Il ragnetto rosso è una delle più comuni minacce per i nostri orti e per i nostri giardini. Può attaccare sia piante da abbellimento, sia ortaggi, sia frutta. Si riproduce e si diffonde in tempi molto brevi e va combattuto non appena si identificano i suoi sintomi. Le sue dimensioni inferiori a un millimetro e si può riconoscere la sua azione per l’ingiallimento delle piante colpite, che tendono a rinsecchirsi per carenza di nutrimento, e dei bozzoli di ragnatela che raccolgono le uova degli insetti, e che se troppo numerose rischiano di coprire e soffocare la pianta.
Esistono tante specie di ragnetti rossi: la Panonychus ulmi predilige diffondersi sulla Vite, la Panonychus citri sugli Agrumi, mentre la Tetranychus urticae preferisce ortaggi e piante da frutto. Tutte le specie si nutrono della superficie delle piante fino a condurle alla morte.
ELIMINARE IL RAGNETTO ROSSO DALLE PIANTE DA FRUTTO
Il Tetranychus urticae in realtà non è un ragno ma un acaro. È di colore rosso e si sviluppa soprattuto sui giovani germoglio, sulla pagina inferiore delle foglie e lungo le nervature, dove compie più generazioni all’anno. Le sue punture provocano decolorazioni delle parti attaccate e un generale malessere della pianta.
Una delle prime informazioni utili per combattere i ragnetti rossi è sicuramente sapere che prosperano nei climi caldi e secchi, in terreni con piante che non vengono regolarmente innaffiate: più si sarà costanti nell’inumidire foglie e terreno, più è possibile scongiurare una loro diffusione.
In caso infestazione sulle piante da frutto possiamo utilizzare un acaricida specifico piante da frutto o orticole. Ha un rapido effetto abbattente e una marcata persistenza di azione. Si tratta di un prodotto da diluire seguendo le indicazioni riportate sulla confezione e da irrorare con una vaporizzatore. È importante intervenire all’inizio dell’infestazione, avendo cura di bagnare uniformemente e abbondantemente tutta la vegetazione della pianta colpita.
Ricordate di rispettare i tempi di carenza indicati sulla confezione, cioè il periodo in cui non si possono mangiare i frutti. Sulle piante da frutto è consentita una applicazione all’anno.