Coltivare la Aglaonema non è difficile e ci ricompenserà con un fogliame con colori davvero eccezionali.

Le Aglaoneme sono un genere di piante erbacee sempreverdi che comprende oltre 50 diverse specie. Sono caratterizzate da un fogliame estremamente decorativo e le diverse varietà si distinguono per il colore delle foglie, che possono essere bianche, verdi, rosso vivo spesso con bordi fogliari diversamente colorati.

Originarie del sud-est asiatico, fanno parte della famiglia delle Aracee. Come altre piante di questa famiglia, producono fiori composti da una spata che avvolge uno spadice, simili alle Calle. Tuttavia, è difficile farle fiorire in casa e i fiori non sono particolarmente ornamentali: sono piccoli e poco evidenti. Le Aglaoneme sono apprezzate soprattutto per le loro foglie.

Infine è interessante segnalare che la Aglaonema è una delle piante con la capacità di assorbire gli inquinanti indoor presente nell’aria delle nostre case. Le sue foglie assorbono in particolare la formaldeide e il benzene. Se vuoi saperne di più, leggi questo articolo!

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Dove coltivare la Aglaonema

La coltivazione della Aglaonema è ideale in appartamento poiché teme il freddo al di sotto dei 15°C. È anche importante evitare correnti d'aria fredde durante l'inverno. Pertanto è preferibile un luogo lontano dalle finestre e da fonti di calore, con una media luminosità.

Una caratteristica della Aglaonema è la sua capacità di crescere anche locali poco luminosi. Ovviamente crescerà meglio in presenza di una buona luminosità, in particolare le piante con foglie variegate, che risaltano maggiormente se esposte al sole. La mancanza di luce genera foglie deboli e che tendono a cadere: se succede, provate a spostare la pianta in un luogo più luminoso.

Durante l'estate e nelle giornate molto calde proteggiamo le foglie dai raggi solari diretti: potrebbero arricciarsi e seccare.

Come coltivare la Aglaonema in vaso

Dopo l'acquisto possiamo rinvasare la Aglaonema nel vaso scelto. Si consiglia di utilizzare un terriccio per piante d’appartamento.

Per mantenere una buona nutrizione, è opportuno seguire un programma di concimazione annuale. Possiamo usare un fertilizzante liquido per piante verdi da diluire nell'acqua per l'irrigazione: ogni 15 giorni in primavera ed estate e 1 volta al mese in autunno e inverno.

In alternativa possiamo ricorrere a un concime a bastoncino per piante verdi da infilare nel substrato ogni 8 settimane.

Per chi ha poco tempo, meglio usare un concime a cessione programmata che rilasci le sostanze nutritive fino a 6 mesi. Sarà quindi sufficiente distribuirlo due volte all’anno.

Ogni due anni travasiamo la Aglaonema in vaso leggermente più grande. Approfittiamo dell’occasione per sostituire il vecchio terriccio con un nuovo substrato specifico.

L’irrigazione della Aglaonema

La pianta teme i ristagni idrici e terricci troppo umidi. Prima di irrigare attendiamo che il terriccio si asciughi. Se bagniamo troppo le foglie tendono ad afflosciarsi e appaiono macchie gialle o marroni.

In primavera e in estate, con temperature più elevate e maggiore attività della pianta, sarà necessario irrigare con una frequenza maggiore. In inverno invece limitiamo le irrigazioni solo quando è indispensabile, cioè quando il terreno tende ad asciugarsi.

La Aglaonema richiede una certa umidità ambientale: quando l’aria è più secca, quindi in estate e in inverno quando sono in funzione i riscaldamenti, nebulizziamo acqua sulle foglie. Usiamo acqua a temperatura ambiente e possibilmente senza calcare. In mancanza di acqua e di umidità ambientale le foglie tendono a diventare gialle a seccarsi.

Come moltiplicare la Aglaonema

Possiamo moltiplicare la Aglaonema utilizzando delle talee da prelevare dalla pianta madre. Teniamo un ramo abbastanza lungo con una foglia e inseriamolo in vaso con un terriccio per rinvaso che manterremo sempre umido e in una posizione soleggiata.

Attenzione durante questa operazione poiché le foglie e i fusti della Aglaonema contengono un lattice irritante per la pelle e tossico se ingerito. Meglio usare dei guanti quando tagliamo i rami della Agalonema: in caso di contatto, laviamoci le mani e prestiamo attenzione a non toccarci gli occhi o la bocca.

Come curare la Aglaonema

È una pianta molto resistente e poco soggetta a malattie fungine. Essendo coltivata in casa è anche meno esposta, rispetto alle piante del terrazzo, agli attacchi dei parassiti fitofagi.

Acari, Afidi e Cocciniglie possono però attaccare la Aglaonema. Per prevenire il loro arrivo usiamo un prodotto a base di Neem e trattiamo la pianta periodicamente con Sapone Molle. In presenza di insetti usiamo un prodotto più abbattente, come l’Estratto di Ortica o gli oli vegetali.

In presenza di malattie fungine e macchie fogliari, spesso causate da un’eccessiva umidità e un’irrigazione sbagliata, rinvasiamo la pianta con l’obiettivo di gettare il vecchio terriccio fradicio e sostituirlo con un nuovo substrato asciutto.