Eliminare la Ticchiolatura dalle piante in modo tempestivo è importante per limitare l’infestazione. La Ticchiolatura è una malattia fungina abbastanza comune e, nelle sue differenti forme, può colpire molte piante. In particolare quelle da frutto, come la Ticchiolatura del Melo (Venturia inaequalis), ma anche quella ornamentali, come la Ticchiolatura della Rosa (Diplocarpon rosae).

L’infezione è riconoscibile da una serie di macchie scure che ricoprono la pagina superiore delle foglie, ma può colpire anche i rami, i boccioli e i frutti. La pianta entra in sofferenza, tende a perdere le foglie e interrompe la fioritura. Se non interveniamo, la malattia porta al deperimento e all’essiccazione della pianta.

Eliminare la Ticchiolatura: la prevenzione

Per potersi sviluppare i funghi della Ticchiolatura hanno bisogno di due condizioni: un elevato tasso di umidità e temperature superiori ai 25°C. Quando sopraggiunge il freddo, le spore svernano sui rami infetti o nei residui caduti a terra, come foglie o frutti, pronte per tornare attive quando temperatura e umidità saranno favorevoli.

Per questa ragione, in presenza di una infezione, dobbiamo raccogliere tutto il materiale infetto, anche quello caduto a terra. Non lo potremo inserire nel cumulo, per evitare di contaminare tutto il compost, ma dovremo bruciarlo.

L’eccessiva umidità ambientale è spesso causata da irrigazioni abbondanti o un eccessivo affollamento di foglie che impedisce la necessaria aereazione tra le fronde. Evitiamo quindi di piantumare le piante troppo vicine e operiamo delle potature autunnali per alleggerire la chioma, specie quella interna. Per la coltivazione delle Rose scegliamo una zona ventilata.

Per prevenire la comparsa della Ticchiolatura e altre malattie fungine, possiamo effettuare dei trattamenti fogliari con Estratto di Equiseto. È una soluzione totalmente naturale e contiene Silice, una sostanza che asciuga le spore fungine e crea una superficie sulle foglie in cui i funghi non riescono ad attecchire.

Anche il Neem è utile per prevenire l’insorgere di malattie fungine. È un insetticida naturale ma è ricco di acidi grassi aromatici essenziali che limitano lo sviluppo di alcune spore come l’Oidio, la Ruggine e la Ticchiolatura.

Come intervenire in caso di infezione

Se notiamo le tipiche macchie della Ticchiolatura sulla pianta possiamo effettuare dei trattamenti con l’Idrogeno carbonato di Sodio. È una polvere cristallina bianca e agisce per contatto sui funghi: innalza il pH della superficie fogliare e fa collassare le pareti delle cellule fungine, disidratando le spore. È sufficiente diluire 3/5 grammi del prodotto in 1 litro d’acqua, ripetendo il trattamento dopo una settimana.

L’Idrogeno carbonato di Sodio crea inoltre un habitat sul fogliame che impedisce lo sviluppo di altre spore. È utile anche contro l’Oidio (mal bianco).

Infine possiamo ricorrere allo Zolfo Liquido, un fungicida consentito in agricoltura biologica e acquistabile senza patentino fitosanitario. Applicato sulle piante assicura una copertura uniforme della vegetazione trattata, un'elevata adesività sulla superficie fogliare e una buona resistenza al dilavamento.