Archivi Mensili: Ottobre 2018
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Ottobre 30, 2018
L’invasione di muschio sul prato può essere un problema serio per i nostri giardini. Caratterizzati dalla rapidità nel riprodursi e dalla capacità di adattarsi agli ambienti più difficili, i muschi possono svilupparsi in breve tempo sui nostri prati e nelle aiuole fiorite.
I problemi che possono insorgere sono di varia natura: anzitutto le macchie scure sul manto erboso soffocano le radici delle graminacee e delle piante più piccole, causando grandi danni al prato. Non solo: i succhi acidi prodotti dai muschi per digerire le sostanze nutritive del terreno su cui crescono possono erodere le pietre e le piastrelle dei nostri vialetti, rovinandoli gravemente.
Sapere come prevenire la crescita e combattere la propagazione dei muschi è perciò molto importante per mantenere la bellezza dei nostri giardini e la salute dei nostri prati.
IL MUSCHIO SUL PRATO: COME PREVENIRE
Anzitutto è bene conoscere le condizioni nelle quali prospera il muschio: ambienti umidi, con acqua stagnante e in ombra sono tre condizioni ideali per lo sviluppo delle spore.
Una parte del prato all’ombra, con l’erba troppo indebolita dalle piogge frequenti o dai ristagni d’acqua è l’ambiente ideale per la crescita e l’incubazione delle spore.
È quindi importante fare attenzione, quando si annaffia il prato, a distribuire l’acqua in modo uniforme, senza lasciare punti in cui si possa concentrare troppo. In queste condizioni è consigliabile anche tagliare frequentemente l’erba, non facendolo crescere più di 5 cm: in questo modo lasceremo filtrare maggiormente la luce del sole e l’aria che faciliteranno l’evaporazione dell’acqua in eccesso, lasciando più asciutto il tappeto erboso. Dopo aver tagliato l’erba, non lasciate gli sfalci sul terreno ma...
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Ottobre 26, 2018
Rinvasare le piante è un intervento fondamentale per la corretta crescita delle piante. Ma perché è così importante e qual è il modo più corretto di procedere?
RINVASARE LE PIANTE: PERCHE’
Mentre le piante coltivate in giardino possono estendere le loro radici in modo naturale e libero nel terreno alla ricerca delle sostanze nutritive e dell’umidità, quelle coltivate in vaso trovano l’ostacolo della parete del contenitore. Perciò, una volta raggiunta la parete del vaso, tendono a ruotare avvolgendo il pane di terra. In alcuni casi possono anche fuoriuscire dal terreno. Il primo motivo, quindi, è di offrire alle radici uno spazio maggiore che possa permettere il loro sviluppo armonico.
Inoltre le sostanze nutritive contenute all’interno del terriccio, essendo limitate, tendono ad esaurirsi nel corso del tempo e il substrato di coltivazione diventa sempre più sterile e inadatto alla corretta crescita della pianta. Ciò avviene anche se concimiamo regolarmente le piante: oltre alle capacità nutritive infatti i substrati di coltivazione hanno anche caratteristiche fisiche (come la porosità) utili alla corretta crescita della pianta, che possono venire meno con il passare del tempo.
COME SCEGLIERE IL NUOVO VASO
Il nuovo vaso dovrebbe avere un diametro di 4-5 cm maggiore rispetto al precedente. Possiamo quindi passare da un vaso di 16-18 cm di diametro a uno da 24-25 cm, per poi passare a 30-33 cm e a 40-45 cm.
Rinvasare una piantina in un contenitore molto grande, pensando magari di risparmiarsi il tempo dei rinvasi periodici, è un errore. Un eccesso di terriccio infatti può trattenere l’acqua non utilizzata dalla pianta, provocando asfissia radicale e marciumi.
QUANDO SI RINVASA
Normalmente si effettua il rinvaso ogni 2 anni o quando la pianta ne manifesta la necessità...
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Ottobre 23, 2018
Coltivare i Finocchi è una pratica molto diffusa nel Mediterraneo. Dal sapore dolce e aromatico, il Finocchio appartiene alla famiglia delle Apiacee ed è parente di piante erbacee come il Cumino, la Carota e il Sedano. Dai semi al grumolo di foglie alla sua base, talvolta erroneamente confuso per un bulbo, ogni sua parte da secoli viene usata nelle nostre cucine: cruda, cotta o come base per tisane digestive. I suoi ciuffi verde chiaro possono decorare anche i nostri giardini: le specie selvatiche possono generare fusti alti fino a 2 metri d’altezza e sono più decorativi di molti piccoli arbusti.
Esistono molti tipi di Finocchio: i più diffusi sono quello romanesco, più tondeggiante, e quello mantovano con una forma piatta e allungata, ma esiste anche il Finocchio Diamante, Bianco di Firenze, di Chioggia, di Sicilia, ecc. All’atto della scelta della piantina da trapiantare, potrete scegliere la varietà più adatta al periodo, poiché esistono piante precoci, autunnali, invernali e tardivo invernali. Per esempio il Finocchio romanesco è più adatto all’autunno mentre quello mantovano è più adatto a una coltivazione primaverile.
