Ci sono molti motivi per coltivare il Viburno (Viburnum) in giardino. Distinguibile per le fronde molto fitte, che possono raggiungere un’altezza di 3-4 metri, ma anche per i suoi fiori, il Viburno, generalmente coltivato in serie per comporre delle piccole siepi, viene anche usato come esemplare singolo, per abbellire una aiuola e dare un tocco di eleganza a un giardino.
COLTIVARE IL VIBURNO: UN NOME TANTE PIANTE DIVERSE
Viburno è però un termine “generico”, poiché dietro questo nome si cela un genere che comprende tantissime specie diverse (i più conosciuti sono Lucidum, Opulus, Tinus, ecc.), disponibili in molte varietà. Le varie specie di Viburno danno luogo a piante a volte spesso diverse: sia nel colore dei fiori, sia nella forma delle foglie (rugose o lisce), sia nelle caratteristiche (alcune sono sempreverdi, altre decidue) e nelle dimensioni. Le specie decidue fioriscono in primavera, mentre alcune specie di sempreverdi fioriscono anche in autunno. Ci sono Viburni che producono bacche e il Viburnum Opulus produce dei bellissimi fiori rotondi, mentre di solito il Viburno ha fiori riuniti a ombrello. È quindi importante, all’atto dell’acquisto, verificare che il tipo di Viburno che abbiamo scelto sia adatto, per caratteristiche e spazi, al nostro giardino. Per esempio se vogliamo realizzare una siepe meglio puntare su un sempreverde.
Il Viburnum Tinus è perfetto per realizzare siepi. Ha foglie piccole ovali color verde scuro e in primavera regala fiori a forma di ombrello di circa 10 cm di diametro. In autunno, dopo la fioritura, produce delle bacche blu.
Il Virbum bodnantense ha foglie...