Come vanno curate le piante natalizie dopo le feste? Spesso le riceviamo in regalo ma non le conosciamo e non tutte sono facili da coltivare. Ecco una guida per proseguire la coltivazione per tutto l’anno delle piante più diffuse durante il periodo natalizio.

Come curare le piante natalizie dopo le feste

Stella di Natale

Dopo le feste la Stella di Natale o Poinsettia (Euphorbia pulcherrima) tende ad appassire e perdere le foglie. Niente paura è il normale ciclo vegetativo della pianta, che va in riposo vegetativo durante i mesi caldi. Potiamo i rami di un terzo e spostiamo il vaso in un luogo protetto e umido: quindi non esposto direttamente ai raggi solari e lontano dai caloriferi. Manteniamo il terriccio sempre inumidito e la pianta tornerà a germogliare e a produrre le nuove foglie. Sarà invece molto difficile farla rifiorire in casa: richiede un ciclo di 10/12 ore di luce e buio totale, facile da ottenere nelle serre meno in casa.

Leggi questo articolo dedicato alla colivazione della Stella di Natale!

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Helleborus niger
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Ciclamini
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Eriche
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Callune

Rosa di Natale

La Rosa di Natale (Helleborus niger) fiorisce spontaneamente nel periodo invernale e fino a febbraio/marzo i fiori persistono sulla pianta. È una pianta da esterno e tollera il gelo fino a -10°C. Al termine della fioritura conserviamo la pianta in un luogo riparato dai raggi solari e manteniamo umido il terriccio. Concimiamo la pianta con un concime a lenta cessione all’inizio della primavera e dell’autunno. Per anticipare la fioritura e ottenere i fiori in occasione del prossimo Natale dobbiamo vivere in una zona calda oppure possiamo usare delle campane di vetro.

Leggi questo articolo dedicato alla colivazione della Rosa di Natale!

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Abete

Se abbiamo acquistato un vero Abete, con radici, per realizzare l’albero di Natale, dopo le feste si pone il problema dello smaltimento. Se abbiamo un giardino possiamo trapiantarlo lì, ma dobbiamo prima valutare se il clima nel quale viviamo è adatto alla coltivazione delle conifere e se abbiamo lo spazio sufficiente. Un Abete può superare i 20 metri in altezza e le sue radici possono danneggiare le opere murarie. Se non abbiamo lo spazio adeguato, corriamo il rischio di doverlo tagliare in seguito, con costi importanti da affrontare. Talvolta con legami affettivi ancor più difficili da recidere se l’ha trapiantato un famigliare scomparso.

Abbiamo già spiegato in passato che in molti casi il modo più sostenibile per dare una seconda vita a un Abete è cipparlo. Cioè conferirlo in una piazzola ecologica che lo trasformerà in compost.

Leggi questo articolo per saperne di più!

 

Ciclamini

La fioritura dei Ciclamini (Cyclamenpersicum) inizia in autunno e prosegue fino ai primi mesi dell’anno: più o meno, in funzione della zona climatica. Quando la pianta termina la fioritura, la pianta tende a perdere la parte esterna. A questo punto tagliamo le foglie e i fiori appassiti alla base. Si tratta di una pianta bulbosa e possiamo lasciarla nel terreno o nel vaso, avendo cura di proteggerla dal caldo intenso, dai raggi solari diretti e dalla siccità. Nel prossimo autunno tornerà a germogliare e fiorire. In alternativa possiamo togliere i bulbi dal terreno per conservarli in un luogo buio, fresco e asciutto durante l’estate: li trapianteremo di nuovo in settembre per avere fioriture da novembre a gennaio. Durante l’attività vegetativa, sosteniamo la fioritura con un concime liquido specifico per piante da fiore, da diluire ogni 15 giorni nell’acqua per l’irrigazione.

Leggi questo articolo dedicato alla colivazione dei Ciclamini!

Eriche e le Callune

Le Eriche e le Callune sono una grande risorsa per donare colore al terrazzo o alle bordure durante i mesi autunnali. Quando la natura offre meno fioriture, mentre quelle di queste piante sono in pieno sviluppo e variopinte. Con l’arrivo del gelo invernale però i rami delle Eriche e delle Callune perdono i fiori e tendono a seccare e non sono un bello spettacolo: perciò molti le coltivano come piante annuali e le gettano, anche se sono perenni. Per conservarle, spostiamo i vasi in un luogo riparato dal gelo e potiamo i rami sfioriti della metà. Conserviamo il vaso al riparo dal gelo, dai raggi solari diretti e dal caldo eccessivo e manteniamo umido il terriccio. In primavera e in estate forniamo ogni 15 giorni un concime liquido per piante acidofile per ottenere ricche fioriture in autunno.

Leggi questo articolo dedicato alla colivazione delle Eriche!