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Ottobre 19, 2018
Dobbiamo trapiantare le Rose in autunno poiché è il periodo migliore: non vale solo per le Rose ma anche per molte altre piante legnose. L’autunno infatti, con l’arrivo dei venti freddi, delle prime piogge e l’accorciamento delle giornate, dà il via al periodo di riposo vegetativo (detto dormienza) per molti arbusti: ebbene, mettere a dimora una pianta in dormienza offre maggiori possibilità di successo rispetto a una in piena crescita in primavera. Per questa ragione è preferibile la pratica della messa a dimora autunnale delle Rose. Ma, come dicevamo, questa regola vale anche per tutte le piante legnose, per alcune piante da siepe (specialmente quelle spoglianti, cioè che perdono le foglie) e per le piante da frutto, come il Melo, il Pesco, il Pero o la Vite. In autunno le piante hanno più tempo per assestarsi nel terreno, per emettere le radici e consolidarsi; inoltre sono meno sensibili alla siccità e agli eventi atmosferici, come invece accade se le trapiantiamo in primavera.
TRAPIANTARE LE ROSE IN AUTUNNO: COME FARE
Scegliete un luogo arieggiato e luminoso, ma riparato dalla luce diretta del sole: per esempio all’ombra di una pianta più grande o di una parete della casa.
Il trapianto delle Rose in giardino non è un'operazione che si mette in pratica da un giorno all’altro. Sarebbe infatti buona norma preparare le buche di impianto con un certo anticipo, almeno 1 o 2 mesi prima del trapianto, lasciandole aperte. Questo consente agli elementi (sole, luce, acqua) di disinfettare il luogo in cui andranno a dimora le piante e raffinare il terreno in modo adeguato.
Una messa dimora autunnale frettolosa potrebbe...
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Ottobre 16, 2018
Coltivare il Mughetto sul balcone è possibile, anche se si tratta di una pianta che cresce spontanea nei boschi. Il Mughetto (Convallaria majalis) è una piccola pianta parente del Giglio, molto conosciuta per i suoi fiorellini bianchi a forma di campanula che per tutto il mese di maggio offrono un tocco di delicatezza e un profumo intenso ai sottoboschi e ai paesaggi più aspri delle nostre Alpi e dei nostri Appennini.
È possibile però anche coltivare il Mughetto per aggiungere un tocco di bellezza modesta ai nostri balconi. Mentre nelle zone alpine questa pianta cresce spontanea, coltivarla in vaso nelle nostre città può essere una sfida ardua perché richiede condizioni particolari per crescere bene. Dobbiamo prestare anche particolare attenzione se viviamo con animali domestici o con bambini molto piccoli: tutte le parti della pianta sono velenose e ingerirne accidentalmente una piccola parte può essere fatale. Anche il profumo intenso del mughetto, se diffuso in un ambiente chiuso, può provocare emicranie: per questo motivo, si consiglia di non usarla come pianta di appartamento, ma di coltivarla soltanto sul terrazzo.
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Ottobre 15, 2018
Proteggere gli orti dal freddo nei mesi più freddi è necessario se vogliamo continuare a coltivare anche in autunno e soprattutto in inverno. Gli inverni rigidi e piovosi e le gelate sono infatti nemici delle colture, che richiedono invece temperature costanti e irrigazioni periodiche.
PROTEGGERE GLI ORTI DAL FREDDO: LE SOLUZIONI PER IL GIARDINO
A seconda delle dimensioni del nostro orto, della collocazione e della temperatura, possiamo optare per diverse soluzioni. Per proteggere orti all’aperto in zone dal clima mite, possiamo ricorrere a tunnel smontabili, composti da archi metallici coperti con un materiale plastico, normalmente in polietilene.
Anche la pratica della pacciamatura ci può aiutare a ridurre il differenziale termico tra le radici delle piante e la temperatura esterna.
Per orti più estesi, esistono invece serre da giardino permanenti, dove coltivare piante orticole tutto l’anno. Di queste serre ne esistono due tipi: quella fredda e quella riscaldata. La serra fredda è utile per proteggere le piante in inverno in luoghi dal clima mite, mentre in zone con inverni molto rigidi è necessario dotarsi di una serra con impianto di riscaldamento.
La temperatura dipende anche dalle varietà orticole che si vogliono coltivare; una serra riscaldata per esempio ci permetterà di prolungare i raccolti e le fioriture.
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Ottobre 12, 2018
La pacciamatura invernale è una pratica molto interessante poiché ci consente di proteggere e di mitigare i danni del gelo causati alle radici delle piante coltivate all’aperto. Quindi se abbiamo delle siepi o delle piante che ci interessa preservare in modo particolare e che sono sensibili ai rigori invernali, la pacciamatura è una delle pratiche più raccomandate da mettere in atto per ridurre il gradiente termico tra l’esterno e il primo strato delle radici.
