Molti scelgono di coltivare la Bergenia per le nuvole di fiori colorati, altri per le grandi foglie carnose che cambiano colore in autunno. In qualsiasi caso la Bergenia è una pianta che può portare tanti colori nel corso dell'anno a qualsiasi aiuola.
La Bergenia è una pianta sempreverde di origini asiatiche della famiglia delle Saxifragacee, usata spesso per dare un colore delicato alle nostre aiuole. Le sue nuvole di fiori, che a seconda del genere possono variare dal bianco, al rosa, al rosso, sbocciano intorno al 19 marzo, giorno in cui i cattolici ricordano San Giuseppe, e per questo è una delle piante che con la Primula salutano la fine dell’inverno. Dal centro della pianta spuntano dei lunghi steli al di sopra delle foglie su cui sbocciano tanti mazzi di piccoli fiori a forma campanula. La fioritura dura diverse settimane, specialmente se rimuoviamo i fiori appassiti.
Le grandi foglie carnose, di un verde scuro per il resto dell’anno, diventano rossastre in autunno, donando colore ai nostri giardini anche oltre il periodo della fioritura.
Abbiamo tanti rimedi contro Vespe e Calabroni che, con l’arrivo dei mesi caldi dell’anno, escono dai loro nidi per invadere i nostri giardini e le nostre case e turbare i nostri momenti di quiete, diventando un fastidio per noi e persino un pericolo per i nostri bambini e i nostri animali. Per le persone allergiche, la puntura di Vespa può provocare reazioni importanti (anafilassi) e se sono ripetute, cioè se ci sono tante Vespe, anche mortali.
Diciamo subito che Vespe e Calabroni non vanno uccisi inutilmente poiché non sono dannose, ma se hanno fatto un nido in giardino o in casa è bene intervenire poiché l’unione di tanti Calabroni potrebbe rappresentare un serio pericolo.
Conoscere meglio i diversi tipi di Vespe, le loro caratteristiche e le loro abitudini può essere utile per riconoscerle, combatterle o prevenire la loro diffusione.
RIMEDI CONTRO VESPE E CALABRONI: IMPARIAMO A RICONOSCERLI
Simili alle Api solo per la livrea gialla e nera, al contrario dei piccoli insetti che ci donano il loro miele nutrendosi di polline, le Vespe sono degli spietati predatori. Per lo più si nutrono di altri insetti, ma possono anche cibarsi di carcasse di altri animali e di sostanze zuccherine, come la polpa di qualche frutto o diversi tipi di resina che spesso trovano nei bidoni della nostra immondizia.
Le specie più comuni in Italia sono la Vespula vulgaris e la Vespula germanica, che si nutrono di insetti come di frutta e costruiscono nidi mischiando la loro saliva con pezzi di corteccia ricavando una sorta di carta.
Le Vespe pungono solo per difendersi e diventano aggressive solo se vengono disturbate o se il loro nido viene minacciato. Specialmente in primavera, quando...
Usare i diserbanti in giardino è talvolta necessario poiché le erbe infestanti sono così chiamate perché alterano il rendimento delle nostre colture. Ecco dieci regole fondamentali per diserbare in sicurezza.
1. USARE I DISERBANTI IN GIARDINO: MA PERCHE’ DISERBIAMO?
Le piante infestanti possono:
rubare lo spazio vitale alle nostre colture
sottrarre sostanze nutritive
diminuire la luce
pregiudicare l’aspetto estetico delle nostre colture
nei frutteti i fiori delle malerbe distolgono l’attenzione degli insetti impollinatori dalle nostre piante
e, ancor più grave, assorbono l’acqua nei periodi estivi togliendola alle piante del nostro giardino.
Queste piante, inoltre, sono dotate di una rusticità che è superiore alle nostre colture. Sicché, in caso di condizioni sfavorevoli, la selezione naturale farà sì che la pianta che morirà non sarà quella infestante.
La propagazione di queste essenze avviene con quasi tutti i metodi di riproduzione e per questa ragione in quasi tutti i terreni si trovano piante infestanti.
