Coltivare il Corbezzolo è facile e possiamo farlo sia in giardino sia in vaso. Il Corbezzolo è un arbusto sempreverde della famiglia delle Ericacee. È un frutto con una storia gloriosa pur essendo raro da trovare sui banconi dei supermercati, in quanto l’agricoltura intensiva sfavorisce la coltivazione di questa specie.

Fino a qualche decennio fa, il Corbezzolo era un albero molto popolare, usato per l’abbellimento di giardini e per sfruttarne i frutti dolci ed aciduli: in autunno sbocciano i fiori bianchi da cui le api suggono il nettare per trarne un dolce miele, e tra novembre e dicembre vengono raccolti i frutti rossi, tondi e granulosi per essere mangiati o cotti con lo zucchero per farne marmellate.

A causa della prossimità del periodo di fioritura rispetto a quello di fruttificazione, capita di vedere sui rami del Corbezzolo sia i fiori bianchi che i frutti rossi tra le foglie verdi delle fronde. Per questo, nel Risorgimento venne considerato simbolo del Tricolore italiano.

COLTIVARE IL CORBEZZOLO: SIA IN VASO SIA IN GIARDINO

In natura i Corbezzoli sono diffusi dalle coste del Mediterraneo occidentale fin sulle scogliere irlandesi e la loro altezza varia dai 2 agli 8 metri. È possibile coltivarlo sia in giardino sia in un vaso, ma in entrambi i casi è consigliabile acquistare un esemplare già adulto: il Corbezzolo è una specie longeva, in alcuni casi plurisecolare, e bisogna aspettare parecchi anni prima che attecchisca.

La pianta di Corbezzolo richiede un ambiente soleggiato con un clima mite. Per questo va trovato un luogo che non sia troppo esposto ai venti freddi dell’inverno.

Per il trapianto e il rinvaso richiede un terreno ben drenato, con un PH tendente all’acido e arricchito con un concime per agrumi.

Bisogna fare attenzione sia al possibile attacco di Afidi sia ai funghi, come il Septoria undenonis, che si manifesta con macchie giallastre sulle foglie.