A molti sarà capitato di combattere le Formiche, poiché è uno degli insetti infestanti più comuni tra quelli che possono disturbare la nostra quiete quotidiana. Nelle nostre case le Formiche possono diffondersi attraverso le intercapedini alla ricerca di cibo nelle nostre cucine, diventando così un pericolo per la nostra igiene e veicolo di diverse malattie. Nei nostri giardini, le Formiche, golose delle foglie più tenere delle nostre piantine, sono paragonabili alle Limacce come minaccia per il nostro verde.
Negli anni, abbiamo potuto conoscere molto a fondo le varie specie di formiche, le loro abitudini e i diversi ambienti nei quali possiamo trovarle, e sono stati sviluppati sempre più diversi rimedi, adatti ad ogni tipo di circostanza.
COMBATTERE LE FORMICHE NEL GIARDINO
Il giardino, per il suo diretto contatto con la...
Prevenire la Clorosi Ferrica è importante per evitare che le piante deperiscano. Il Ferro (Fe) nelle piante svolge un ruolo insostituibile. Entra come costitutivo in molti enzimi che regolano funzioni vitali, come la respirazione, la fotosintesi e l’assorbimento di nitrati e solfati. Se manca il Ferro non si forma la clorofilla.
Il sintomo più evidente della sua mancanza è la Clorosi delle foglie, cioè l’ingiallimento internervale, di sovente accompagnata o seguita da minor crescita e scarse fioritura e fruttificazione.
Il Ferro è un elemento molto diffuso nella crosta terrestre e, salvo poche eccezioni, viene assorbito dalle radici delle piante. Tuttavia la sua reale disponibilità, a causa della sua chimica sfavorevole, è spesso ridotta e problematica.
PREVENIRE LA CLOROSI FERRICA CON UN CONCIME SPECIFICO
In teoria, per risolvere il problema, sarebbe sufficiente modificare la reazione del suolo, acidificandolo; questa pratica è però economicamente non conveniente per l’elevato costo. Di conseguenza gli interventi attuabili sono rappresentati dall'uso...
Se abbiamo poco tempo da dedicare al giardinaggio, possiamo puntare su piante poco esigenti. Soprattutto per chi vive in città, ma anche per chiunque sia impigliato nelle molte variabili della vita moderna, spesso il pollice verde di un aspirante giardiniere viene accompagnato con una scarsa disponibilità di tempo da dedicare alle nostre piantine. Può essere utile, quindi, abbellire il nostro giardino con piante poco esigenti, che arricchiscono di colore le nostre aiuole dalla primavera per tutti i mesi caldi dell’anno senza aver bisogno di innaffiature frequenti; al massimo una volta alla settimana, solo nel momento in cui il terreno è asciutto.
CINQUE PIANTE POCO ESIGENTI
La Gaura è conosciuta anche come Fior di Orchidea per i suoi fiori simili alla delicata pianta orientale, con petali rosa, bianchi e viola. Ama luoghi soleggiati e riparati dai venti, e può resistere a venti molto intensi e a freddi molto al di sotto dello zero. È adatta quindi per essere coltivata come pianta perenne in ogni regione d’Italia.
La Lantana è subito riconoscibile per le sue nuvole di fiori multicolori, spesso di colore giallo, rosso e arancio. Sbocciano in tempi diversi e cambiano colore durante la fioritura. Ama ambienti luminosi e temperature molto calde; in compenso, odia il gelo, e va riparata all’arrivo dell’inverno.
La Euphorbia decora i nostri giardini con nuvole di fiori bianchi leggeri e spumosi. Anch’essa ama i luoghi soleggiati e il caldo, riuscendo a superare senza problemi brevi periodi di siccità. Teme improvvisi colpi di vento gelido e i bruschi sbalzi di temperature.
La Gazania è caratteristica per i suoi fiori, simili a Margherite ma dalle corolle più grandi, colorate spesso di giallo e arancio e coronati da foglie piccole...