2. COME PREVENIRE
Ci sono alcune pratiche agronomiche che aiutano la riduzione della crescita di erbe infestanti. Ecco quelle principali.
Tenere più pulito possibile il terreno da malerbe (appena si manifestano) e da semi infestanti.
Il letame è uno dei principali vettori di sementi infestanti: se non è maturo contiene grandi quantità di semi, che gli animali hanno mangiato pascolando. Quindi usate il letame soltanto se è ben maturo.
Anche le acque d’irrigazione possono contenere sementi e parti di rizomi e radici di erbe infestanti, specialmente se utilizziamo acque correnti...
Scegliere piante adatte al caldo estivo è importante perchè l'afa e il progressivo aumento delle temperature mette sempre più a dura prova la vita di diverse piante. Molti fiori che sbocciano in primavera appassiscono colpiti dai raggi del sole e altrettante piante possono soffrire o l’afa o gli stress idrici dovuti alla siccità.
Esistono però alcuni tipi di piante adatte alle temperature più calde, capaci di donare fiori e colore sui nostri terrazzi anche nei mesi estivi. Piante che hanno bisogno per crescere di irrigazioni sporadiche e di cure occasionali, permettendoci di avere un terrazzo decorato anche nei mesi delle vacanze.
PIANTE ADATTE AL CALDO ESTIVO: GRASSE, TROPICALI E MEDITERRANEE
Naturalmente le piante più resistenti al caldo sono quelle che provengono dai paesi tropicali, abituate ad avere a che fare con un sole cocente e con la siccità. Piante come la Gazania africana con le sue margherite multicolori, le pannocchie di piccoli fiori viola, bianchi o blu della Buddleia, le corone dai colori vivaci della Zinnia messicana, le piccole nuvole multicolori della Lantanao i fiori rosa scuro della Pentas(o Stella egiziana).
Sono altrettanto resistenti al caldo e alla siccità anche le nostre piante mediterranee, come la Lavandadall’eleganza semplice e dall’odore intenso, l’...
L’Ortica è da sempre utilizzata in agricoltura, sia come corroborante per le piante, ma soprattutto per allontanare alcuni parassiti nocivi come gli Afidi e gli Acari. Ancora oggi è consentito in agricoltura biologica. Una volta si raccoglievano le Ortiche da cui si otteneva un macerato da spruzzare sulle piante: oggi la tecnologia ha fatto passi in avanti e possiamo acquistare direttamente l’estratto di Ortica, ottenuto dalla fermentazione delle foglie nell’acqua e con una presenza di acido formico e salicilico stabile e costante.
Perché e come si usano gli agrofarmaci? I nemici degli appassionati di giardinaggio e quindi delle piante sono essenzialmente tre: sia che si tratti di orto o di piante ornamentali i problemi nascono per colpa degli insetti parassiti (nel 50% dei casi), delle malattie fungine (30%) e delle erbe infestanti (20%). Da sempre gli agricoltori hanno sperimentato e utilizzato alcune soluzioni per difendere le colture dai principali nemici: dalle protezioni agronomiche (lavorazioni del suolo, alternanza dell colture, reti, serre, ecc.) fino agli agrofarmaci, che possono essere naturali o di sintesi, cioè chimici. Gli agrofarmaci di sintesi per i consumatori finali si sono sviluppati soltanto negli ultimi quarant’anni, ma la “chimica” veniva utilizzata anche in passato: da più di 150 anni per esempio gli agricoltori usano il rame contro le malattie fungine e ancora oggi è consentito in agricoltura biologica. Quindi la verità è che non esistono sostanze innocue, ma modi innocui di usare le sostanze. Infatti, molte sostanze presenti nelle nostre cucine sono potenzialmente mortali: il cioccolato contiene la teobromina e una persona di 70 kg può morire se ne ingerisce 70 grammi, pari a circa 100 tavolette; anche mangiare 250 g di sale da cucina è letale, così come bere d’un fiato 15 g di caffeina contenuta in circa 80 tazzine. Ma nessuno di noi giudica pericolosi questi alimenti, perché li conosciamo bene e li sappiamo utilizzare con consapevolezza e quindi intelligenza.
