Se cercate una pianta per il terrazzo che fiorisca per tutti i mesi caldi con fiori che tendono al blu, vi suggeriamo di coltivare la Aquilegia. Conosciuta anche con i nomi di Colombina o Ballerina, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Ranuncolacee diffusa nei boschi di un po’ tutto l’emisfero boreale, dall’Asia all’Europa al nord America. È riconoscibile dal suo fiore con una forma elaborata, con una corolla a forma di campanula i cui petali si aprono, allargandosi e lasciando cadere i loro lembi.
Molte specie di Aquilegia si distinguono anche per i loro colori scuri, quasi sempre tra il blu, l’azzurro e il viola, meno spesso di altri colori come il rosso o il crema. Nel nostro continente europeo, le specie più diffuse sono la Aquilegia vulgaris con dei petali color violetto, la Aquilegia alpina con fiori di un azzurro vivo, la Aquilegia carulea e la Aquilegia flabellata con i loro tipici fiori bicolori bianchi e blu e la Aquilegia canadensis con fiori dai petali gialli e rosso scuro.
COLTIVARE LA AQUILEGIA: UNA PIANTA ROBUSTA E POCO ESIGENTE
Le Aquilegie sono facili da coltivare e di natura infestante. A volte, se vogliamo più esemplari di Aquilegia, non serve seminarla perché cresce spontaneamente nel terreno in cui è già presente almeno un esemplare.
Solitamente vengono coltivate ai piedi di altre piante, poiché le Aquilegie amano luoghi ombreggiati, esposti al sole solo nelle ore più fresche della giornata, freschi e ben ventilati. Diffuse anche in ambienti alpini, le Aquilegie hanno una buona resistenza al freddo: in inverno possono perdere la loro parte verde e attendere in uno stato letargico l’arrivo della primavera successiva. Una buona pacciamatura alla base dei loro steli alla fine dell’autunno può aiutare questo tipo di processo.
Il periodo ideale per la semina e la messa a dimora di una Aquilegia è tra marzo e aprile, ormai lontano dalle ultime gelate invernali, oppure a settembre, prima dell’inizio dell’autunno.
Per la coltivazione in vaso possiamo utilizzare un terriccio specifico per piante da fiore, avendo cura di depositare sul fondo del contenitore uno strato di biglie di argilla espansa per migliorare il drenaggio dell’acqua.
La Aquilegia necessita di innaffiature costanti nei mesi successivi alla sua messa a dimora e nei suoi primi mesi di vita. In seguito è sufficiente bagnare il terreno nei mesi caldi ogni volta che si presenta asciutto; tra autunno e inverno, invece, è sufficiente affidarsi alle precipitazioni stagionali. Per la coltivazione verificate sempre che il terriccio risulti umido: in caso contrario irrigate.
Piante rustiche, le Aquilegie provvedono a sé stesse praticamente per tutto il resto, dalla cura alla riproduzione. Non soffrono dell’attacco di parassiti, se non dell’Oidio, una muffa biancastra che si sviluppa tra i suoi rami e delle Limacce golose delle sue foglie.