Coltivare la Cineraria in giardino è un'ottima soluzione per avere ricche fioriture in primavera e in estate. La Cineraria è una piantina dall’eleganza semplice, riconoscibile dai cespugli di lunghe e morbide foglie argentee. I suoi fiori possono essere blu, porpora, rosso o giallo acceso, a seconda della varietà. I due tipi più noti di Cineraria da giardino sono la Cineraria Marittima (Senecio Maritima), di colore giallo e molto diffusa sulle coste del mar Tirreno, dove cresce spontaneamente e la Cineraria Cruenta (Senecio cruentus) disponibile in tante tonalità.
Le piante rampicanti adatte per un clima freddo non sono molte ma ci sono tante soluzioni. Le piante rampicanti donano un tocco di colore e portano un soffio di natura su qualsiasi terrazzo, pergola o giardino. Ma se viviamo nelle zone più fredde, con temperature che in inverno scendono sotto lo zero, la scelta non è molto ampia poiché non sono poi molte le piante che sopportano gli inverni più rigidi. Va però detto che gli ibridatori realizzano sempre nuove varietà, che vanno a migliorare le prestazioni delle piante, anche dal punto di vista della rusticità e della resistenza al freddo. Quindi di anno in anno la famiglia dei rampicanti adatti ai climi rigidi si va ampliando.
Per evitare che i nostri sforzi di coltivatori vengano dissipati da una gelata, è bene quindi prestare attenzione alla scelta delle piante più adatte. Ecco i nostri consigli!
Piante rampicanti adatte a un clima freddo: il Caprifoglio
Quella del Caprifoglio (Lonicera) è una famiglia molto ampia che comprende centinaia di varietà, con caratteristiche molto diverse, sia per la forma delle fioriture sia per la temperatura di coltivazione. La Lonicera xylosteum, per esempio, resiste fino a– 40°C. Naturalmente esistono anche molte specie con portamento rampicante, tra cui trovare quella più adatta al clima del nostro giardino. La pianta produce frutti rossi e fiori che, a seconda della specie, spaziano dal rosso, al giallo, al bianco. Ma sui colori ci possiamo sbizzarrire tra le tante specie: la Lonicera japonica ha fiori che cambiano colore dal bianco al rosa fino al giallo finale e i frutti sono blu! La Lonicera caprifolium, la L. periclymenum e la L. americana sono le più diffuse.
Se volete costruire una siepe molto fitta, potete coltivare la Tuja in giardino. Parente del Cipresso, si tratta di un arbusto sempreverde dalle fronde molto fitte: la sua varietà da giardino può crescere a più di 20 metri di altezza e viene spesso piantata in serie per comporre delle siepi. La varietà nana, invece, raggiunge poco più di 1 metro e può essere coltivata in vaso.
La Tuja è una pianta rustica e può adattarsi ad ambienti con vari tipi di clima, purché esposta alla luce diretta del sole. Può essere coltivata in pianura come in ambienti rigidi come quelli montani; sono da evitare invece gli ambienti marini, dove questa pianta può soffrire dell’aria satura di sale delle coste. Soffre anche in ambienti molto ventosi, che possono portare sbalzi bruschi di temperatura e rovinare le fronde.
COLTIVARE LA TUJA: OTTIMA COME SIEPE
La Tuja può essere piantata in diversi tipi di terreno, da più acidi a più calcarei. Predilige un terreno morbido, soffice, ma capace di trattenere l’umidità, meglio se coperto...
Se desiderate una bella pianta che vi offra fioriture colorate e originali per tutto il periodo più freddo fino alla primavera, vi consigliamo di coltivare la Grevillea. In mezzo alla ruvida bellezza dei suoi rami legnosi e le foglie lisce e aguzze simili a quelle del Rosmarino, spuntano all’improvviso ciuffi di fiori dai petali morbidi e sottili, con colori sulle tinte del rosso, e molto appariscenti. Quella che abbiamo davanti è una Grevillea, che a differenza del Rosmarino, è originaria delle foreste del Sud Est asiatico ed è apprezzata nei nostri giardini per il suo aspetto particolare, dato appunto dai fiori sgargianti e con forme particolari, che le valgono anche il soprannome di “fiore di ragno”.