Seminare un tappeto erboso di qualità è facile e all’inizio della primavera, con l’innalzarsi delle temperature medie, possiamo affrontare gli interventi per rigenerare i prati e seminare nuove aree.
SEMINARE UN TAPPETO ERBOSO: IL LETTO DI SEMINA
Un buon “letto di semina”, cioè l’area di terreno che ospiterà i semi e il prato, è la base del successo di un tappeto erboso di qualità.
Iniziare i lavori per tempo, affinando frequentemente il terreno sino a ottenere una superfice ben livellata, liscia, priva di zolle grossolane e soffice. Eliminare i sassi, le malerbe e ogni altro materiale in grado di ostacolare la semina e la germinazione. Rivoltando e lavorando il terreno in questo periodo, portiamo alla luce i giovani germogli delle piante infestanti: lasciando “riposare” il letto, sarà il clima (il freddo e il sole) a farle morire.
Assicurarsi infine che l’appezzamento smaltisca in modo efficiente l’acqua in eccesso e sia privo di aree di ristagno. Cioè che il terreno assorba l’acqua come una spugna e non si formino pozzanghere. Se ci sono problemi, è il momento giusto per correggerli: riempiendo gli avvallamenti con altra terra in modo da livellarli o prevedendo canali di scolo se necessario.
COME SCEGLIERE IL MISCUGLIO DI SEMENTI
La scelta dei semi è molto importante e va fatta analizzando soprattutto due fattori:
il tipo d’uso. Come verrà usato il prato? Sarà solo estetico o verrà “vissuto”? Avete cani e bambini che lo useranno per giocare? Dai prati estetici a quelli per campi sportivi, c’è un’ampia scelta di sementi, con tutte le possibili situazioni intermedie.
Il sole. Osserviamo il grado di esposizione solare del nostro prato: è soleggiato, parzialmente...
Sono tanti fiori delle donne, anche se solo le Mimose si sono imposte come simbolo della Festa della Donna (Giornata Internazionale delle Donne), quando nel 1946 vennero scelte dall’Unione delle Donne Italiane. Una scelta dovuta al fatto che la Mimosa fiorisce all’inizio marzo e all’epoca cresceva abbondantemente anche in modo spontaneo, quindi poco costosa. E poi è facile mettere un rametto nell’asola della camicia o della giacca (come si usava nel 1946) e i pompon giallo brillante dei fiori sono molto appariscenti.
Ma ci sono altri fiori adatti per la Festa della Donna: ecco quelli che abbiamo selezionato per voi!
I fiori delle donne: qualche soluzione alternativa
Partiamo dall’Azalea, simbolo di amore materno e di fertilità: possiamo scegliere una specie non rustica, che si adatta bene anche come pianta da interni e si trovano in fiore quasi tutto l’anno.
Intramontabili le Orchidee, immagine di una femminilità sensuale: per esempio una Phalaenopsis con i fiori a forma di farfalla.
Un'altra alternativo è il Giglio, simbolo di orgoglio, che cresce bene in un ambiente protetto e a temperatura costante come quella di un appartamento.
Coltivare la Hosta è facile e si presta a molteplici utilizzi: sia per decorare una bordura, sia come riempitivo di un’aiuola oppure in vaso sul terrazzo di casa.
Riconoscibile per le sue grandi foglie verdi, apprezzate per la loro eleganza semplice, la Hosta è diventate negli ultimi anni di moda nei nostri giardini. Originaria della Cina e del Giappone, lontana parente dell’Agave, giunta in Europa dall’Ottocento, solo in tempi recenti la Hosta sono impiegate nei nostri giardini per decorare aiuole e bordure. I loro fiori compaiono tra le foglie su lunghi steli dall’inizio dell’estate fino all’autunno: piccole campanule con colori, a seconda della specie, che possono variare dal bianco, al viola chiaro, al blu.
