Chi coltiva le aromatiche sa che, dopo la grande produzione estiva, con l’arrivo dei primi freddi dobbiamo raccogliere e conservare le erbe aromatiche in modo da averle a disposizione in cucina per tutto l’anno.
Come conservare le erbe aromatiche: quando si tagliano
Non tagliamo le erbe e i fiori alla mattina: la rugiada le avrà bagnate nel corso della notte e saranno troppo umide. Meglio aspettare il tardo pomeriggio di una bella giornata assolata, quando i raggi avranno fatto evaporare tutta l’acqua...
Dobbiamo scegliere i rampicanti sempreverdi in base al clima, all’esposizione solare e al tipo di risultato che desideriamo ottenere dalla “parete verde”: frangivista, antivento, decorativa, ecc.
La scelta di un rampicante sempreverde per coprire un grigliato, una pergola o una parete ha il vantaggio di garantire il risultato per tutto l’anno, senza perdere le foglie. In molti casi decorano solo con il fogliame, come l’Edera o la Vite americana, ma non mancano varietà con belle fioriture come il Gelsomino e l’Ipomea.
Scegliere i rampicanti sempreverdi: quale funzione avranno?
Se desideriamo coltivare un rampicante per creare una “parete verde” fitta e quindi per proteggerci dallo sguardo o dal vento dovremo ricorrere a varietà con una crescita compatta e possibilmente rapida.
La scelta potrebbe cadere sull’Edera o sulla Vite americana e canadese. L’Edera è il rampicante sempreverde per eccellenza e non richiede supporti poiché le sue radici aeree si attaccano al muro. Ci sono varietà con foglie screziate molto decorative.
La Viteamericana e canadese ha uno sviluppo molto veloce e il fogliame cambia colore in autunno virando verso il rosso.
Se invece vogliamo semplicemente nascondere un muro o una colonna e preferiamo delle piante da fiore, possiamo scegliere tra Bignonia, Caprifoglio, Gelsomino, Passiflora,Plumbago e Rincospermo.
Se invece vogliamo coprire una superficie orizzontale, possiamo puntare su Glicine, Kiwi...
Usare le piante per dormire è la soluzione più naturale per chi soffre di bassa qualità del sonno: un tema di grande attualità. Uno degli elementi importanti per la nostra salute, che nella vita moderna tendiamo a sottovalutare e trascurare, è proprio il sonno.
Impegnati dal lavoro, dalla famiglia, affaticati dallo stress delle faccende personali spesso ci capita di dormire male o troppo poco. Soprattutto nel tran tran della vita cittadina, in mezzo a cemento, condomini, uffici e traffico, diventa sempre più difficile quel contatto con il silenzio e la serenità della natura. Siamo ben lontani da una situazione propizia per garantirci un sonno costante e regolare, che la medicina ci ricorda come indispensabile per prevenire le malattie e rallentare l’invecchiamento.
Fortunatamente, nelle condizioni più difficili, le virtù di alcune piante ci aiutano a garantirci il giusto relax per un sonno ristoratore.
Le piante per dormire: quali sono le migliori e come usarle
I fiori del Biancospino, disseccati, vengono usati in infusione per tisane con proprietà rilassanti e per favorire la digestione. Un estratto di Biancospino è anche disponibile in gocce, usato anche come antidepressivo naturale.
La Melissa, invece, ci aiuta a favorire il sonno placando i nostri stati ansiosi e lo stress, il panico e l’agitazione, agendo sulla sfera emotiva.
La Lavandaci è nota prima di tutto per il profumo fresco dei piccoli fiori lillà nelle nostre aiuole. Questi stessi fiori, infusi in una tisana con miele e fiori di tiglio, sono l’ideale per calmare la mente razionale e prepararci...
Le piante rampicanti adatte per un clima freddo non sono molte ma ci sono tante soluzioni. Le piante rampicanti donano un tocco di colore e portano un soffio di natura su qualsiasi terrazzo, pergola o giardino. Ma se viviamo nelle zone più fredde, con temperature che in inverno scendono sotto lo zero, la scelta non è molto ampia poiché non sono poi molte le piante che sopportano gli inverni più rigidi. Va però detto che gli ibridatori realizzano sempre nuove varietà, che vanno a migliorare le prestazioni delle piante, anche dal punto di vista della rusticità e della resistenza al freddo. Quindi di anno in anno la famiglia dei rampicanti adatti ai climi rigidi si va ampliando.
Per evitare che i nostri sforzi di coltivatori vengano dissipati da una gelata, è bene quindi prestare attenzione alla scelta delle piante più adatte. Ecco i nostri consigli!
Piante rampicanti adatte a un clima freddo: il Caprifoglio
Quella del Caprifoglio (Lonicera) è una famiglia molto ampia che comprende centinaia di varietà, con caratteristiche molto diverse, sia per la forma delle fioriture sia per la temperatura di coltivazione. La Lonicera xylosteum, per esempio, resiste fino a– 40°C. Naturalmente esistono anche molte specie con portamento rampicante, tra cui trovare quella più adatta al clima del nostro giardino. La pianta produce frutti rossi e fiori che, a seconda della specie, spaziano dal rosso, al giallo, al bianco. Ma sui colori ci possiamo sbizzarrire tra le tante specie: la Lonicera japonica ha fiori che cambiano colore dal bianco al rosa fino al giallo finale e i frutti sono blu! La Lonicera caprifolium, la L. periclymenum e la L. americana sono le più diffuse.
