Non è difficile coltivare un Avocado, un frutto esotico che sta diventando sempre più popolare anche in Italia.
La pianta di Avocado (Perseaamericana) appartiene alla famiglia delle Lauracee ed è originaria dell’America centrale. Possiamo scegliere tra numerose varietà. In Italia sono molto diffusi l’Avocado Hass, adatto per preparare la salsa guacamole e con una polpa ricca e morbida, il Fuerte e lo Zutano che tollera meglio il freddo.
Dove coltivare un Avocado
L’Avocado ama il caldo e il sole. Al contrario non ama le gelate. La temperatura ideale di coltivazione è compresa tra i 15°C e i 30°C. Teme il freddo sotto gli 0°C ma ci sono varietà più resistenti.
Nelle zone con clima caldo e inverni miti possiamo coltivare l’Avocado all’aperto. Se le estati sono particolarmente calde, oltre i 30°C, scegliamo una posizione in mezz’ombra per proteggere la pianta dai raggi solari diretti in agosto. Scegliamo un posto riparato dai venti freddi invernali e stendiamo ai piedi della pianta uno strato di pacciamatura con cortecciaper difendere dal gelo le radici e il colletto.
Se al contrario viviamo in zone caratterizzate da inverni con temperature spesso sottozero, meglio optare per la coltivazione in vaso che ci permetterà di spostarlo in una serra fredda in autunno.
Possiamo coltivare il Fiore di Loto in giardino, in un laghetto ornamentale, ma anche in grandi contenitori su un terrazzo.
Il Fiore di Loto (Nelumbo) è un genere di piante acquatiche che comprende due specie botaniche: il Nelumbo nuciferaindiano con fiori rosa e il Nelumbo lutea americano con fiori gialli. Da queste due piante nel corso degli anni sono stati ottenuti numerosi ibridi e oggi possiamo scegliere tra più di 500 cultivar diverse. Possiamo così trovare Fiori di Loto di quasi tutti i colori, anche sfumati e con puntinature. Ma soprattutto con fiori semplici o doppi e con petali piccoli, grandi, a cucchiaio, appuntiti, ecc.
Come le Ninfee anche i Fiori di Loto sono piante acquatiche e si coltivate sul fondo di uno specchio d’acqua. A differenza delle Ninfee, il Nelumbo ha foglie che emergono fino a 1 metro sopra il livello dell’acqua e i fiori sbocciano sopra le foglie.
Ricordiamo che le piante acquatiche si distinguono in tre grandi categorie: le paludose, le ossigenanti e le acquatiche vere e proprie. Le piante paludose si coltivano ai bordi dei laghetti e vivono in poca acqua: 10/30 cm. Le piante ossigenanti richiedono una profondità maggiore: dai 30 ai 50 cm di acqua. Mentre le piante acquatiche sono quelle che vivono galleggiando sull’acqua e necessitano di fondali superiori ai 60 cm.
Se state cercando una pianta con una lunga fioritura e un portamento ricadente vi suggeriamo di coltivare la Toreniafournieri. Si tratta di una varietà annuale di Torenia che produce piccoli cespugli dai quali si sviluppano tanti fiorellini a forma di tromba. I petali sono bianchi con macchie viola, azzurre, rosse o gialle.
Viene utilizzata anche in giardino, per arricchire le bordure e le aiuole.
La fioritura è particolarmente lunga e inizia in primavera e termine in autunno con l’arrivo dei primi freddi.
Come coltivare la Torenia fournieri
Possiamo iniziare la coltivazione sia dal seme sia dalle piantine già sviluppate. I semi non sono semplici da reperire.
Il trapianto nei vasi sul terrazzo si effettua in primavera, quando le temperature minime avranno stabilmente superato i 15°C. La semina può essere anticipata già a febbraio: usando un semenzaio, che conserveremo in casa in un luogo soleggiato, faremo germogliare le piantine e dopo circa un mese potremo trapiantarle nel vaso sul terrazzo.
Come vanno curate le piante natalizie dopo le feste? Spesso le riceviamo in regalo ma non le conosciamo e non tutte sono facili da coltivare. Ecco una guida per proseguire la coltivazione per tutto l’anno delle piante più diffuse durante il periodo natalizio.
Come curare le piante natalizie dopo le feste
Stella di Natale
Dopo le feste la Stella di Natale o Poinsettia (Euphorbia pulcherrima) tende ad appassire e perdere le foglie. Niente paura è il normale ciclo vegetativo della pianta, che va in riposo vegetativo durante i mesi caldi. Potiamo i rami di un terzo e spostiamo il vaso in un luogo protetto e umido: quindi non esposto direttamente ai raggi solari e lontano dai caloriferi. Manteniamo il terriccio sempre inumidito e la pianta tornerà a germogliare e a produrre le nuove foglie. Sarà invece molto difficile farla rifiorire in casa: richiede un ciclo di 10/12 ore di luce e buio totale, facile da ottenere nelle serre meno in casa.