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Luglio 08, 2025
Possiamo coltivare la Perovskia per decorare le bordure, le aiuole o i giardini rocciosi sia per la bella fioritura estiva, sia per la sua resistenza e la quasi nulla manutenzione.
La Perovskia (Perovskia atriplicifolia) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae e crea un cespuglio composto da tante piccole foglie verdi colorati da cui spuntano i fusti argentei che in estate, da luglio a settembre, si riempiono di spighe fiorite sui toni del blu e del viola.
Dove coltivare la Perovskia
È originaria delle zone montuose asiatiche e non ha problemi con il freddo: tollera senza problemi fino a -15°C. Anche il caldo non la spaventa, ma oltre i 35°C può mostrare sofferenza se non irrigata a sufficienza.
Per produrre un’abbondante fioritura ha bisogno di molte ore di sole quotidiane, quindi scegliamo una posizione soleggiata. Cresce bene anche all’ombra, ma fiorirà meno.
È una pianta decidua e in inverno il fogliame tende a seccare: niente paura, tornerà a germogliare con nuovi getti al ritorno della primavera...
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Luglio 04, 2025
Un buon motivo per coltivare la Gaultheria mucronata sono i tanti colori che ci dona nel corso delle stagioni. Le foglie piccole e coriacee sono di colore verde scuro nella bella stagione e virano verso il rosso in autunno. A metà primavera, verso maggio, produce una ricca fioritura bianca che nei mesi freddi e fino alla primavera si trasformano in bacche colorate. Tradizionalmente sono rosse, ma ci sono ibridi con bacche bianche e rosa intenso o pallido. Le bacche sono grandi e molto decorative: spesso i garden center propongono questa pianta in autunno, quando è piena di bacche.
La Gaultheria mucronata, detta Pernettya, è originaria delle regioni subantartiche del sud America e si adatta benissimo ai climi del centro-nord Italia. Nel sud è meglio coltivarla in vaso, per proteggerla dal caldo estivo e dai raggi solari diretti.
Dove coltivare la Gaultheria mucronata
Il clima ideale per la crescita della Gaultheria mucronata è compreso tra i 10°C e i 20°C. Soffre il caldo oltre i 30°C, specie in assenza di nebulizzazioni e irrigazioni abbondanti: lo choc termico associato a...
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Luglio 03, 2025
Avere un terrazzo fiorito in estate non è difficile poiché è la stagione in cui la maggior parte delle piante è in pieno vigore e fioritura. La performance è però spesso vanificata da errori di coltivazione tipici di questa stagione: che è “generosa” di preziosa luce solare ma è anche più impegnativa.
Consigli per un terrazzo fiorito in estate
Pensiamo anzitutto all’aumento delle temperature, ai venti più forti e ai raggi solari diretti più caldi e intensi. Tutti fattori spesso correlati alla siccità e alla limitata capacità dei vasi di trattenere l’umidità. Le piante possono più facilmente entrare in stress idrico, con conseguente avvizzimento e caduta di foglie e interruzione della fioritura. In estate l’irrigazione non deve mai mancare e deve essere abbondante, anche sul fogliame, possibilmente al mattino o alla sera. Anche uno strato di pacciamatura con corteccia è utile per limitare l’evaporazione dell’umidità del terriccio.
L’irradiazione solare diretta troppo calda sulle foglie può provocare ustioni e parti scolorite. Anche i vasi, specialmente quelli in plastica nera, tendono a surriscaldarsi sotto i raggi solari: danneggiando le radici delle piante a diretto contatto con le pareti del contenitore. Nelle settimane più calde spostiamo le piante più delicate in zone meno esposte o proteggiamo con reti ombreggianti. Per aiutare le piante a sopportare gli eccessi di calore, sono molto utili i biostimolanti e in particolare la lecitina.
Infine l’estate è il periodo di massima diffusione degli insetti parassiti...
