La presenza di Oidio sulle orticole è un problema comune per molti appassionati: temporali e un tasso elevato di umidità, associati temperature a mite stimolano lo sviluppo delle spore fungine. E anche i nostri errori di irrigazione possono contribuire!
L’Oidio, detto Mal Bianco, si presenta come una muffa bianca e farinosa: di solito colpisce le foglie ma può raggiungere anche gli steli, i boccioli e i frutti. Le piante colpite risultano indebolite, interrompono l’attività vegetativa, i frutti si rompono e se, non curate, perdono le foglie e possono morire.
Se notiamo la presenza della malattia, dobbiamo intervenire tempestivamente, perché le spore dell’Oidio si diffondono con il vento e possono contagiare altre piante.
Odio sulle orticole: come prevenire il problema con le polveri di roccia
Contro l’aumento delle temperature non possiamo fare niente, ma possiamo adottare le migliori pratiche agricole per evitare gli eccessi di umidità. Oltre a irrigare solo quando è necessario, possiamo sfruttare la micro-irrigazione o i tubi gocciolatori per limitare l’acqua erogata e per bagnare solo il terreno e non le foglie. La presenza di acqua persistente sulle foglie stimola infatti lo sviluppo delle spore fungine.
Per prevenire lo sviluppo di malattie fungine nell’orto, possiamo utilizzare le polveri di roccia, cioè sostanze di origine totalmente naturale e consentite in agricoltura biologica. Se distribuite sulle piante, creano un “film” sottile e omogeneo che impedisce lo sviluppo delle spore. Lo faremo nei mesi in cui le condizioni climatiche sono maggiormente favorevoli: indicativamente da marzo a ottobre a seconda della zona climatica.
Il Caolino crea un film di colore lattiginoso sulle foglie che impedisce la formazione di spore e crea un ambiente non idoneo alla ovideposizione degli insetti.
La Zeolite è un minerale simile a quello usato per le lettiere dei gatti perché ha la capacità di assorbire rapidamente l’umidità presente nell’ambiente. Per l’uso nell’orto si usa una polvere micronizzata da diluire in acqua e nebulizzare sulle foglie. Oltre ad “asciugare” le foglie svolge un’azione cicatrizzante: le micro ferite delle piante sono una delle vie principali di penetrazione dei funghi. Ci sono anche versioni molto avanzare di questo prodotto, che uniscono il Rame alla Zeolite per aumentare l’efficacia antifungina.
Un’altra soluzione simile è l’Idrogeno Carbonato di Sodio, una polvere cristallina bianca che crea sulla pianta un habitat sfavorevole alla proliferazione delle spore e la protegge dall’attacco di Oidio e Ticchiolattura. È utile anche in presenza delle spore: innalza il pH e agisce per contatto, facendo collassare le pareti delle cellule fungine e disidratando le spore.
Oidio sulle orticole: miglioriamo le difese naturali delle piante
Ormai sappiamo che le piante sane sono meno esposte all’attacco di parassiti e malattie fungine. Accanto ai tradizionali fertilizzanti, l’agricoltura biologica professionale ha sperimentato anche altre sostanze naturali che, in modo differente ma coordinato, migliorano le difese naturali dei vegetali.
Accanto alle polveri di roccia, l’agricoltura biologica ha sperimentato quindi anche altre soluzioni, oggi a disposizione anche degli hobbisti.
Contro l’Oidio e in generale tutte le malattie fungine più diffuse, come la Bolla, la Monilia, la Ticchiolatura, la Ruggine e la Peronospora, risulta molto utile l’Estratto di Equiseto. Ottenuto dalla lavorazione dei fusti di Equisetum arvense è ricco di sali minerali e in particolare di Silice: una sostanza che rafforza i tessuti delle piante orticole e le rende meno soggette all’attacco di funghi. Ci sono soluzioni “evolute” che uniscono le proprietà antifungine dell’Equiseto con quelle insetticide dell’Ortica per un prodotto adatto contro tutti i parassiti.
Il Tannino viene estratto dal legno di castagno e stimola le difese naturali delle piante attivando meccanismi di resistenza nei confronti di numerosi patogeni, batteri, virus e spore fungine. Svolge anche un’azione repellente verso gli insetti e contrasta l’insorgenza di marciumi radicali.
Come agire se le piante dell’orto sono colpite dal Mal Bianco
Dobbiamo intervenire tempestivamente per evitare che le spore si disperdano su altre piante. Se la pianta è fortemente colpita e pregiudicata, per esempio un Pomodoro, meglio estirparla e difendere le restanti con strategie di prevenzione. Le parti vegetali compromesse da funghi vanno bruciate ed eliminate: in ogni caso non vanno gettate nel cumulo per il compostaggio.
Come abbiamo visto l’Idrogeno Carbonato di Sodio svolge un’azione preventiva ma è efficace anche contro le spore. Innalza il pH della superficie fogliare facendo letteralmente seccare i funghi.
Un’altra soluzione del tutto naturale prevede l’uso di prodotti a base di terpeni: sostanze naturali che stimolano le difese naturali delle piante. I fungicidi naturali a base di Eugenolo, Gerianiolo e Timolo, tre principi attivi vegetali utilizzati in purezza, permettono un controllo biologico dell’Oidio e altre malattie fungine come la Botrite e la Sclerotinia.
Una classica soluzione contro le malattie fungine sono i prodotti a base di Zolfo, consentiti in agricoltura biologica. Garantisce un'ottima e uniforme copertura della vegetazione trattata, un'elevata adesività sulla superficie fogliare e una buona resistenza al dilavamento. Il suo meccanismo d'azione specifico, consente di controllare l'Oidio senza permettere l'insorgenza di resistenze.
Oidio sulle orticole: per gli hobby farmer più esigenti
Chi possiede grandi terreni e coltiva orti molto grandi può essere in possesso di un patentino fitosanitario o avere un giardiniere di fiducia qualificato per trattamenti fitosanitari.
In di attacco di Oidio sulle orticole possiamo ricorrere a fungicidi sistemici a base di Tetraconazolo ad ampio spettro. È sistemico quindi protegge non solo la vegetazione presente al momento del trattamento, ma anche quella che si sviluppa nei giorni successivi. Inoltre, la sua formulazione tecnologicamente avanzata fa sì che penetri più velocemente nei tessuti vegetali tanto che già 2/4 ore dopo il trattamento la pioggia non dilava il prodotto. È efficace a basse dosi e fornisce una protezione sia nei trattamenti preventivi sia in quelli curativi.