I fiori della Grevillea spuntano per tutto l’autunno e l’inverno, anche se esistono alcune specie, come la Gravillea Juniperina che fioriscono in estate e donano, per tutto il resto dell’anno, la bellezza semplice delle fronde sempreverdi.
Esistono molte specie di questa pianta, come per esempio la Grevillea rosmarinifolia che fiorisce in autunno-inverno e che richiama nel nome la sua somiglianza al Rosmarino, laGrevillea robustadetta anche Quercia d’argento, che è un vero e proprio albero e può raggiungere anche i 10 metri con una fioritura primaverile sulle tinte del giallo, e la Grevillea lanigera, una pianta più piccola con portamento tappezzante e con foglie più larghe della rosmarinifolia e fiori che sbocciano in autunno-inverno sulle tinte del rosso, rosa e bianco.
Coltivare il Callistemon è un modo per donare un tocco di colore al nostro giardino. Si tratta di un arbusto sempreverde, lontano parente del nostro Mirto, originario dell’Australia: è facilmente coltivabile nel clima mediterraneo e particolarmente adatto nelle regioni marittime e costiere per via della sua particolare adattabilità all’aria salmastra.
Coltivare il Callistemon significa donare al proprio giardino una pianta dall’aspetto importante e appariscente: i suoi esemplari arrivano tra 1,5 e 2 metri di altezza, coperti da criniere di sottili foglie lanceolate di un verde pallido, a cui si aggiungono, dalla primavera inoltrata fino ai primi mesi dell’autunno, delle pannocchie di piccoli fiori di un rosso acceso, principale caratteristica della pianta.
L’invasione di muschio sul prato può essere un problema serio per i nostri giardini. Caratterizzati dalla rapidità nel riprodursi e dalla capacità di adattarsi agli ambienti più difficili, i muschi possono svilupparsi in breve tempo sui nostri prati e nelle aiuole fiorite.
I problemi che possono insorgere sono di varia natura: anzitutto le macchie scure sul manto erboso soffocano le radici delle graminacee e delle piante più piccole, causando grandi danni al prato. Non solo: i succhi acidi prodotti dai muschi per digerire le sostanze nutritive del terreno su cui crescono possono erodere le pietre e le piastrelle dei nostri vialetti, rovinandoli gravemente.
Sapere come prevenire la crescita e combattere la propagazione dei muschi è perciò molto importante per mantenere la bellezza dei nostri giardini e la salute dei nostri prati.
IL MUSCHIO SUL PRATO: COME PREVENIRE
Anzitutto è bene conoscere le condizioni nelle quali prospera il muschio: ambienti umidi, con acqua stagnante e in ombra sono tre condizioni ideali per lo sviluppo delle spore.
Una parte del prato all’ombra, con l’erba troppo indebolita dalle piogge frequenti o dai ristagni d’acqua è l’ambiente ideale per la crescita e l’incubazione delle spore.
È quindi importante fare attenzione, quando si annaffia il prato, a distribuire l’acqua in modo uniforme, senza lasciare punti in cui si possa concentrare troppo. In queste condizioni è consigliabile anche tagliare frequentemente l’erba, non facendolo crescere più di 5 cm: in questo modo lasceremo filtrare maggiormente la luce del sole e l’aria che faciliteranno l’evaporazione dell’acqua in eccesso, lasciando più asciutto il tappeto erboso. Dopo aver tagliato l’erba, non lasciate gli sfalci sul terreno ma...
Dobbiamo trapiantare le Rose in autunno poiché è il periodo migliore: non vale solo per le Rose ma anche per molte altre piante legnose. L’autunno infatti, con l’arrivo dei venti freddi, delle prime piogge e l’accorciamento delle giornate, dà il via al periodo di riposo vegetativo (detto dormienza) per molti arbusti: ebbene, mettere a dimora una pianta in dormienza offre maggiori possibilità di successo rispetto a una in piena crescita in primavera. Per questa ragione è preferibile la pratica della messa a dimora autunnale delle Rose. Ma, come dicevamo, questa regola vale anche per tutte le piante legnose, per alcune piante da siepe (specialmente quelle spoglianti, cioè che perdono le foglie) e per le piante da frutto, come il Melo, il Pesco, il Pero o la Vite. In autunno le piante hanno più tempo per assestarsi nel terreno, per emettere le radici e consolidarsi; inoltre sono meno sensibili alla siccità e agli eventi atmosferici, come invece accade se le trapiantiamo in primavera.
