Creare un angolo dedicato al compostaggio in giardino è un buon modo per aiutare l'ambiente. Nel corso dell’anno le piante del giardino forniscono una grande quantità di materiali organici di scarto: basti pensare alle potature, alle foglie cadute o al taglio dell’erba. Anziché distruggerli o smaltirli come rifiuti, questo “patrimonio” può essere facilmente trasformato in compost, cioè un ammendante utile per il giardino stesso, in primis per l’orto poiché il risultato sarà un materiale totalmente e biologico.
Già in questa premessa ci sono sufficienti motivi per affrontare il compostaggio in giardino: meno rifiuti e ammendanti bio gratis!
COMPOSTAGGIO IN GIARDINO: DI COSA SI TRATTA
Con la pratica del compostaggio, non facciamo altro che riprodurre in forma accelerata e controllata i normali processi naturali che, per esempio in un bosco, trasformano le sostanze organiche, come le foglie che cadono, in fertile humus. La trasformazione avviene grazie all’azione di macro e microrganismi decompositori del suolo, che si attivano in presenza di umidità, ossigeno e nutrienti azotati (molli e umidi) e carboniosi (duri e secchi).
Nel nostro cumulo o composter andremo a riprodurre queste condizioni. In particolare andando a fornire nutrienti azotati, come gli scarti vegetali e verdi del giardino del prato, e carboniosi, come le foglie secche, la paglia o i rami della potatura opportunamente sminuzzati con un biotrituratore. L’umidità verrà fornita dalla decomposizione dei materiali azotati, verdi e umidi, e dall’acqua piovana; mentre l’ossigeno all’interno del composter è garantita dai materiali secchi carboniosi che lasciano passare l’aria.
Si distinguono due fasi, quella attiva e di maturazione. Nella prima fase i microrganismi decompongono i materiali più facilmente degradabili, come quelli umidi e verdi; nella fase di maturazione vengono invece deteriorati i materiali più secchi e meno aggredibili.
QUALI MATERIALI USARE ED EVITARE NEL COMPOSTER
Tutti i rifiuti contenenti materiali organici di origine vegetale possono essere usati per produrre compost: sfalci d’erba, bucce di verdura, cimature di ortaggi e fiori, foglie secche, potature di legno e anche lettiere di conigli, piccioni e volatili.
Evitiamo di inserire nel cumulo i materiali potenzialmente contaminati da sostanze pericolose, tossiche o nocive. Se abbiamo usato un erbicida evitiamo di inserire nel cumulo l’erba dei 2-3 sfalci successivi. Allo stesso modo evitiamo di inserire nel cumulo parti di piante malate o marcescenti, poiché potranno propagare l’infezione di cui sono affette anche al compost e quindi alle altre piante.
Evitiamo infine di aggiungere residui di carne o di grasso animale: usiamo solo prodotti vegetali.
COMPOSTAGGIO IN GIARDINO: COME SI INIZIA
Individuiamo una zona del giardino nella quale posizionare il compost: l’ideale è uno spazio all’ombra, al riparo dal vento e dalla pioggia e soprattutto senza ristagni d’acqua.
I nostri avi realizzavano dei veri e propri cumuli. Per motivi estetici, possiamo creare un quadrato con assi di legno per contenere i materiali o utilizzare un contenitore concepito per questa finalità detto composter o compostatore, acquistabile nei negozi specializzati.
Sul fondo della compostiera, che sarà a diretto contatto con il suolo, creiamo uno strato di materiali altamente drenanti, come ramaglie o trucioli. In seguito aggiungiamo i materiali che produrrà periodicamente il giardino, avendo cura di rivoltarlo in modo da amalgamare i diversi materiali (asciutti e bagnati, grossolani e fini, stagionati e freschi).
Non comprimiamo mai i materiali. L’ossigeno è importante nel processo di decomposizione e la porosità e leggerezza del cumulo ne garantisce la presenza anche all’interno. In mancanza di ossigeno il cumulo tende a puzzare.