Da un certo punto di vista è una specie di coperta fisica che possiamo depositare ai piedi delle piante, che sarà tanto più efficace ed efficiente tanto più sarà elevato lo strato di pacciamatura che applichiamo.
Assieme alla protezione dalle basse temperature, con la pacciamatura mettiamo in atto anche una prevenzione contro l’insorgenza delle erbe infestanti a nascita autunnale e invernale: è un risultato collaterale ma altrettanto utile. Quando in primavera toglieremo lo strato di pacciamatura il sottofila della pianta sarà più pulito e avremo meno infestanti da estirpare.
PACCIAMATURA INVERNALE: COME FARE
Prima di procedere alla pacciamatura, dobbiamo pulire e concimare il terreno alla base delle piante. La pulizia è una pratica molto importante, poiché ci permette di eliminare gli eventuali parassiti o le spore delle malattie fungine che altrimenti vivrebbero protetti dallo strato di pacciamatura. La concimazione autunnale è altrettanto importante poiché aiuta le piante durante il periodo invernale e le prepara alla nuova stagione vegetativa nella prossima primavera.
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Ottobre 11, 2018
Eliminare Topi e Ratti dal giardino e dalle aree al di fuori dell’appartamento può risultare necessario: per esempio se i roditori hanno preso residenza nel nostro box, nelle cantine o nella rimessa degli attrezzi in giardino.
ELIMINARE TOPI E RATTI DAL GIARDINO: LE TRAPPOLE
Nelle aree esterne e semplicemente poco frequentate, come cantine o solai, può capire di accorgersi della presenza di roditori troppo tardi. Per prevenire e risolvere il problema dei roditori in cantine, box o giardini, possiamo utilizzare una trappola meccanica oppure una trappola a cattura protetta.
Esistono trappole meccaniche per ratti, molto più grandi e resistenti delle mini-trappole che si usano in casa per i topi domestici. La trappola blocca e uccide il roditore ed è molto semplice da attivare, sia a mano sia a pedale. Il contenitore dell’esca risulta protetto all’interno e rimovibile. È sufficiente collocare la trappola nei luoghi dove i roditori di solito transitano o nelle vicinanze del loro nido o di fonti di cibo.
Il modo migliore per monitorare e debellare la presenza di roditori negli spazi al di fuori della casa, prevede l’impiego di trappole a cattura protetta. Si tratta di trappole composte da un contenitore a prova di manomissione, al cui interno dovremo posizionare un’esca. Catturano il topo mantenendolo all’interno del contenitore e completamente nascosto alla vista: lo smaltimento nei rifiuti domestici è semplice e no-touch.
Per un uso in esterno, non usiamo le esche non protette poiché potrebbero essere ingoiate da altri animali oppure dilavarsi nell’ambiente.
È sufficiente collocare la trappola lungo le vie di passaggio o nelle vicinanze della tana dei Topi o di fonti di cibo.
LE ESCHE RODENTICIDE: COME SI SCELGONO E COME SI USANO
Le esche a base di rodenticidi...
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Ottobre 11, 2018
Eliminare i Topi dalla casa in modo tempestivo è molto importante poiché si tratta di animali pericolosi e molto prolifici. Alle prime avvisaglie di una loro presenza, per esempio se abbiamo trovato escrementi, è bene prendere subito dei provvedimenti.
Di solito all’interno degli appartamenti la presenza di Topi viene rilevata abbastanza tempestivamente. Sono le stanze che frequentiamo di più ed è più semplice tenerle sotto controllo. In altri locali, come cantine, solai, magazzini o garage, dove siamo meno presenti, è più facile accorgersene quando la colonia può essere già numerosa.
Per catturare i Topi in casa, possiamo utilizzare, a seconda della gravità dell’invasione, delle trappole meccaniche o delle trappole a cattura protetta.
ELIMINARE I TOPI DALLA CASA: LE TRAPPOLE MECCANICHE
Le trappole meccaniche, in plastica o in legno, funzionano a scatto e sfruttano l’azione di una esca in gel: quando il Topo tenta di mangiare la trappola scatta e lo uccide.
Sono facili da usare ed è sufficiente collocarle nei luoghi dove abbiamo visto i roditori.
Si usano in caso di presenze singole o se vogliamo controllare la presenza dei topi in un locale che frequentiamo poco, come una soffitta.
Se bambini piccoli o animali domestici possono entrare in contatto con le trappole meccaniche, vi consigliamo di preferire una trappola a cattura protetta.
LE TRAPPOLE A CATTURA PROTETTA
Le trappole a cattura protetta sono composte da un contenitore a prova di manomissione, al cui interno dovremo posizionare un’esca. Cattura il topo mantenendolo all’interno del contenitore e completamente nascosto alla vista: lo smaltimento nei rifiuti domestici è semplice e no-touch.
È ideale per i luoghi in cui vivono animali domestici o dove si desidera...