Coltivare le piante rampicanti sul terrazzo o in giardino può essere una buona soluzione per decorare i muri delle nostre abitazioni, per colorare un giardino con fiori spesso di colori vivaci e intensi oppure, per creare un velo di protezione dal sole elegante ed appariscente per le nostre pergole.
Solitamente le piante rampicanti, per esporre le loro foglie alla luce del sole, hanno escogitato vari modi per aggrapparsi alle superfici che le reggono: alcune, come la Vite americana, generano piccole radici a forma di ventosa, adatte alle superfici verticali e possono ricoprire muri interi con le loro foglie che in primavera si tingono di un rosso vivo. Altre piante, sviluppano dei rami che aderiscono ad altri rami o a ogni sporgenza, come il Kiwi o la Clematide, con il suo fiore grande e complesso, altre ancora, come il Convolvolo, dai fiori bianchi e delicati, fanno avviluppare la vegetazione attorno a ogni oggetto, ramo, parete che trovano. Oppure la Passiflora, con i suoi fantastici fiori geometrici e i piccoli rami arricciati con cui si aggrappa a qualsiasi supporto incontri sulla sua strada. In tutti i casi, nei primi mesi e anni di crescita, è necessario aggiungere un tutore alla pianta.
Potare le piante rampicanti è importante per uno sviluppo rigoglioso. Le piante rampicanti sono però diverse tra loro, però potete eseguire una corretta potatura di ognuna a seconda delle loro caratteristiche.
POTARE LE PIANTE RAMPICANTI: 5 CARATTERISTICHE PRINCIALI
Il primo consiglio è di informarsi se il nostro rampicante richiede delle cure di potatura particolari. In ogni caso possiamo individuare 5 casi molto comuni.
Le rampicanti appena trapiantate richiedono una potatura moderata. Il taglio e il fissaggio dei rami al supporto servono a stimolare la produzione di nuovi getti e a creare una pianta ben formata. Se la pianta dovrà svilupparsi su un solo fusto principale, scegliete il più robusto e tagliate gli altri.
Le piante rampicanti adulte richiedono ogni anno potature di mantenimento, per uno sviluppo e una fioritura ottimali e per ripulire dal secco.
Le rampicanti che fioriscono sui fusti dell’anno precedente si potano al termine della fioritura, recidendo i rami di circa un terzo, poco sopra una gemma per stimolare la formazione di nuovi rami. Fanno parte di questo gruppo il Gelsomino invernale e il Rincospermoo falso Gelsomino.
Le rampicanti che fioriscono sui rami nuovi si potano alla fine dell’inverno. Fanno parte di questo gruppo la Bougainvillea, la Bignonia, la Mandevilla, la Passiflora, il Solanum rampicante...
Le piante rampicanti in vaso sul balcone, oltre a essere estremamente decorative, sono una grande risorsa in risposta a diverse esigenze. Possono essere utili per schermare una visuale sgradevole, migliorare la privacy o per proteggersi dal sole o dal vento.
I rampicanti crescono agilmente su pannelli o grigliati, in legno o metallo, montati a parete o fissati su vasi e fioriere.
RAMPICANTI IN VASO SUL BALCONE: PARTIAMO DAI SEMPREVERDI
Tra i sempreverdi più affidabili ricordiamo il Rincospermoo “falso Gelsomino”, l’Ederae la Passiflora, dai fiori curiosi, da coltivare al sole. Degno di nota è anche il profumatissimo Caprifoglio, che resiste al freddo e allo smog urbano e fiorisce da fine primavera in poi, rivestendo rapidamente muri e grigliati.
Anche alcune specie decidue sono spettacolari, come le Clematidiche vantano bellissimi fiori, però lasciano scoperti i supporti in inverno. Per evitare il problema, possiamo associare le decidue ad altre piante coprenti e sempreverdi, come il Rincospermo, per ovviare al problema e formare così folti muri verdi.
Come si scelgono le piante rampicanti per pergole e pareti verdi? Le "pareti verdi" sono spesso utilizzate per mantenere la privacy, migliorare la vivibilità dello spazio all’aperto e decorare e coprire superfici verticali come muri, colonne o cancelli.
Quando si acquistano queste piante, la prima cosa da capire è lo scopo del rampicante; per esempio se si deve proteggere un muro o coprire una recinzione, potrebbe essere preferibile un sempreverde che assicura il suo effetto tutto l’anno. L’aspetto decorativo può essere legato alla fioritura, come nel caso della Clematide, Gelsomino e Ipomea, oppure al bel fogliame come per l'Edera e il Luppolo.
Per coprire pergole e superfici orizzontali sono adatti Glicine,Kiwi ornamentale (Actinidia kolomikta), Viti ornamentali o da frutto e Rose, anche se hanno una copertura non compatta.
Per salire su grigliati e pareti sono preziosi alleati Bignonia, Gelsomino, Rincospermo, Caprifoglio e Passiflora.
Il Caprifoglio o Lonicera caprifolium, è un rampicante rustico e vigoroso, dotato di tralci lunghi fino a 4 metri. Questa pianta fiorisce da maggio fino a fine estate, con fiori molto profumati, rosati nella varietà Lonicera japonicae giallo-rossi nella Lonicera sempervirens. Le sue foglie sono sempreverdi solo in climi miti, mentre abbandonano la pianta se coltivata in zone dagli inverni troppo freddi.