Se state cercando una pianta d’appartamento con foglie dall’effetto “wow” vi suggeriamo di coltivare la Xanthosomasagittifolium. È infatti caratterizzata da foglie di grandi dimensioni, che le hanno portato il soprannome di orecchio di elefante e a forma di freccia, da cui il nomignolo di foglia di freccia e il nome scientifico sagittifolium.
Le Xanthosoma sono un genere di piante tropicali americane con decine di specie, ma la Xanthosoma sagittifolium è quella più diffusa per un uso ornamentale in appartamento.
Ai tropici la Xanthosoma sagittifolium diventa molto grande e le foglie possono raggiungere quasi un metro di lunghezza. Se coltivata in vaso rimane invece di dimensioni contenute. Le piante adulte, se coltivate in modo corretto, possono produrre un piccolo fiore composto da uno spadice avvolto da una spata bianca. Il fiore è poco significativo da un punto di vista ornamentale, ma è un bel segnale di salute della pianta!
Dove coltivare la Xanthosoma
Le piante tropicali richiedono temperature costanti abbastanza alte, tra i 18°C e i 22°C. Perciò sono perfette come piante d’appartamento.
Cresce bene in mezz’ombra ma è bene che l’ambiente sia luminoso. I raggi solari non devono arrivare sulla pianta poiché potrebbero rovinare le belle foglie.
In estate possiamo spostare la Xanthosoma all’aperto sul terrazzo ma in una posizione ombreggiata. Teme il freddo quindi a settembre va riportata in casa.
Come rinvasare la Xanthosoma
Quando compriamo una Xanthosomasagittifolium possiamo rinvasarla in un contenitore più grande.
Coltivare un Arancio o un Limone è ormai una consuetudine anche nelle grandi città del nord. Il caldo estivo è in aumento e in inverno possiamo facilmente proteggere gli agrumi coltivati in vaso all’interno di una serra fredda.
L’Arancio (Citrus sinensis) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutacee e all’aperto può raggiungere anche i 10 metri d’altezza.
Dal tronco principale partono rami che portano foglie ovali di colore verde scuro. A partire da febbraio/marzo può iniziare la fioritura delle zagare, a seconda del clima, che dura fino all’estate. I fiori sono bianchi e precedono la maturazione dei frutti che può variare dall’autunno fino alla prossima primavera.
Coltivare gli Agretti è davvero molto facile: crescono anche su terreni secchi e salini e non richiedono grandi concimazioni per svilupparsi generosamente.
“Agretti” è uno dei tanti termini popolari con cui viene chiamata la Salsola soda, conosciuta anche come Barba di frate o Riscolo a seconda delle regioni. Il genere Salsola comprende più di 100 specie differenti di piante e, oltre agli Agretti, ce n’è una che conoscete sicuramente: si tratta della Salsola traqus che avrete visto rotolare in molti film western. In autunno infatti la pianta emersa delle Salsola traqus si stacca dalle radici e, sospinta dal vento, rotola creando le tipiche “palle” che talvolta vediamo nei film Usa. Non deve stupire il comportamento della Salsola traqus: questo è il suo modo di disperdere i semi. Alcune specie di Salsola hanno invece origine orientale: la Salsola komarovii è una verdura molto apprezzata in Giappone.
Tornando agli Agretti e alla Salsola soda, è interessante sapere che questa pianta è sempre stata coltivata anche in Italia poiché dalla sua lavorazione si ricava il carbonato di sodio, cioè la soda. Utilizzati per la produzione di saponi ma anche nella lavorazione della carta e del vetro: a Murano veniva molto coltivata, grazie alla presenza di ambienti salini e alla tradizione vetraria.
Dove coltivare gli Agretti
Gli Agretti sono piante annuali con foglie succulenti e un fusto tendente al rosso. In estate produce dei piccoli fiori alla base delle foglie e i semi maturano entro settembre. In natura cresce spontanea nelle zone marine e in suoli...
Possiamo coltivare la Aphelandra in appartamento se stiamo cercando una pianta capace di colpire l’attenzione dei nostri ospiti. La sua particolarità sono le foglie di colore verde intenso e con nervature più chiare decisamente decorative.
