembre, ma nelle zone con clima mite si può effettuare anche una semina autunnale da settembre a novembre. La pianta germina a una temperatura di 12/15°C e superiore a 5°C. La velocità di...
Creare un angolo dedicato al compostaggio in giardino è un buon modo per aiutare l'ambiente. Nel corso dell’anno le piante del giardino forniscono una grande quantità di materiali organici di scarto: basti pensare alle potature, alle foglie cadute o al taglio dell’erba. Anziché distruggerli o smaltirli come rifiuti, questo “patrimonio” può essere facilmente trasformato in compost, cioè un ammendante utile per il giardino stesso, in primis per l’orto poiché il risultato sarà un materiale totalmente e biologico.
Già in questa premessa ci sono sufficienti motivi per affrontare il compostaggio in giardino: meno rifiuti e ammendanti bio gratis!
COMPOSTAGGIO IN GIARDINO: DI COSA SI TRATTA
Con la pratica del compostaggio, non facciamo altro che riprodurre in forma accelerata e controllata i normali processi naturali che, per esempio in un bosco, trasformano le sostanze organiche, come le foglie che cadono, in fertile humus. La trasformazione avviene grazie all’azione di macro e microrganismi decompositori del suolo, che si attivano in presenza di umidità, ossigeno e nutrienti azotati (molli e umidi) e carboniosi (duri e secchi).
Nel nostro cumulo o composter andremo a riprodurre queste condizioni. In particolare andando a fornire nutrienti azotati, come gli scarti vegetali e verdi del giardino del prato, e carboniosi, come le foglie secche, la paglia o i rami della potatura opportunamente sminuzzati con un biotrituratore. L’umidità verrà fornita dalla decomposizione dei materiali azotati, verdi e umidi, e dall’acqua piovana; mentre l’ossigeno all’interno del composter è garantita dai materiali secchi carboniosi che lasciano passare l’aria.
Si distinguono due fasi, quella attiva e di maturazione. Nella prima fase i microrganismi decompongono...