Conservare i fiori recisi che molte donne riceveranno a San Valentino è facile, ma attenzione alle leggende metropolitane. Aspirine, bustine di zucchero, centesimi di rame, un dito di Coca-Cola: di trucchi per conservare i fiori recisi più a lungo ne abbiamo sentiti molti, ma è bene sapere che c’è poco di vero.
FloraHolland, la cooperativa di produttori olandesi fondata nel 1863 e specializzata nelle vendite di piante e fiori recisi, nel 2009 ha voluto vederci chiaro e ha promosso uno studio per sperimentare tutti questi rimedi fantasiosi. Riproducendo l’ambiente casalingo, sono state sperimentate su Rose e Lisianthus recisi varie soluzioni, come l’Aspirina, bibite, bibite light, aggiunta di cloro, monete con o senza rame in diversi dosaggi e anche i conservanti per fiori recisi, da aggiungere all’acqua, proposti dalle industrie del settore.
I test hanno dimostrato che tutti i vari rimedi non apportano alcun beneficio rispetto all’utilizzo della semplice acqua del rubinetto. Anzi, in taluni casi si sono manifestati effetti negativi: l’Aspirina ha un effetto disastroso sulle foglie dei Lisianthuse un alto dosaggio di cloro ingiallisce le foglie delle Rose. Gli unici risultati positivi sono arrivati dai prodotti specifici (conservanti e nutrienti per fiori recisi) e da una gazzosa (nel test hanno usato una 7Up): quest’ultima migliora l’acqua del rubinetto per il contenuto di zucchero e il livello di acidità.
Lo studio di FloraHolland comunque raccomanda di usare i conservanti per i fiori recisi reperibili in commercio, seguendo le dosi indicate sulle confezioni. Questi prodotti, infatti, prolungano la crescita in vaso, stimolano i fiori ad aprirsi e aiutano a mantenere vivo il colore più a lungo; le bibite zuccherate possono dare risultati simili...
Scegliere i Pomodori più adatti per il nostro orto è importante, poichè possiamo spaziare fra tante forme e gusti differenti. Quindi perchè non sperimentare qualche varietà meno conosciuta?
Il Pomodoro, nato in America ma da secoli diffuso in tutta Europa, è diventato il Re delle cucine e degli orti del mediterraneo, dove è stato sviluppato in una grande varietà di specie e cultivar diverse: alcune dalle grandi dimensioni e dalla polpa farinosa, come il Cuore di Bue, altre di frutti più piccoli ma molto succosi, come il San Marzano, altre ancora che ci donano grappoli di piccole biglie lucide, come il Ciliegino o il Datterino.
Non mancano varie ibridazioni recenti, come il Tiger Cherry e il Pomodoro Nero: nate negli Stati Uniti e in Australia, poco conosciute in Italia, sono fonti preziose di antiossidanti e hanno grandi benefici sulla nostra salute.
Tra i vari tipi di Pomodoro vengono distinte le piante a crescita determinata da quelle a crescita indeterminata: alle prime appartengono varietà come i Pomodori a Grappolo e i San Marzano comuni, alle seconde varietà come i pomodori di Pachino e i Saccagni. Mentre le prime crescono come i rampicanti e hanno bisogno di essere sorrette da un tutore in fase di crescita, le seconde crescono come piccoli arbusti, spesso comprendono varietà nane della prima categoria e possono essere coltivate singolarmente e facilmente in un vaso.
COME SCEGLIERE I POMODORI: CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE
Le varie specie di Pomodoro hanno caratteristiche simili per la coltivazione: tutte prediligono ambienti caldi ed esigono una buona esposizione al sole. Quasi tutte le varietà...