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Luglio 03, 2025
L’uso di piante utili contro i parassiti fitofagi e molto affermato nel mondo dell’agricoltura biologica professionale. Alcune specie vegetali infatti sono in grado di influenzare la presenza di insetti grazie alla produzione di sostanze volatili aromatiche, che disturbano l’orientamento olfattivo dei fitofagi o ne compromettono il ciclo vitale. Questa capacità, unita alla tecnica della consociazione degli ortaggi, permette di proteggere le colture riducendo il ricorso a pesticidi di sintesi. Si tratta di repellenti naturali, che tengono lontani i parassiti rispettando l’ambiente e l’equilibrio ecologico dell’orto.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che alcuni metaboliti secondari emessi dalle piante aromatiche o ornamentali (come terpeni, alcaloidi, esteri, ecc.) possono confondere o respingere parassiti come Afidi, Acari, Tripidi e Coleotteri.
Non solo: le piante del giardino possono collaborare anche in altri modi. Alcune piante vengono usate come trappole, poiché attirano su di loro gli insetti dannosi risparmiando le piante più preziose. Pensiamo per esempio alla tradizione di coltivare le Rose nei vigneti: attirano gli Afidi e rappresentano un segnale d’allarme quando vengono invase.
Altre piante, invece, vengono coltivate perché attirano gli “insetti utili”, come Coccinelle, Sirfidi e Crisopidi che si cibano di uova e larve di Acari e Afidi.
Ecco una breve guida dedicata alle piante da inserire nell’orto per migliorare la difesa della coltura in modo biologico!
Guida alle piante utili contro i parassiti dell’orto
Aneto (Anethum graveolens)
Il suo aroma respinge Afidi...
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Luglio 01, 2025
Ci sono molte ragioni per usare i biostimolanti tutto l’anno per curare periodicamente le nostre piante, ma l’estate ci offre qualche motivo in più!
A seconda della fascia climatica in cui viviamo, l’estate italiana è spesso una stagione critica per la corretta crescita delle piante ornamentali, da frutto e orticole. L’innalzamento delle temperature, le ondate di calore prolungate, la siccità e i repentini sbalzi termo-igrometrici mettono a dura prova l’equilibrio fisiologico delle specie vegetali. Senza dimenticare il progressivo aumento delle temperature: in alcune zone del centro Italia si notano siepi storiche di Leyland che iniziano a non tollerare più le temperature e tendono a seccare.
Accanto all’intensità dell’irraggiamento solare, che può causare danni diretti ai tessuti fogliari, in estate si affianca spesso la scarsità d’acqua, che può compromette le funzioni vitali, come la fotosintesi e il trasporto linfatico.
In estate assistiamo anche sbalzi termini importanti tra le massime diurne e le minime notturne. Lo stress termico abbassa la soglia di tolleranza delle piante, rendendole più vulnerabili agli attacchi di patogeni e insetti parassiti, i quali proliferano proprio nei mesi più caldi. Afidi, Aleurodidi, ragnetti rossi e Cicaline si moltiplicano in condizioni di clima secco e debilitano ulteriormente le piante già sofferenti.
Nelle piante coltivate in vaso i problemi si moltiplicano a causa della minore disponibilità di terreno e dalla rapida evaporazione dell’acqua.
I sintomi degli stress estivi cambiano in funzione della specie di pianta. In alcuni casi le foglie tendono ad appassire anche se la pianta è irrigata: il fogliame esposto al sole troppo caldo tende a chiudere...
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Luglio 01, 2025
L’estate è una stagione tanto generosa quanto insidiosa per chi desidera aiuole, bordure o terrazzi fioriti in estate.
Le alte temperature, spesso superiori ai 35°C e i raggi solari diretti possono infatti mettere a dura prova molte piante. Anche sui terrazzi, l’intensità della luce solare, l’irraggiamento diretto su superfici pavimentate e murarie e il conseguente effetto isola di calore creano un microclima estremo, specialmente sui balconi esposti a sud o sud/ovest.
L’estate è spesso associata a lunghi periodi di siccità, durante i quali il fabbisogno idrico delle piante aumenta in modo significativo. Anche sui terrazzi, si accelera l’evaporazione dell’umidità presente nei vasi, favorendo la disidratazione del substrato.
Altro fattore critico del periodo estivo è la proliferazione di parassiti come Afidi, Aleurodidi, Acari e Cocciniglie, facilitata dalle temperature elevate e da condizioni di stress idrico che indeboliscono la risposta delle piante. Le escursioni termiche notturne possono inoltre accentuare lo stress fisiologico.