La Aphelandra squarrosa, detta anche Afelandra o Pianta della Zebra per i colori particolari del suo fogliame, è una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Acanthaceae. Le piante adulte se ben coltivate possono produrre in primavera un fiore a forma di spiga gialla.
Dove coltivare la Aphelandra
Come tutte le piante tropicali ama i climi caldi e umidi e non ama il freddo sotto i 15°C e il sole diretto. I nostri appartamenti, dove trovano una temperatura costante intorno ai 20°C, sono quindi l’habitat ideale.
Per coltivare la Aphelandra scegliamo una posizione luminosa ma non esposta direttamente ai raggi solari, che potrebbero ustionare le foglie delicate. Cresce bene anche in mezz’ombra. Evitiamo invece le correnti d’aria fredda spesso provocate dalle porte-finestre che vengono spesso aperte anche in inverno.
In estate possiamo spostarla sul terrazzo ma avendo cura di scegliere un posto ombreggiato.
Coltivare il Crescione è davvero molto facile, poiché si tratta di una pianta che cresce davvero molto velocemente. Il Crescione (Lepidium sativum) non è un ortaggio ma rientra nelle piante aromatiche. È una pianta annuale erbacea appartenente alla famiglia delle Crucifere. Produce foglie ovali ed è caratterizzata da una crescita rapida.
Se lasciato crescere produce anche dei fiorellini candidi in estate. Ma se vogliamo utilizzare le sue foglie in cucina, dal sapore acidulo e piccante, dovremo effettuare la raccolta delle piante in concomitanza con la fioritura prima che il sapore delle foglie diventi troppo acido. Programmando la semina possiamo ottenere raccolti da aprile a settembre.
Possiamo coltivare la Gaillardia sia in vaso sia in giardino per arricchire un’aiuola o una bordura con una vistosa fioritura estiva.
Le Gaillardie sono un genere di piante erbacee della famiglia delle Asteraceae, originarie del continente americano. Ci sono circa 20 specie di Gaillardie, che diventano oltre duecento se consideriamo le varietà e le cultivar. Nei giardini italiani le più diffuse sono la Gaillardia grandiflora, la G. aristata e la G. pulcherra.
Sono piante molto resistenti e tollerano sia il caldo afoso sia il gelo invernale. Inoltre la loro fioritura è molto vistosa e prolungata: inizia a giugno e persiste fino ai primi freddi autunnali.
È una pianta erbacea perenne e sviluppa un bel cespuglio composto da foglie lanceolate che può raggiungere fino a 80 cm in altezza e 40 cm in larghezza. In giugno sbocciano tanti fiori molto apprezzati dalle api e dagli impollinatori. Nella Gaillardia grandiflora i petali formano una sorta di grande margherita, con i petali bicolori giallo-rossi. Ma ci sono varietà di Gaillarda con petali rossi e marroni.
Dove coltivare la Gaillardia
La specie di Gaillardia maggiormente utilizzate nei giardini sono piante perenni, che vanno in riposo vegetativo invernale per poi rigermogliare nella primavera successiva. Le foglie sono presenti sulla pianta da marzo/aprile, a seconda delle temperature, fino a ottobre.
È una pianta molto rustica abituata a crescere nelle zone desertiche americane. Quindi tollera bene il caldo delle estati italiane e anche il freddo, fino a -15°C. Possiamo quindi coltivarla in giardino un po’ in tutta Italia. Tollera la salsedine ed è indicata per i giardini al mare.
Possiamo coltivare lo Schizanto se ci piacciono i fiori delle Orchidee ma vogliamo una pianta più facile da coltivare. Dal mese di giugno fino a settembre, lo Schizanthuspinnatus produce infatti delle particolari fioriture, grandi 2/3 cm di diametro, con petali bianchi con striature rosse e gialle e bordati di viola, che ricordano le infiorescenze delle Orchidee.
Viene chiamata anche pianta delle farfalle perché quando fiorisce si riempie di infiorescenze che da lontano sembrano tante ali di farfalla.
