Sono tanti fiori delle donne, anche se solo le Mimose si sono imposte come simbolo della Festa della Donna (Giornata Internazionale delle Donne), quando nel 1946 vennero scelte dall’Unione delle Donne Italiane. Una scelta dovuta al fatto che la Mimosa fiorisce all’inizio marzo e all’epoca cresceva abbondantemente anche in modo spontaneo, quindi poco costosa. E poi è facile mettere un rametto nell’asola della camicia o della giacca (come si usava nel 1946) e i pompon giallo brillante dei fiori sono molto appariscenti.
Ma ci sono altri fiori adatti per la Festa della Donna: ecco quelli che abbiamo selezionato per voi!
I fiori delle donne: qualche soluzione alternativa
Partiamo dall’Azalea, simbolo di amore materno e di fertilità: possiamo scegliere una specie non rustica, che si adatta bene anche come pianta da interni e si trovano in fiore quasi tutto l’anno.
Intramontabili le Orchidee, immagine di una femminilità sensuale: per esempio una Phalaenopsis con i fiori a forma di farfalla.
Un'altra alternativo è il Giglio, simbolo di orgoglio, che cresce bene in un ambiente protetto e a temperatura costante come quella di un appartamento.
Coltivare la Hosta è facile e si presta a molteplici utilizzi: sia per decorare una bordura, sia come riempitivo di un’aiuola oppure in vaso sul terrazzo di casa.
Riconoscibile per le sue grandi foglie verdi, apprezzate per la loro eleganza semplice, la Hosta è diventate negli ultimi anni di moda nei nostri giardini. Originaria della Cina e del Giappone, lontana parente dell’Agave, giunta in Europa dall’Ottocento, solo in tempi recenti la Hosta sono impiegate nei nostri giardini per decorare aiuole e bordure. I loro fiori compaiono tra le foglie su lunghi steli dall’inizio dell’estate fino all’autunno: piccole campanule con colori, a seconda della specie, che possono variare dal bianco, al viola chiaro, al blu.
La passione di coltivare gli Impatiens è molto diffusa per la loro grande varietà di fiori delicati, che possono variare dal rosa al bianco, dal rosso al giallo fino al viola ed abbellire le nostre aiuole con un’esplosione di colori che parte da maggio e arriva fino all’inizio dell’autunno.
Nei luoghi di origine (Asia e Africa) è una pianta perenne, ma poiché non tollera il freddo inferiore ai 5/10°C in Italia viene coltivato nei giardini come pianta annuale. Quindi in inverno viene lasciata deperire per poi sostituirla l’anno successivo. Fanno eccezione le zone più calde costiere della Sicilia, dove si riescono a coltivare come perenni in giardino, avendo cura di proteggerle con uno strato di pacciamatura in inverno. Se volete usarla come pianta perenne potete coltivarla in un vaso, avendo cura di spostarlo all’interno dell’appartamento nei mesi più freddi.
COME COLTIVARE GLI IMPATIENS
Una caratteristica degli Impatiens è che prediligono luoghi ombreggiati e ben riparati dai raggi diretti del sole. Può essere quindi coltivato ai piedi di qualche arbusto oppure alla...
Se vi piace il giallo, dovete coltivare la Coreopsis! Detta anche Coreopside, è un genere di piante erbacee proveniente dal nord America ma da tempo perfettamente adattato al nostro clima.
Viene usata spesso per decorare le aiuole dei giardini per i suoi tipici fiori di un giallo carico, come dei piccoli raggi di sole. Ma la Coreopsis è anche apprezzata per essere facile da coltivare, resistente e perché non richiede troppe cure. Sono particolarmente indicate a essere coltivate in città, per la loro grande tolleranza per le sostanze inquinanti dovute al grande traffico e alla grande densità abitativa.
La Coreopsis ama un po’ tutti i climi che il nostro paese può offrirle e, essendo una pianta perenne, sopporta bene anche i periodi più rigidi dell’inverno. Resiste fino a -15°C. Nei mesi freddi la Coreopsis entra in riposo vegetativo, per poi risvegliarsi in primavera e tornare a offrire i boccioli gialli per tutta l’estate.
Ci sono molte specie di Coreopsis: la Coreopsis grandilora in fioritura da giugno a ottobre (cresce fino a 40-80 cm), la Coreopsis lanceolata più piccola (altezze tra i 25 e i 40 cm) con le varietà con i fiori gialli e il cuore rosso scuro, oppure la Coreopsis tintoria con grossi fiori scomposti simili a margherite sui colori del giallo e del rosso.
Cosa possiamo coltivare in montagna nei giardini ad alta quota? Se pensiamo alla vita delle maggior parte delle piante ornamentali, l’ambiente montano può rappresentare la condizione più difficile in cui far crescere una pianta: basti ricordare l’aria rarefatta, i grandi sbalzi di temperatura, i venti gelidi e le nevicate che possono uccidere molti tipi di germogli.
Fortunatamente la natura ci offre tante varietà di piante adatte anche ai climi estremi e agli ambienti più difficili.
COSA COLTIVARE IN MONTAGNA
Tra gli arbusti più adatti per i giardini in condizioni estreme, troviamo alcuni arbusti tipici del periodo natalizio, come l’Elleboro (detto Rosa di Natale) oppure l’Agrifoglio (Ilex) e il Biancospino con le loro bacche di un rosso vivo. Oppure piante simili come la Piracanta (Pyracantha detta anche Agazzino), l’Evonimo o la Aucuba japonica, che alle bacche rosse unisce le caratteristiche foglie chiazzate di macchie di color giallo pallido.
