La Bignonia, o Campsis radicans, è una pianta rampicante dotata di bellissimi fiori a forma di campanella, nelle tonalità del rosso, del giallo e dell'arancio. Nel linguaggio dei fiori, la Bignonia simboleggia pace, buona sorte, prosperità e abbondanza, grazie alla sua vistosa fioritura presente sulla pianta da maggio a fine agosto.

Esistono molte specie di Bignonia, come la sempreverde Bignonia capreolata, adatta a climi miti o la Campsis grandiflora, delicata ma dotata di fiori grandi e vistosi.

Pianta rampicante e a crescita rapida, è perfetta da coltivare a ridosso di muri, recinzioni, pergolati, perché riesce a ricoprirli interamente. Dato il suo vigoroso sviluppo radicale si può coltivare in vaso solo fornendo un contenitore capiente e profondo almeno un metro.

BIGNONIA: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE

Pianta rustica, non teme il gelo, arrivando fino a - 15° C, e neanche il caldo torrido; resiste anche a mezz’ombra, ma in pieno sole la fioritura è migliore e più durevole.

La Bignonia, anche se trascurata, fiorisce abbondantemente e i suoi rami resistenti, appositamente guidati e fissati ai sostegni, si espandono fino a 3-4 metri di lunghezza. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, anche quello argilloso o calcareo, e necessita di poche innaffiature costanti in primavera e in estate, da sospendere in inverno.

In autunno e in primavera, è consigliabile concimare la pianta con un concime organico, mentre da aprile è bene fornire ogni 30 giorni un fertilizzante liquido per piante da fiore, al fine di stimolare la produzione di boccioli.

Occorre potare vigorosamente in autunno o a febbraio, prima della ripresa vegetativa, tagliando i rami dell’anno precedente poco sopra l’intersezione, lasciando 2 o 3 gemme: in questo modo si stimola la produzione di nuovi germogli, sui quali avverrà la fioritura.