peperone
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Marzo 25, 2025
L’uso di oli bianchi minerali in un orto e nel frutteto è consentito in agricoltura biologica e rappresenta un valido strumento per limitare la presenza di Cocciniglie, Psille, Afidi, Metcalfa, Eriofidi e Acari.
Le recenti limitazioni nell’acquisto e uso di fitofarmaci, obbliga gli hobbisti a dirigersi verso soluzioni più sostenibili per l’ambiente e già sperimentate con successo nell’agricoltura biologica professionale. È il caso degli oli bianchi minerali, particolarmente utili per il controllo di parassiti su diversi tipi di colture: da quelle orticole fino agli alberi da frutto.
Gli oli bianchi minerali di alta qualità e di ultima generazione sono altamente selettivi e vengono considerati “oli quattro stagioni”, poiché possono essere utilizzati durante tutto il ciclo vegetativo, anche in periodi normalmente non adatti all’uso degli oli minerali.
Oli bianchi minerali in un orto e nel frutteto: come agiscono
L’olio, opportunamente diluito e nebulizzato sul fogliame, crea una patina biancastra, inadatta all’ovideposizione...
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Febbraio 18, 2025
Le piante da orto innestate garantiscono piantine più resistenti e produttive, in grado di offrire raccolti abbondanti e di qualità superiore. Sebbene il costo iniziale possa essere leggermente più alto, i vantaggi a lungo termine compensano ampiamente la spesa.
Quella dell'innesto è una pratica agricola antica e consiste nell'unire due parti di piante diverse per farle crescere insieme come un unico organismo. Tradizionalmente si effettua per ottenere una nuova pianta capace di unire i vantaggi di due specie, per migliorare la resistenza alle malattie e al gelo e aumentare la produttività e la qualità dei raccolti. Per esempio possiamo sfruttare la robustezza delle radici di un portainnesto, così si chiama pianta ospitante, con la qualità dei frutti della marza, cioè la porzione di pianta ospitata.
Non tutte le piante possono essere innestate ed esistono tecniche differenti. Generalmente si stratta di creare una spaccatura nel fusto del portainnesto in cui inserire e far sviluppare la marza, che può essere una porzione di ramo o una gemma dormiente o vegetante.
Tra le piante da orto...
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Dicembre 13, 2024
Possiamo continuare a coltivare un orto in inverno nonostante le basse temperature. Quando inizia la stagione più fredda si pensa che le coltivazioni degli ortaggi si debbano interrompere. È invece possibile continuare la produzione pur avendo a disposizione una scelta più limitata di ortaggi da seminare e coltivare.
Le temperature più rigide, specialmente le minime notturne, rappresentano un problema per quasi tutti gli ortaggi, che al contrario crescono rigogliosamente quando le temperature si avvicinano ai 20°C.
Un primo suggerimento è quello di prendere in considerazione le serre fredde. Nell’orto possiamo facilmente costruire dei tunnel composti da stecche da piantare ad arco nel terreno e coprire con un telo trasparente: sono un utile mezzo per aumentare la temperatura interna. Se collochiamo un tunnel in una posizione assolata, noteremo che la temperatura minima al suo interno potrà aumentare fino a 5°C rispetto a quella esterna. Naturalmente dovremo anche verificare la temperatura minima tollerata da ogni singola coltura!
Le serre fredde possono essere anche a forma di “casetta” o di “armadio”, da appoggiare contro un muro. In questo caso sfrutteremo una serie di ripiani per poggiare i semenzai e i vasetti utilizzati per le semine in ambiente protetto. Le piantine germogliate nella serra fredda potranno essere trapiantate nell’orto con l’aumento delle temperature.
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Settembre 02, 2021
Tutte le piante ci mantengono in salute ma alcuni frutti e ortaggi sono particolarmente ricchi di proprietà nutritive, tanto da essere suggeriti dagli specialisti come integratori alimentari. Non è un caso se oggi è facile trovare in commercio frutti come le bacche di Goji o la Quinoa, i semi di Chia o ortaggi come il Rafano indiano (Moringa).
La “nutraceutica”, nata dalla fusione di nutrizione e farmaceutica, studia gli alimenti per individuare principi attivi e componenti utili alla salute umana, per la prevenzione e il trattamento di malattie. Anche in questo caso ne troviamo traccia sui prodotti alimentari in commercio, su cui sono spuntati termini come “superfood”, “superfruit” o “supergrain”.
