Coltivare gli Asparagi è una tradizione diffusa in tutto il Mediterraneo fin da tempi antichissimi, per il loro sapore delicato: tra Egitto e Medio Oriente erano presenti nei campi fin dal 2.000 a.C. e già dal 200 a.C. erano presenti sulle tavole degli antichi romani e sappiamo che gli imperatori, per un certo periodo, li considerarono una prelibatezza.
L’Asparago appartiene alla famiglia delle Liliacee, la stessa della Cipolla, dell’Aglio e dello Scalogno e con essi condivide le proprietà diuretiche.
COLTIVARE GLI ASPARAGI: INIZIAMO IN PRIMAVERA
Coltivare gli Asparagi non è un’operazione semplice: l’Asparago nasce da una rete di rizomi simili a quelli del bambù, che richiedono molto spazio relativamente alle dimensioni della pianta per crescere adeguatamente, quindi di fatto un piccolo campo a sé. Può essere piantato a partire dal seme o da una sezione del suo rizoma e impiega qualche anno prima che il fusto, o turione, cresca per essere raccolto.
Il periodo migliore per il trapianto o la semina va da marzo ad aprile. Se ben curato, un orto di Asparagi può fornire raccolti anche per vent’anni dopo la sua semina. È sufficiente, nel momento del raccolto, lasciare che una parte delle piante compia il suo ciclo attaccato alle radici per avere raccolti ancora più corposi l’anno dopo.
CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE
L’orto nel quale si coltivano gli Asparagi, o asparagiaia, necessita di un ambiente particolare: dev’essere soleggiato, ma non esposto né a un caldo intenso né a un freddo troppo rigido, né a un clima troppo ventoso.
Il terreno su cui far crescere gli Asparagi...