TRAPIANTARE LE ROSE IN AUTUNNO: COME FARE
Scegliete un luogo arieggiato e luminoso, ma riparato dalla luce diretta del sole: per esempio all’ombra di una pianta più grande o di una parete della casa.
Il trapianto delle Rose in giardino non è un'operazione che si mette in pratica da un giorno all’altro. Sarebbe infatti buona norma preparare le buche di impianto con un certo anticipo, almeno 1 o 2 mesi prima del trapianto, lasciandole aperte. Questo consente agli elementi (sole, luce, acqua) di disinfettare il luogo in cui andranno a dimora le piante e raffinare il terreno in modo adeguato.
La pacciamatura invernale è una pratica molto interessante poiché ci consente di proteggere e di mitigare i danni del gelo causati alle radici delle piante coltivate all’aperto. Quindi se abbiamo delle siepi o delle piante che ci interessa preservare in modo particolare e che sono sensibili ai rigori invernali, la pacciamatura è una delle pratiche più raccomandate da mettere in atto per ridurre il gradiente termico tra l’esterno e il primo strato delle radici.
Da un certo punto di vista è una specie di coperta fisica che possiamo depositare ai piedi delle piante, che sarà tanto più efficace ed efficiente tanto più sarà elevato lo strato di pacciamatura che applichiamo.
Assieme alla protezione dalle basse temperature, con la pacciamatura mettiamo in atto anche una prevenzione contro l’insorgenza delle erbe infestanti a nascita autunnale e invernale: è un risultato collaterale ma altrettanto utile. Quando in primavera toglieremo lo strato di pacciamatura il sottofila della pianta sarà più pulito e avremo meno infestanti da estirpare.
PACCIAMATURA INVERNALE: COME FARE
Prima di procedere alla pacciamatura, dobbiamo pulire e concimare il terreno alla base delle piante. La pulizia è una pratica molto importante, poiché ci permette di eliminare gli eventuali parassiti o le spore delle malattie fungine che altrimenti vivrebbero protetti dallo strato di pacciamatura. La concimazione autunnale è altrettanto importante poiché aiuta le piante durante il periodo invernale e le prepara alla nuova stagione vegetativa nella prossima primavera.
Eliminare Topi e Ratti dal giardino e dalle aree al di fuori dell’appartamento può risultare necessario: per esempio se i roditori hanno preso residenza nel nostro box, nelle cantine o nella rimessa degli attrezzi in giardino.
ELIMINARE TOPI E RATTI DAL GIARDINO: LE TRAPPOLE
Nelle aree esterne e semplicemente poco frequentate, come cantine o solai, può capire di accorgersi della presenza di roditori troppo tardi. Per prevenire e risolvere il problema dei roditori in cantine, box o giardini, possiamo utilizzare una trappola meccanica oppure una trappola a cattura protetta.
Esistono trappole meccaniche per ratti, molto più grandi e resistenti delle mini-trappole che si usano in casa per i topi domestici. La trappola blocca e uccide il roditore ed è molto semplice da attivare, sia a mano sia a pedale. Il contenitore dell’esca risulta protetto all’interno e rimovibile. È sufficiente collocare la trappola nei luoghi dove i roditori di solito transitano o nelle vicinanze del loro nido o di fonti di cibo.
Il modo migliore per monitorare e debellare la presenza di roditori negli spazi al di fuori della casa, prevede l’impiego di trappole a cattura protetta. Si tratta di trappole composte da un contenitore a prova di manomissione, al cui interno dovremo posizionare un’esca. Catturano il topo mantenendolo all’interno del contenitore e completamente nascosto alla vista: lo smaltimento nei rifiuti domestici è semplice e no-touch.
Per un uso in esterno, non usiamo le esche non protette poiché potrebbero essere ingoiate da altri animali oppure dilavarsi nell’ambiente.
È sufficiente collocare la trappola lungo le vie di passaggio o nelle vicinanze della tana dei Topi o di fonti di cibo.
LE ESCHE RODENTICIDE: COME SI SCELGONO E COME SI USANO