Se poi li coltiviamo personalmente, sul terrazzo in vaso o in giardino, utilizzando fertilizzanti e regole di coltivazione dell’agricoltura biologica, otterremo frutti e ortaggi ancora più salubri per il nostro organismo.
PIANTE CHE CI MANTENGONO IN SALUTE. QUALI SCEGLIERE
Iniziamo dal “verde” cioè dalle piante da foglia
Bietole, Broccoli, Cavolo cinese, Crescione, Lattughe, Rucola e Spinaci hanno un alto contenuto di fibre, vitamine e altri elementi utili per la nostra salute, cui si aggiunge la presenza di clorofilla.
Alcuni ortaggi verdi, a partire dalla Bietola da costa, hanno valori nutrizionali di gran lunga superiori rispetto ad altri ortaggi “colorati”.
Frutti amici della nostra salute
Non è necessario avventurarsi nella coltivazione di piante esotiche sconosciute. L’italianissima Mela renetta contiene moltissimi polifenoli:...
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Marzo 02, 2021
Coltivare un orto sul terrazzo può essere un’attività divertente e utile, adatta a tutti, indipendentemente dallo spazio e dal tempo che abbiamo da dedicargli. Anche chi ha poca pazienza può infatti trovare soluzioni per coltivare verdure a rapido sviluppo, riducendo al minimo l’impegno necessario.
COLTIVARE UN ORTO SUL TERRAZZO: LA PRIMA REGOLA
La prima regola è scegliere bene cosa piantare e coltivarlo nel modo adeguato: cioè piante robuste e di buona qualità e condizioni climatiche idonee.
In estate, sotto il sole, sono adatti Pomodori, Peperoni, Peperoncini, Lattughe, Bietole e Rucola. Attenzione però alla scelta delle varietà: ci sono tipi di Pomodori che richiedono regolari interventi per la cura e manutenzione e in particolare per la sfemminellatura, cioè l’eliminazione dei getti laterali, indispensabile nelle varietà a frutto grosso, ma ci sono anche varietà che risultano particolarmente facili e poco esigenti anche in vaso. Come i Ciliegini, i Datterini e i mini Perini. Per sapore e aspetto, non dimenticate il Pomodoro nero a grappolo Indigo Rose e quello di Crimea, color cacao!
Più esigenti...
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Settembre 13, 2019
Usare i correttori di carenza è importante per riequilibrare un suolo con una sbilanciata presenza degli elementi nutritivi necessari. Le carenze di Ferro o di Calcio si manifestano nelle piante con clorosi, deformazioni fogliari, sbiadimento del colore delle foglie oppure con necrosi e annerimento delle foglie.
L’utilizzo dei correttori di carenza ci permette di quindi di integrare nel suolo gli elementi nutritivi assenti ma necessari.
COME USARE I CORRETTORI DI CARENZA DI CALCIO
Il marciume apicale del Pomodoro, la maculatura del Peperone, il seccume delle foglie del Melone e altri problemi di sviluppo possono essere ricondotti a una carenza di Calcio. In questo caso possiamo utilizzare un correttore liquido a base di Calcio chelato, cioè in una forma altamente disponibile per le piante.
Il Calcio chelato previene e riduce le alterazioni dello sviluppo, della fioritura o della fruttificazione. Inoltre migliora il vigore generale della pianta e la durezza degli steli e influenza...
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Luglio 30, 2019
Eliminare la Dorifora tempestivamente è importante perché si riproduce molto velocemente e le sue larve sono molto voraci. La Patata è una delle piante più coltivate negli orti familiari. Purtroppo, assieme ad altre Solanacee, come per esempio il Pomodoro e il Peperone, costituisce la fonte di cibo ideale per un coleottero dall’aspetto simpatico ma voracissimo: la Dorifora (Leptinotarsa decemlineata).
L’adulto, lungo 10-12 mm, è di colore giallo con capo e corsaletto macchiati di nero e cinque linee regolari longitudinali nere sulle elitre. La larva è di colore rosso-arancione, con due fila di puntini neri sui lati. L’insetto, originario degli Stati Uniti, si è introdotto in Europa negli anni Venti provocando da subito, nelle zone invase, gravissimi danni alle coltivazioni e tali carestie da indurre i Governi (in Francia e Inghilterra) a emanare apposite leggi per la lotta obbligatoria e limitazioni al commercio delle derrate. A causa dell’inadeguatezza dei mezzi di lotta a disposizione a quel tempo e alle conseguenze della successiva guerra mondiale, in breve tempo, si è diffuso in tutta Europa.
