All’atto del trapianto, inseriamo nella buca un concime granulare a lenta cessione: servirà per nutrire la pianta nella fase di attecchimento. In seguito potrete prevedere un ciclo di concimazione 2-3 volte all’anno con un fertilizzante a lenta cessione. Per la coltivazione in vaso possiamo optare anche per un fertilizzante liquido, da miscelare all’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni.
E' IMPORTANTE UNA CORRETTA IRRIGAZIONE
Contrariamente di quanto vale per gran parte della loro vita, le piante di Ginepro vanno innaffiate frequentemente se messe a dimora molto giovani. L’apporto d’acqua va diradato una volta che le radici della pianta sono sufficientemente estese, per poi lasciare il Ginepro, per la maggior parte dell’anno, alle cure delle precipitazioni stagionali, tranne che in estate o in periodi dell’anno particolarmente lunghi e secchi.
Se coltivato in vaso, il Ginepro può essere innaffiato al massimo due volte a settimana, senza lasciare ristagni sul sottovaso. Il Ginepro teme più gli eccessi d'umidità che la mancanza d'acqua.
Il Ginepro deve essere potato vigorosamente almeno una volta l’anno, tra febbraio e marzo, dopo che la pianta ha almeno 4 anni di età, allo scopo di dare una forma ordinata alla sua crescita.
I nemici naturali del Ginepro sono gli afidi e le cocciniglie, che si nutrono della linfa che trovano nelle foglie. Una volta che gli afidi hanno ferito le foglie, la pianta può essere vulnerabile a malattie fungine, che possono indebolirla ulteriormente.