Quando l’acqua è il problema
Se le foglie tendono a diventare nere e a seccare sulle punte è possibile che abbiano bisogno di acqua e le radici non riescano a “spingere” la linfa fin sulla punta delle foglie, che di conseguenza tendono ad andare in necrosi. Un po’ come succede a noi umani se il sangue non raggiunge un dito.
Anche in questo caso non si tratta di una patologia ma di un errore di coltivazione. Sarà sufficiente correggerlo e fornire la necessaria umidità ambientale e acqua alle piante, in funzione delle loro caratteristiche specifiche.
Per evitare questo problema, molte piante d’appartamento richiedono frequenti nebulizzazioni fogliari quando l’aria è più secca. Cioè in estate e quando sono in funzione in casa gli impianti di riscaldamento o condizionamento. Ma non tutte le piante amano le nebulizzazioni: controlliamo prima se la specie che coltiviamo non presenta controindicazioni.
Anche gli eccessi di acqua però sono pericolosi perché possono provocare diverse malattie fungine.
Se si creano degli aloni bianchi sulle foglie è possibile che l’acqua usata per le nebulizzazioni sia troppo ricca di calcare. Meglio usare acqua demineralizzata.
Macchie scure sulle foglie a causa delle malattie fungine
Se compaiono macchie scure tondeggianti che, col passare del tempo, vengono evidenziate da un alone più chiaro, molto probabilmente si tratta di una malattia fungina, un virus o un batterio.
Sono molte le patologie che possono provocare macchie sulle foglie ma nella maggior parte dei casi sono provocate da squilibri idrici. Troppa acqua, un terriccio poco drenante che trattiene troppa l’umidità o la temutissima acqua stagnante nel sottovaso che è un brodo di coltura di problemi!
Per combattere le malattie fungine più comuni possiamo ricorrere a molti prodotti di origine naturale, come la Zeolite, l’Idrogeno Carbonato di Sodio e l’Estratto di Equiseto. Ognuno in modo diverso aggredisce le spore presenti e crea un habitat sulle foglie inadatto alla formazione di funghi. Anche il Tannino, estratto dal legno di castagno, attiva i meccanismi di difesa nei confronti di numerosi patogeni, batteri, virus e spore fungine. Se preferiamo una soluzione “tradizionale”, possiamo usare i prodotti a base di Zolfo, consentiti in agricoltura biologica.