Coltivare il Corbezzolo è facile e possiamo farlo sia in giardino sia in vaso. Il Corbezzolo è un arbusto sempreverde della famiglia delle Ericacee. È un frutto con una storia gloriosa pur essendo raro da trovare sui banconi dei supermercati, in quanto l’agricoltura intensiva sfavorisce la coltivazione di questa specie.
Fino a qualche decennio fa, il Corbezzolo era un albero molto popolare, usato per l’abbellimento di giardini e per sfruttarne i frutti dolci ed aciduli: in autunno sbocciano i fiori bianchi da cui le api suggono il nettare per trarne un dolce miele, e tra novembre e dicembre vengono raccolti i frutti rossi, tondi e granulosi per essere mangiati o cotti con lo zucchero per farne marmellate.
A causa della prossimità del periodo di fioritura rispetto a quello di fruttificazione, capita di vedere sui rami del Corbezzolo sia i fiori bianchi che i frutti rossi tra le foglie verdi delle fronde. Per questo, nel Risorgimento venne considerato simbolo del Tricolore italiano.
COLTIVARE IL CORBEZZOLO: SIA IN VASO SIA IN GIARDINO
Coltivare il Mirto è facile: si tratta di un arbusto sempreverde, della famiglia delle Mytacee, ed è una delle piante più comuni della macchia mediterranea fin dai tempi più remoti. Possiamo trovare tradizioni legate al Mirto sia nelle tradizioni tedesche ed ebraiche, nelle quali veniva offerto per buon auspicio agli sposi novelli, che nell’antica Grecia, nella quale era offerto ai defunti. Fin dall’Egitto dei faraoni, veniva usato come ingrediente per medicinali e cosmetici e ancora oggi c’è chi usa l’olio essenziale dei frutti e dalle foglie per curare raffreddori e malattie respiratorie.
COLTIVARE IL MIRTO: CALDO E SOLE SONO NECESSARI
A seconda della varietà, il Mirto cresce nella forma di piccoli cespugli di mezzo metro o in alberi dal tronco grigiastro che possono arrivare ai tre metri e in alcuni casi a vivere diversi secoli. Sopra i rami rossicci crescono le foglie verde scuro, ovali e dalla forma affusolata.
Tra maggio e luglio, generano piccoli fiori dai petali bianchi che in inverno diventano le bacche nere o rosso scuro con la polpa delle quali viene prodotto il famoso liquore sardo.
È possibile coltivarla all’aperto come in un vaso ampio e profondo, purché lo si rinvasi in ogni stagione.
Coltivare la Skimmia japonica in inverno è un’ottima soluzione per riempire di colori il nostro terrazzo: durante la stagione fredda infatti i suoi fiorellini bianchi diventano bacche colorate sui toni del rosso.
La Skimmia japonica è un arbusto sempreverde della famiglia delle Rutacee e le sue caratteristiche peculiari la rendono facile da coltivare in ogni periodo dell’anno. La sua eleganza semplice e modesta richiama l’estetica essenziale di quel Giappone di cui la pianta è originaria: le foglie lucide e brillanti cingono dei piccoli fiori a forma di stella bianchi o rosacei, che maturano a tarda primavera in pannocchie di bacche tonde rosse o violette, che possono durare fino all’autunno. Le sue dimensioni sono modeste: dai 50 ai 90 cm di altezza, fino ad arrivare ad un massimo di un metro e mezzo.
COLTIVARE LA SKIMMIA: ATTENZIONE AI RISTAGNI D'ACQUA
È una pianta molto versatile: può essere coltivata sia in vaso sia in giardino e sopporta diversi tipi di clima, dal mediterraneo al sub-tropicale a quello urbano. Trattandosi di una pianta acidofila, dev’essere coltivata...
Coltivare gli Agapanti (Agapanthus) è facile: sono piante perenni originarie dell’Africa, caratterizzate da una bellissima fioritura estiva simile a quella del Giglio. Il portamento cespuglioso, composto da lunghe foglie nastriformi, rende questa pianta perfetta per arredare giardini, creare bordure o aiuole fiorite o decorare il terrazzo in grossi vasi.
Esistono diverse varietà con foglie perenni (Agapanthus africanus, Agapanthus preacox) o decidue (Agapanthus campanulatus, Agapanthus inapertus), nei toni del blu, del viola e del bianco.
Le piante a foglia decidua sono sensibili al freddo e non resistono sotto gli 0° C: per questo motivo vengono spesso coltivati in vaso e ritirati in serra o in casa durante l’inverno. Se desiderate coltivare gli Agapanti in piena terra in giardino, meglio optare per una pianta a foglia perenne, che resiste anche a -2° C.
Coltivare gli Hamamelis è una soluzione per avere fioriture anche nel periodo più freddo. L’Hamamelis (o Amamelide) è infatti un arbusto deciduo, di grandi dimensioni, caratterizzato da una bellissima fioritura invernale. E' amato dagli appassionati di giardinaggio, perchè l’Hamamelis ravviva il balcone o il giardino nella stagione più spoglia.
La sua fioritura, caratterizzata da sottili petali a forma di nastri, nei toni del giallo, del rosso e dell’arancio, oltre a essere abbondante è anche molto profumata. L’Hamamelis è rinomata anche per il suo bel fogliame ovale di colore verde scuro, che in settembre vira dal giallo-arancio al marrone-viola.
Tra le specie più coltivate ricordiamo l’Hamamelisvirginiana con fioritura autunnale di colore giallo, la Hamamelisvernalis dal portamento eretto con piccoli fiori arancio-rossastri e l’HamamelisMollis, dai grandi fiori con petali dritti e foglie larghe.
COLTIVARE GLI HAMAMELIS: UNA PIANTA AMANTE DEL FREDDO
Oltre che belle, queste piante sono molto versatili, con una buona resistenza all’inquinamento urbano e alle gelate, fino a -20° C.
Con la loro fioritura invernale, da ottobre a marzo, possono essere coltivati sia in piccoli giardini sia in terrazzi, apportando le giuste potature per contenerne le dimensioni.
Il terreno in cui coltivare queste piante dev’essere neutro e ricco di humus, in quanto predilige terreni umidi. Amante del freddo, va interrata nel periodo inverno-autunnale e sistemata in luoghi luminosi ma non troppo caldi, meglio se a mezz’ombra.