Può capitare che compaiano delle macchie scure sulle foglie delle piante di casa: niente di grave, ma il problema è che le cause possono essere svariate. Per trovare la giusta soluzione dobbiamo individuare le esatte cause, per evitare di peggiorare la situazione: per esempio togliendo acqua a una pianta che invece avrebbe solo bisogno di più luce.

Come si procede quindi? Iniziamo con l’analisi attenta delle macchie e poi procediamo a escludere le varie possibili cause, nel tentativo di individuare il problema per sperimentare le possibili soluzioni.

Macchie scure sulle foglie: la luce

Le foglie hanno la principale funzione di effettuare la fotosintesi clorofilliana, utile per la produzione di zuccheri necessari alla vita della pianta. Sono verdi perché contengono la linfa, che dà il colore alla foglia.

Se la pianta riceve poca luce, l’attività di fotosintesi riduce di conseguenza e può decidere di privarsi di alcune foglie per non disperdere gli sforzi. Può quindi capitare che – per mancanza di luce – le foglie tendano a diventare gialle dai bordi fino a diventare marroni e seccare completamente.

È un fenomeno tipico dei mesi autunnali e invernali, quando diminuiscono le ore solari e i raggi sono meno intensi e le piante d’appartamento rimangono protette dalle tende, rischiando così di non ricevere luce a sufficienza. È vero che molte piante indoor non tollerano i raggi solari diretti poiché possono provocare ustioni (ecco un’altra causa di macchie scure!). Ma se viviamo nel nord, il sole primaverile e autunnale non è così caldo da danneggiare le piante e possiamo esporle con tranquillità. Schermeremo le piante nei mesi estivi e nelle zone del centro-sud in cui il clima è più caldo.

Le piante con le foglie variegate, non avendo clorofilla nelle zone chiare, hanno bisogno di maggiore luminosità e non maggiormente sensibili a questo problema. In particolare in autunno e in inverno scegliamo per queste piante il luogo più luminoso della casa.

Un altro suggerimento per migliorare la luminosità è lavare i vetri frequentemente. La polvere che tende a depositarsi riduce inevitabilmente la luminosità.

Per risolvere il problema della luce, spostiamo le piante in un luogo più luminoso e, se le condizioni climatiche lo consentono, esponiamo direttamente al sole la pianta. Per stimolare la ripresa vegetativa, usiamo un biostimolatore e un rinverdente da diluire nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni. Le parti danneggiate non torneranno verdi, ma eviteremo che il problema si diffonda ad altre foglie.

Quando l’acqua è il problema

Se le foglie tendono a diventare nere e a seccare sulle punte è possibile che abbiano bisogno di acqua e le radici non riescano a “spingere” la linfa fin sulla punta delle foglie, che di conseguenza tendono ad andare in necrosi. Un po’ come succede a noi umani se il sangue non raggiunge un dito.

Anche in questo caso non si tratta di una patologia ma di un errore di coltivazione. Sarà sufficiente correggerlo e fornire la necessaria umidità ambientale e acqua alle piante, in funzione delle loro caratteristiche specifiche.

Per evitare questo problema, molte piante d’appartamento richiedono frequenti nebulizzazioni fogliari quando l’aria è più secca. Cioè in estate e quando sono in funzione in casa gli impianti di riscaldamento o condizionamento. Ma non tutte le piante amano le nebulizzazioni: controlliamo prima se la specie che coltiviamo non presenta controindicazioni.

Anche gli eccessi di acqua però sono pericolosi perché possono provocare diverse malattie fungine.

Se si creano degli aloni bianchi sulle foglie è possibile che l’acqua usata per le nebulizzazioni sia troppo ricca di calcare. Meglio usare acqua demineralizzata.

Macchie scure sulle foglie a causa delle malattie fungine

Se compaiono macchie scure tondeggianti che, col passare del tempo, vengono evidenziate da un alone più chiaro, molto probabilmente si tratta di una malattia fungina, un virus o un batterio.

Sono molte le patologie che possono provocare macchie sulle foglie ma nella maggior parte dei casi sono provocate da squilibri idrici. Troppa acqua, un terriccio poco drenante che trattiene troppa l’umidità o la temutissima acqua stagnante nel sottovaso che è un brodo di coltura di problemi!

Per combattere le malattie fungine più comuni possiamo ricorrere a molti prodotti di origine naturale, come la Zeolite, l’Idrogeno Carbonato di Sodio e l’Estratto di Equiseto. Ognuno in modo diverso aggredisce le spore presenti e crea un habitat sulle foglie inadatto alla formazione di funghi. Anche il Tannino, estratto dal legno di castagno, attiva i meccanismi di difesa nei confronti di numerosi patogeni, batteri, virus e spore fungine. Se preferiamo una soluzione “tradizionale”, possiamo usare i prodotti a base di Zolfo, consentiti in agricoltura biologica.

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Puliamo le foglie

Un’altra causa di macchie e patine strane è la mancata pulizia delle foglie dalla polvere che inevitabilmente si deposita. Col passare del tempo le impurità tendono a occludere gli stomi (cioè i pori) della foglia che può andare in sofferenza. Puliamo periodicamente le foglie delle nostre piante d’appartamento con un panno imbevuto di acqua tiepida, possibilmente demineralizzata, quindi senza cloro e calcare che macchiano le foglie. Se la pianta lo tollera, possiamo effettuare trattamenti con un lucidante fogliare.