Le piante coltivate in vaso, già limitate nella disponibilità di spazio radicale, risultano particolarmente vulnerabili a carenze nutrizionali e a colpi di calore in questa stagione.
Tutti fattori che dovremo considerare già in fase di progettazione del nostro spazio verde.
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Giugno 25, 2025
Un buon motivo per coltivare la Aristolochia gigantea sul terrazzo è il suo portamento e la sua fioritura che ne fanno una delle piante rampicanti più interessanti e scenografiche. La Aristolochia gigantea è caratterizzata dalla bellezza dei suoi fiori, dalle foglie a forma di cuore e dalla crescita rapida, che la rende la soluzione per coprire rapidamente grigliati o strutture.
Nei vivai specializzati e nei garden center è relativamente facile reperire la Aristolochia gigantea e i suoi ibridi più comuni, con fiori più grandi e di colore più intenso.
Dove coltivare la Aristolochia
Ama il caldo e cresce bene in climi compresi tra i 18 e i 30°C.
Teme il freddo sotto i 10°C e sotto i 5°C può perire. Anche il caldo estremo, sopra i 38°C, può risultare dannoso: se abitiamo in zone molto calde in estate è meglio coltivarla in mezz’ombra e irrigare spesso il terreno e il fogliame. Nelle regioni del nord Italia possiamo coltivarla al sole anche se non necessita di molte ore quotidiane.
Se in inverno le temperature scendono sotto i 10°C...
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Giugno 25, 2025
La presenza delle Dorifore in un orto deve allarmarci poiché si tratta di uno dei più distruttivi coleotteri fitofagi per gli orti domestici. La Dorifora (Leptinotarsa decemlineata) colpisce soprattutto le Patate e le Solanaceae e sia le larve sia gli adulti si nutrono voracemente delle foglie, provocando gravi defogliazioni che possono compromettere il ciclo vegetativo e produttivo delle piante colpite, riducendo significativamente i raccolti e, nei casi più gravi, portando alla morte delle piante.
È presente in tutta Italia, in particolare nelle regioni centro-settentrionali grazie al clima estivo più mite, e dimostra una buona resistenza agli insetticidi convenzionali.
La Leptinotarsa decemlineata predilige le specie appartenenti alla famiglia delle Solanaceae. In particolare le Patate (Solanum tuberosum), le Melanzane (Solanum melongena) e, in misura minore, i Pomodori (Solanum lycopersicum). Può attaccare anche specie ornamentali della stessa famiglia, come il Falso Gelsomino (Solanum jasminoides), l’Alchechengi (Physalis alkekengi) e la Nicotiana alata.
I problemi da affrontare nella lotta alla Dorifora sono numerosi:
- l’elevata capacità riproduttiva, con più generazioni all’anno e centinaia di uova per femmina, permette un rapido incremento delle popolazioni;
- gli adulti volano e possono farlo per chilometri, ampliando quindi le zone danneggiate e coinvolte;
- una certa tendenza a sviluppare resistenza agli insetticidi;
- la difficoltà di trovare le uova, nascoste nelle...
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Giugno 25, 2025
Possiamo coltivare la Malvarosa nel nostro giardino per adornare le bordure e le aiuole grazie ai suoi grandi fiori a forma di coppa, disponibili in svariati colori.
Appartenente alla famiglia delle Malvaceae, la Malvarosa (Alcea rosea) è una pianta erbacea perenne ma spesso viene coltivata come biennale. È disponibile in tante varietà e i fiori possono essere bianchi, gialli, rosa, arancioni, rossi e viola.
Genera un cespuglio basale largo circa 40/70 cm da cui spuntano i fusti eretti, che porteranno i fiori, che possono superare i 2 metri di altezza. In estate, da giugno a settembre, la vedremo in piena fioritura e ne apprezzeremo il delicato profumo.
Al termine del processo di fioritura produce tanti semi molto fertili, riuniti in capsule. È una pianta che si sviluppa per auto-semina: è cioè il vento che porta i semi verso il terreno. Quindi possiamo facilmente seminarli anche noi, specialmente se vogliamo far crescere queste piante in altri punti del giardino. Una pianta germinata da seme può portare fiori di colore differente da quello della pianta madre.
La Malvarosa viene utilizzata anche per produrre infusi dalle proprietà lenitive, derivanti dai suoi fiori e foglie commestibili.
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