ELIMINARE LA DORIFORA: I PRIMI SINTOMI SULLA PIANTA
La Dorifora sverna come adulto nel terreno da cui fuoriesce a tarda primavera all’innalzarsi della temperatura (verso maggio) per compiere lunghi voli in cerca delle piante ospiti. Arrivata a destinazione, depone sulle foglie da 700 a 2.000 uova che originano altrettante voraci larve. Nell’arco di 20-25 giorni si completa una nuova generazione di adulti in grado di deporre nuove uova e dare inizio a un nuovo ciclo. Tra giugno e settembre si hanno così 2-3 generazioni l’anno in grado di provocare danni ingenti anche alle varietà a raccolta tardiva.
La Dorifora è facile da individuare: gli adulti e le larve sono in genere presenti in colonie...
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Mag 18, 2018
Coltivare i Peperoni è facile ed è una delle piante più conosciute e adottate dagli italiani. Appartiene al genere Capsicum, che include la grande famiglia sia dei Peperoni dolci che dei Peperoncini piccanti, a seconda della quantità di capsaicina, cioé l’essenza del piccante che la pianta riesce a sviluppare.
COLTIVARE I PEPERONI: UNA PIANTA AMANTE DEL CALDO
I Peperoni sono piante che hanno bisogno di climi caldi e soleggiati per crescere e tollerano poco le temperature rigide. Possono essere coltivati con successo in giardino in buona parte delle regioni italiane, eccetto le zone alpine e prealpine, dove possono essere cresciuti in vaso, al riparo dai venti gelidi.
Il clima medio favorevole per la coltivazione di Peperoni e Peperoncini è tra i 25 e i 26°C, ma a seconda della varietà può essere necessario più o meno calore: nelle varietà più sensibili, il sole d’estate può arrivare a scottare la pelle dei frutti.
La semina dei Peperoni può variare tra febbraio nelle regioni tra il centro e del sud Italia e marzo al nord. Per la messa a dimora della piantina è meglio aspettare qualche mese in più, verso aprile nelle regioni padane e alpine e a marzo in quelle con un clima più mite.
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Marzo 28, 2017
Costruire un orto in vaso sul balcone o sul terrazzo non è difficile, ma bisogna seguire alcune regole di buon senso. Iniziamo dalla scelta dei vasi!
REALIZZARE UN ORTO IN VASO: PARTIAMO DAI CONTENITORI
La scelta del vaso dipende anzitutto dal tipo di ortaggio. Devono avere dimensioni minime di 30 cm di diametro e profondità per una sola pianta di Pomodoro, Peperone, Melanzana o un singolo cespo di Lattuga. Per coltivare ortaggi come carote, cipolle, rape e altri ortaggi da radice occorrono vasche di almeno 100 x 50 x 50 cm, in quanto i contenitori molto profondi garantiscono un migliore sviluppo radicale.
Molto adatte sono le cassette in plastica profonde e larghe almeno 40-50 cm, dove si possono coltivare diversi ortaggi scelti fra quelli a sviluppo contenuto. Sui terrazzi le cassette rettangolari sono particolarmente utili perchè possono essere agganciate alla ringhiera con le balconiere in metallo: volendo ottimizzare e aumentare lo spazio, possiamo appendere una doppia fila di balconiere, una rivolta all'esterno e una all'interno. Se la ringhiera la consente, se per esempio è a forma di griglia, possiamo appendere due o più balconiere una sopra l'altra: l'Insalata ha bisogno di luce ma non di sole diretto e può essere un'ottima soluzione per moltiplicare il raccolto.
PLASTICA, LEGNO, TERRACOTTA CON UN OCCHIO AL FUTURO
I contenitori in terracotta sono belli e favoriscono un buon isolamento termico, ma se sono esposti al sole e in luogo ventoso rischiano di favorire una troppo rapida asciugatura del terriccio e possono risultare molto pesanti e scomodi.
Le grandi vasche in legno, rivestito all’interno con un telo di plastica lasciando sul fondo i fori per il drenaggio, sono ideali da collocare in terrazzi o in giardini spaziosi. I contenitori possono essere disposti sul perimetro...