La passione di coltivare gli Impatiens è molto diffusa per la loro grande varietà di fiori delicati, che possono variare dal rosa al bianco, dal rosso al giallo fino al viola ed abbellire le nostre aiuole con un’esplosione di colori che parte da maggio e arriva fino all’inizio dell’autunno.
Nei luoghi di origine (Asia e Africa) è una pianta perenne, ma poiché non tollera il freddo inferiore ai 5/10°C in Italia viene coltivato nei giardini come pianta annuale. Quindi in inverno viene lasciata deperire per poi sostituirla l’anno successivo. Fanno eccezione le zone più calde costiere della Sicilia, dove si riescono a coltivare come perenni in giardino, avendo cura di proteggerle con uno strato di pacciamatura in inverno. Se volete usarla come pianta perenne potete coltivarla in un vaso, avendo cura di spostarlo all’interno dell’appartamento nei mesi più freddi.
COME COLTIVARE GLI IMPATIENS
Una caratteristica degli Impatiens è che prediligono luoghi ombreggiati e ben riparati dai raggi diretti del sole. Può essere quindi coltivato ai piedi di qualche arbusto oppure alla...
Se vi piace il giallo, dovete coltivare la Coreopsis! Detta anche Coreopside, è un genere di piante erbacee proveniente dal nord America ma da tempo perfettamente adattato al nostro clima.
Viene usata spesso per decorare le aiuole dei giardini per i suoi tipici fiori di un giallo carico, come dei piccoli raggi di sole. Ma la Coreopsis è anche apprezzata per essere facile da coltivare, resistente e perché non richiede troppe cure. Sono particolarmente indicate a essere coltivate in città, per la loro grande tolleranza per le sostanze inquinanti dovute al grande traffico e alla grande densità abitativa.
La Coreopsis ama un po’ tutti i climi che il nostro paese può offrirle e, essendo una pianta perenne, sopporta bene anche i periodi più rigidi dell’inverno. Resiste fino a -15°C. Nei mesi freddi la Coreopsis entra in riposo vegetativo, per poi risvegliarsi in primavera e tornare a offrire i boccioli gialli per tutta l’estate.
Ci sono molte specie di Coreopsis: la Coreopsis grandilora in fioritura da giugno a ottobre (cresce fino a 40-80 cm), la Coreopsis lanceolata più piccola (altezze tra i 25 e i 40 cm) con le varietà con i fiori gialli e il cuore rosso scuro, oppure la Coreopsis tintoria con grossi fiori scomposti simili a margherite sui colori del giallo e del rosso.
Cosa possiamo coltivare in montagna nei giardini ad alta quota? Se pensiamo alla vita delle maggior parte delle piante ornamentali, l’ambiente montano può rappresentare la condizione più difficile in cui far crescere una pianta: basti ricordare l’aria rarefatta, i grandi sbalzi di temperatura, i venti gelidi e le nevicate che possono uccidere molti tipi di germogli.
Fortunatamente la natura ci offre tante varietà di piante adatte anche ai climi estremi e agli ambienti più difficili.
COSA COLTIVARE IN MONTAGNA
Tra gli arbusti più adatti per i giardini in condizioni estreme, troviamo alcuni arbusti tipici del periodo natalizio, come l’Elleboro (detto Rosa di Natale) oppure l’Agrifoglio (Ilex) e il Biancospino con le loro bacche di un rosso vivo. Oppure piante simili come la Piracanta (Pyracantha detta anche Agazzino), l’Evonimo o la Aucuba japonica, che alle bacche rosse unisce le caratteristiche foglie chiazzate di macchie di color giallo pallido.
Possiamo scegliere anche arbusti più alti con fiori appariscenti e molto decorativi: tra questi la Buddleia, con i suoi fiorellini viola, che può offrire la sua bellezza dall’estate fino all’autunno e il Calicanto, che fa sbocciare...