Possiamo scegliere anche arbusti più alti con fiori appariscenti e molto decorativi: tra questi la Buddleia, con i suoi fiorellini viola, che può offrire la sua bellezza dall’estate fino all’autunno e il Calicanto, che fa sbocciare...
Coltivare la Cineraria in giardino è un'ottima soluzione per avere ricche fioriture in primavera e in estate. La Cineraria è una piantina dall’eleganza semplice, riconoscibile dai cespugli di lunghe e morbide foglie argentee. I suoi fiori possono essere blu, porpora, rosso o giallo acceso, a seconda della varietà. I due tipi più noti di Cineraria da giardino sono la Cineraria Marittima (Senecio Maritima), di colore giallo e molto diffusa sulle coste del mar Tirreno, dove cresce spontaneamente e la Cineraria Cruenta (Senecio cruentus) disponibile in tante tonalità.
Le piante rampicanti adatte per un clima freddo non sono molte ma ci sono tante soluzioni. Le piante rampicanti donano un tocco di colore e portano un soffio di natura su qualsiasi terrazzo, pergola o giardino. Ma se viviamo nelle zone più fredde, con temperature che in inverno scendono sotto lo zero, la scelta non è molto ampia poiché non sono poi molte le piante che sopportano gli inverni più rigidi. Va però detto che gli ibridatori realizzano sempre nuove varietà, che vanno a migliorare le prestazioni delle piante, anche dal punto di vista della rusticità e della resistenza al freddo. Quindi di anno in anno la famiglia dei rampicanti adatti ai climi rigidi si va ampliando.
Per evitare che i nostri sforzi di coltivatori vengano dissipati da una gelata, è bene quindi prestare attenzione alla scelta delle piante più adatte. Ecco i nostri consigli!
Piante rampicanti adatte a un clima freddo: il Caprifoglio
Quella del Caprifoglio (Lonicera) è una famiglia molto ampia che comprende centinaia di varietà, con caratteristiche molto diverse, sia per la forma delle fioriture sia per la temperatura di coltivazione. La Lonicera xylosteum, per esempio, resiste fino a– 40°C. Naturalmente esistono anche molte specie con portamento rampicante, tra cui trovare quella più adatta al clima del nostro giardino. La pianta produce frutti rossi e fiori che, a seconda della specie, spaziano dal rosso, al giallo, al bianco. Ma sui colori ci possiamo sbizzarrire tra le tante specie: la Lonicera japonica ha fiori che cambiano colore dal bianco al rosa fino al giallo finale e i frutti sono blu! La Lonicera caprifolium, la L. periclymenum e la L. americana sono le più diffuse.
Se volete costruire una siepe molto fitta, potete coltivare la Tuja in giardino. Parente del Cipresso, si tratta di un arbusto sempreverde dalle fronde molto fitte: la sua varietà da giardino può crescere a più di 20 metri di altezza e viene spesso piantata in serie per comporre delle siepi. La varietà nana, invece, raggiunge poco più di 1 metro e può essere coltivata in vaso.
La Tuja è una pianta rustica e può adattarsi ad ambienti con vari tipi di clima, purché esposta alla luce diretta del sole. Può essere coltivata in pianura come in ambienti rigidi come quelli montani; sono da evitare invece gli ambienti marini, dove questa pianta può soffrire dell’aria satura di sale delle coste. Soffre anche in ambienti molto ventosi, che possono portare sbalzi bruschi di temperatura e rovinare le fronde.
COLTIVARE LA TUJA: OTTIMA COME SIEPE
La Tuja può essere piantata in diversi tipi di terreno, da più acidi a più calcarei. Predilige un terreno morbido, soffice, ma capace di trattenere l’umidità, meglio se coperto...
Se desiderate una bella pianta che vi offra fioriture colorate e originali per tutto il periodo più freddo fino alla primavera, vi consigliamo di coltivare la Grevillea. In mezzo alla ruvida bellezza dei suoi rami legnosi e le foglie lisce e aguzze simili a quelle del Rosmarino, spuntano all’improvviso ciuffi di fiori dai petali morbidi e sottili, con colori sulle tinte del rosso, e molto appariscenti. Quella che abbiamo davanti è una Grevillea, che a differenza del Rosmarino, è originaria delle foreste del Sud Est asiatico ed è apprezzata nei nostri giardini per il suo aspetto particolare, dato appunto dai fiori sgargianti e con forme particolari, che le valgono anche il soprannome di “fiore di ragno”.
I fiori della Grevillea spuntano per tutto l’autunno e l’inverno, anche se esistono alcune specie, come la Gravillea Juniperina che fioriscono in estate e donano, per tutto il resto dell’anno, la bellezza semplice delle fronde sempreverdi.
Esistono molte specie di questa pianta, come per esempio la Grevillea rosmarinifolia che fiorisce in autunno-inverno e che richiama nel nome la sua somiglianza al Rosmarino, laGrevillea robustadetta anche Quercia d’argento, che è un vero e proprio albero e può raggiungere anche i 10 metri con una fioritura primaverile sulle tinte del giallo, e la Grevillea lanigera, una pianta più piccola con portamento tappezzante e con foglie più larghe della rosmarinifolia e fiori che sbocciano in autunno-inverno sulle tinte del rosso, rosa e bianco.