Anche gli agrofarmaci, sia naturali sia di sintesi, sono sostanze potenzialmente pericolose, ma che diventano preziosi alleati se usati correttamente. Non è un caso che i prodotti di sintesi che troviamo nei negozi specializzati siano tutti autorizzati dal Ministero della Salute, dopo un iter di controllo e verifica lungo e dettagliato. Anche le indicazioni...
Coltivare la Crocosmia è un'ottima idea per dare un tocco di originalità al giardino con un fioriture spettacolari. Si tratta di una pianta bulbosa della stessa famiglia degli Iris, riconoscibile per le suo fioriture generose, composte da fiori a forma di campanula con colori vivaci, dal giallo all’arancio, al rosso, a seconda della specie. Le fioriture si ripetono dall'estate fino alla fine dell'autunno.
Coltivare il Banano ornamentale è un modo per portare un po' di Tropici nel nostro giardino! Le piante di Banano, con le loro grandi foglie, sono infatti una pianta tropicale e forse ci può sembrare strano vederle nei nostri giardini. In realtà, le varietà più resistenti al freddo decoravano le aiuole e i giardini di ville e parchi italiani già dall’Ottocento.
Coltivare il Banano in giardino non è un’impresa riservata ai principianti del giardinaggio. Creare l’ambiente favorevole per il Banano è una prima difficoltà da superare: per crescere hanno bisogno di sole diretto e di un clima particolarmente caldo e umido e odiano i venti e il freddo intenso. Coltivare Banani in giardino, come piante perenni, è quindi possibile solo in zone dal clima mite, come la Calabria e la Sicilia.
Tendenzialmente non gradiscono temperature inferiori ai 10/15°C: nelle zone centrali dell’Italia possiamo aiutare il Banano in inverno con una buona pacciamatura di cortecce alla base della pianta. Ma bisogna fare attenzione anche ai venti freddi invernali.
Esistono anche specie di Banano adatte ai climi nordici: resistono fino a -15°C e fruttificano a 7°C. Anche in questo caso, non si tratta di piante facilissime da coltivare e portare a frutto.
Abbiamo però la possibilità di coltivare le piante di Banano in giardino come piante stagionali: magari evitando le specie da frutto e preferendo quelle ornamentali come la Musa paradisiaca o la Musa Basjoo (detto anche Banano Giapponese). Piante molto appariscenti, con le loro grandi foglie che ricordano...
Se siete in presenza di una infestazione di zanzare in giardino, tanto da non poter cenare in giardino in estate, forse è bene prendere alcune precauzioni, poiché con molta probabilità le state allevando voi.
È bene ricordare che la maggior parte della vita delle zanzare ha a che fare con l’acqua: si riproducono nell’acqua, passano in pozze stagnanti la maggior parte della loro fase larvale e dalle pozzanghere spiccano il volo in cerca di cibo o sangue. Se trovano alimentazione e vittime vicine all’acqua, state sicuri che non si sposteranno. Infatti le zanzare non percorrono grandi distanze nella loro vita.
COME PREVENIRE LA NASCITA DELLE ZANZARE IN GIARDINO
Una delle migliori precauzioni per prevenire la diffusione di zanzare è quindi eliminare ogni possibile focolaio larvale, cioè tutti i luoghi in cui l’acqua può ristagnare e incubare nuovi insetti, come sottovasi, recipienti, teli di plastica, grondaie intasate, ecc.
Se nel giardino ci sono specchi d’acqua, come laghetti o giardini d’acqua, possiamo allevare delle Gambusie: simpatici pesciolini ghiotti di larve di zanzara.
Un altro luogo solitamente adatto alla riproduzione delle zanzare sono i prati di erba alta, che possono offrire ombra e umidità ottime per le uova degli insetti. Un altro luogo particolarmente apprezzato dalle zanzare sono le siepi, dove possono rimanere nascoste e con un alto tasso di umidità.