Gli elicitori fanno parte delle sostanze di base ma hanno una caratteristica distintiva.
Cosa sono e perché sono utili per difendere le piante
Le piante sono dotate naturalmente di sistemi di difesa dai parassiti, un po’ come succede con il nostro sistema immunitario. La necessità di sopravvivere e l’evoluzione della specie millenaria ha dotato le piante di sistemi anche molto sofisticati.
I piccoli peli spinosi che crescono sugli steli dei Pomodori o delle Zucchine servono per impedire a insetti come gli Afidi di arrivare a pungere la pianta. In generale le spine servono per tenere lontani gli animali erbivori e per la stessa ragione alcune piante producono foglie amare o addirittura velenose.
Non solo: è stato dimostrato che quando una pianta viene aggredita da un parassita, la presenza “nemica” viene rilevata e le difese immunitarie si concentrano nel punto attaccato. Le molecole maggiormente coinvolte in questo processo sono le fitoalessine, che comprendono diverse specie come i flavonoidi e i terpeni. Un modo per difendersi dagli attacchi di insetti pungenti/succhianti, come gli Acari (ragnetti rossi) o Afidi (pulci delle piante), può essere per esempio rafforzare la cuticola esterna delle foglie. Per renderle meno perforabili dai rostri di questi insetti.
Gli elicitori sono sostanze di origine naturale e consentite in agricoltura biologica che stimolano lo sviluppo delle difese immunitarie naturali poiché simulano l’attacco di un parassita o di un fungo. Possiamo usare gli elicitori sulle piante da orto, da frutto, ornamentali e anche per il tappeto erboso.
Il regolamento della Comunità Europea indica diversi elicitori utili per il giardinaggio, tra cui citiamo il saccarosio, la laminarina ottenuta da alghe e il chitosano.
Il chitosano è un prodotto dell’industria alimentare ed è estratto dai gusci dei crostacei. È un elicitore che aumenta la resistenza delle piante contro diversi funghi e batteri patogeni. Pur essendo innocuo per le piante, il chitosano ha una struttura cellulare simile a quella delle spore fungine: la pianta percepisce di essere attaccata da un fungo e risponde mettendo in campo le sue difese naturali. È utile in particolare contro l’Oidio, la Ruggine, l’Alternaria, la Fusariosi e il Dollar Spot, una malattia fungina che colpisce i tappeti erbosi. Si può applicare ogni 15 giorni nel periodo di maggiore esposizione alle malattie fungine, per un massimo di 8 interventi annuali.