Quella di coltivare il Rododendro è una passione che risale agli antichi Greci, che hanno chiamato questa pianta “albero (dendron) di rose (rhodon)”.
Il Rododendro (Rhododendron) è un arbusto sempreverde, con delle bellissime foglie coriacee di un colore verde intenso ma soprattutto una fioritura molto generosa con fiori che, a seconda della varietà, possono essere semplici o doppi e di svariate tonalità dal bianco al viola che riempiono la pianta da aprile fino luglio.
COLTIVARE IL RODODENDRO: È UNA PIANTA ACIDOFILA
Il Rododendro può essere coltivato in giardino in tutta Italia, poiché ci sono varietà molto rustiche, e viene utilizzato sia in gruppo sia come esemplare singolo. Le varietà più delicate si coltivano in vaso, per poterle spostare in una serra fredda nei mesi più freddi. In caso di coltivazione in vaso, scegliete contenitori di grandi dimensioni: almeno 50x50x50h cm.
Preferisce una posizione luminosa ma non direttamente esposta alla luce del sole: in mezz’ombra fiorirà di più e sopravviverà senza problemi all’afa estiva.
Il Rododendro, come le Azalee, è una pianta acidofila: per crescere correttamente ha necessità di un substrato di coltivazione acido, cioè con un pH inferiore a 7. Se il suolo è troppo calcareo, le piante acidofile possono soffrire più facilmente di clorosi, una fisiopatia che fa sbiadire il fogliame. Prima di trapiantare un Rododendro in giardino è bene quindi analizzare il terreno in cui vogliamo collocarlo: possiamo acquistare un kit per queste analisi nei negozi specializzati.
Se il terreno del nostro giardino fosse troppo alcalino, e quindi non adatto alle piante acidofile, possiamo correggerlo, incorporando degli ammendanti, come un terriccio da compost, oppure torba e fertilizzanti specifici per piante acidofile.
Per mantenere il giusto grado di pH è importante prevedere un ciclo di concimazione annuale, sia per la coltivazione in vaso sia per quella in giardino.
Possiamo ricorrere a un concime granulare a lenta cessione oppure a un concime liquido che, essendo subito assorbibile dalle radici, offre un risultato immediato. Entrambi naturalmente dovranno essere specifici per piante acidofile: i nutrienti (Azoto, Fosforo, Potassio e microelementi) sono bilanciati appositamente per le esigenze nutritive di queste particolari piante.
Nei concimi granulari gli elementi nutritivi sono racchiusi in una membrana che li rilascia lentamente al terreno, garantendo la concimazione per 6 mesi. I concimi liquidi vanno invece aggiunti all’acqua per l’irrigazione ogni settimana da marzo a settembre, seguendo le dosi indicate sulla confezione.
Anche l’irrigazione è molto importante: se coltiviamo il Rododendro in giardino prevediamo delle regolari annaffiature in primavera e in estate, specialmente nelle giornate più afose. In inverno possiamo anche sospendere. Nel caso della coltivazione in vaso dobbiamo invece fare in modo che il terriccio sia sempre umido e mai secco.
La potatura si affronta al termine della fioritura, prima della formazione delle nuove gemme.