Lo Schizanto (Schizanthus) è una pianta annuale con portamento cespuglioso disponibile in diverse varietà. È originaria del Cile anche se ormai viene coltivata in tutto il pianeta. La pianta può raggiungere i 50 cm in altezza ed è composta da steli erbacei e foglie molto decorative, leggermente arricciate e di colore verde chiaro.
Dove coltivare lo Schizanto
Scegliamo un luogo soleggiato e molto luminoso per assicurarci una ricca fioritura. Tollera bene il caldo e possiamo coltivarla sia sul terrazzo sia in caso dietro una finestra.
Al contrario teme il freddo. Se coltivata in casa vanno evitate anche le correnti d’aria fredde. Possiamo coltivare lo Schizanto in giardino, nelle aiuole in piena terra, come pianta annuale poiché con ogni probabilità non supererà l’inverno. Se invece lo coltiviamo in vaso, possiamo spostarlo in una serra fredda o in casa e tornerà a fiorire nella prossima estate.
Quando le temperature iniziano a salire difenderci dalle zanzare diventa un’esigenza, specialmente se abbiamo un giardino o un terrazzo in cui magari vorremmo cenare dopo il tramonto.
È bene però sapere che le zanzare non sono insetti “migranti” e di solito non compiono lunghi spostamenti dal luogo in cui sono nate. Se si trovano bene, cioè trovano cibo e le condizioni per riprodursi, tendono a “piantare le tende”. Se abbiamo delle zanzare in casa o in giardino è quindi possibile che noi o nostri vicini abbiamo creato le condizioni ideali per l’allevamento di questi fastidiosi insetti.
Difenderci dalle zanzare: iniziamo dalla prevenzione e dai larvicidi
Le zanzare si cibano di nettare che trovano sui fiori, mentre per l’ovideposizione hanno necessità di un piccolo specchio d’acqua stagnante e di qualche goccia di sangue. Perciò pungono soltanto le zanzare femmina.
Mentre per i fiori o il sangue non possiamo farci niente, la creazione di “specchi d’acqua” potrebbe essere evitata o controllata. In alcuni casi queste riserve d’acqua vengono infatti create involontariamente: in uno pneumatico lasciato all’aperto, in un telo di plastica nell’orto oppure nei sottovasi. Sarà sufficiente controllare il giardino o il terrazzo ed eliminare queste fonti di possibili focolai.
In altri casi invece gli “specchi d’acqua” sono necessari. Per esempio le ciotole con l’acqua per gli animali domestici, i contenitori per la raccolta dell’acqua piovana ma anche le fontane, gli abbeveratoi per gli uccelli selvatici, i laghetti ornamentali e i tombini che raccolgono l’acqua piovana.
Usare un estratto di Equiseto in giardino in modo regolare ci permette di proteggere preventivamente le piante dell’orto dallo sviluppo di malattie fungine. La “lotta integrata biologica” è composta dall’unione di tante soluzioni e tecniche agronomiche, che insieme concorrono a difendere le colture. L’estratto di Equiseto tra le sostanze di base è sicuramente una delle più interessanti.
Perché usare un estratto di Equiseto: un fertilizzante naturale con azione fungicida
L’estratto di Equiseto viene ricavato dalla lavorazione dell’Equisetum arvense, una pianta erbacea perenne tra le più antiche, visto abbiamo ritrovato fossili che risalgono a più di 300 milioni di anni fa. È stata la prima sostanza di base riconosciuta e rientra nel Regolamento della Comunità Europea nr 1107/2009. Per sostanze di base si intendono tutte le sostanze naturali utili alla salute della pianta ma che non svolgono un’azione direttamente fitosanitaria. Per la legge non possono essere quindi chiamati “fungicidi” o “insetticidi”, pur aiutando le piante a limitare l’aggressione degli insetti e delle spore. Sono sostanze naturale di origine vegetale, come l’estratto di Ortica(Urtica) che svolge un’azione urticante contro gli insetti pungitori-succhiatori (come Afidi, Acari, Cocciniglie, ecc.), la Lecitina di Soia e l’estratto di Equiseto...