Possiamo coltivare gli Ornitogalli se vogliano donare un po’ di colore alle bordure fiorite del giardino. Possiamo scegliere tra l’Ornithogalum umbellatum di origine mediterranea con fiori bianchi, detto anche stella di Betlemme, oppure l'Ornithogalum dubium originario del sud Africa e apprezzato per le grandi infiorescenze di colore arancione brillante.
L’Ornitogallo è una pianta bulbosa perenne originaria del sud Africa ed è produce un cespuglio, alto circa 10/30 cm, di foglie basali semierette con una striscia argentea. In primavera, a partire da aprile, produce decine di fiori bianchi stellati che permangono sulla pianta fino all’estate.
Dove coltivare gli Ornitogalli
L’Ornithogalum umbellatum ha una maggiore resistenza al gelo e può essere facilmente coltivato nei giardini di tutta Italia. L'Ornithogalum dubium invece, di origine sudafricana, non ama il freddo invernale sotto i 5°C.
Durante la fase vegetativa, da dicembre a giugno, scegliamo una posizione soleggiata.
Come coltivare gli Ornitogalli
È un bulbo autunnale e normalmente viene piantato in settembre o ottobre, a seconda della fascia climatica. Già a dicembre le foglie iniziano a spuntare e si moltiplicano fino ad aprile, quando l’Ornitogallo inizia a fiorire.
In estate entra in riposo vegetativo e perde la parte aerea. Se viviamo in un posto freddo, con inverni sotto i 5°C, possiamo estrarre i bulbi dal terreno e trapiantarli in un vaso. Se invece viviamo un luogo con un clima temperato possiamo tagliare la parte aerea e lasciare i bulbi nel suolo.
Come irrigare l’Ornitogallo
Le piante bulbose non amano terreni troppo umidi che possono far marcire il bulbo. Durante la fase vegetativa e la fioritura facciamo però in modo che il terreno risulti sempre umido.
Quando la pianta entra in riposo vegetativo interrompiamo l’irrigazione.
Come trapiantare un Ornitogallo