I Gerani sono le piante più amate e vendute in Italia, apprezzate per la lunga fioritura e la bassa manutenzione. È infatti una pianta “facile”, decorativa e davvero poco esigente, che dalla primavera all’autunno regala fioriture abbondanti nei toni del bianco, rosa, rosso e arancio.
Impariamo a riconoscere i 3 tipi di Gerani più conosciuti!
Il Geranio zonale (Pelargonium zonale) ha un portamento cespuglioso, con foglie tondeggianti verde chiaro zonate di bronzo o marrone (da cui prende il nome). Esistono numerosi ibridi con caratteristiche differenti: “Belvedere” ha i fiori rosa malva, “Cleopatra” è rosa delicato, “Gustav Emich” ha fiori semidoppi rosso vermiglio, “Hermione” ha fiori doppi bianchi. Non mancano anche le varietà in miniatura, tra 15 e 30 cm.
Il Pelargonium peltatum, meglio noto come Geranio ricadente, Geranio edera o Parigino è molto amato per le due doti decorative: il portamento ricadente crea ricche cascate fiorite da maggio a ottobre, in tanti colori (bianco, rosa, rosso, lilla, bicolori, ecc.). Ha fusti lunghi anche fino a 2 metri, con foglie simili all’Edera e fiori riuniti in ombrelle. Per la sua fioritura caratteristica si coltiva in cassette sul balcone.
Il Geranio Imperiale (Pelargonium grandiflorum) o Macranta (dal greco “grande fiore”) ha fiori molto grandi, con centro scuro, sui toni del bianco, rosa, rosso, porpora e marrone. Le foglie sono diverse dal Geranio Zonale: sono solcate da visibili nervature e dentellate ai margini.
Normalmente in Italia i Gerani si coltivano in vasi, posizionati in pieno sole. Non amano temperature superiori ai 25°C ed è bene posizionarli in estate in un luogo ben areato. Tutte le varietà temono il freddo, chi più chi meno, perciò in autunno vanno ricoverate in serra.
Innaffiare frequentemente e generosamente per tutta l’estate, stando attenti ad evitare i ristagni idrici. La mancanza di irrigazione causa scarse fioriture. Nei mesi più freddi diradare le annaffiature, evitando però che il terriccio si asciughi completamente.
Per ottenere migliori fioriture, da aprile a settembre fertilizzare ogni 15 giorni con un concime liquido per gerani o per piante fiorite da diluire nell’acqua per irrigazione. Al termine della fioritura, in autunno, la concimazione va sospesa. Eliminare i fiori appassiti aiuta a stimolare nuove fioriture.
Dopo aver protetto le piante in serra in inverno, all’inizio della primavera possiamo rinvasare i Gerani in contenitori più grandi, con un terriccio per piante fiorite.