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Novembre 14, 2025
Se desiderate colpire l’attenzione dei vostri ospiti con una pianta fuori dal comune, vi suggeriamo di coltivare la Tacca chantrieri. È una pianta tropicale caratterizzata da larghe foglie verdi, lucide e ricche di nervature, ma la sua particolarità risiede nella grande fioritura scultorea. I fiori spuntano su lunghi steli, sono ampi e con brattee scure, nere o viola, dai cui pendono lunghi filamenti decorativi. È nota come “pianta pipistrello” poiché i fiori ricordano questi strani animali.
La Tacca chantrieri appartiene alla famiglia delle Dioscoreaceae ed è originaria delle foreste tropicali del sud-est asiatico. È una pianta erbacea perenne e sempreverde ed una tuberosa: è infatti dotata di un rizoma carnoso. La fioritura è molto lunga e in ambiente domestico inizia dalla tarda primavera e prosegue fino all’inizio dell’autunno, con picchi tra maggio e settembre.
Dove coltivare la Tacca chantrieri
È una pianta tropicale e ama gli ambienti caldi e umidi. Cresce bene con temperature comprese tra i 20°C e i 30°C, quindi le nostre...
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Novembre 11, 2025
Per ottenere siepi dense e con una bella fioritura estiva, possiamo coltivare il Ligustro giapponese. Si adatta bene a diverse condizioni climatiche e i suoi fiori, che durano sulla pianta da luglio e fino ai primi freddi, sono profumati e apprezzati da api e farfalle.
I Ligustri sono un genere di piante tipiche dei giardini italiani: appartengono alla famiglia delle Oleaceae, la stessa del comune Olivo ed esistono decine di specie diverse, come il Ligustrum ovalifolium, il Ligustrum lucidum e il Ligustrum japonicum.
Il Ligustrum japonicum è un arbusto sempreverde e, se coltivato come esemplare singolo, può raggiungere un’altezza di 4 metri. Per le siepi di solito viene potato e rimane più compatto. È apprezzato per la creazione di pareti verdi e siepi grazie alla chioma fitta e densa e la tolleranza alle potature. Anche il Ligustro giapponese è disponibile in diverse varietà, con foglie variegate bianco crema o con foglio tondeggianti.
Le foglie sono ovali, coriacee e di colore verde scuro lucido sulla pagina superiore e verde chiaro su quella inferiore. I fiori, riuniti in pannocchie terminali, sono piccoli, bianchi e molto profumati. In seguito si trasformano in bacche nere e lucide che persistono sulla pianta per molti mesi in inverno.
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Novembre 07, 2025
Coltivare un Filodendro rugoso in casa significa portare un angolo di foresta tropicale direttamente nel proprio soggiorno. Assistiamo a un vero boom delle piante d’appartamento e oggi è facile trovare nei centri specializzati molte varietà tropicali davvero particolari e semplicemente bellissime. I Philodendron in particolare sono un genere di piante della famiglia delle Aracee che offre più di 500 specie differenti di piante adatte per la coltivazione nelle nostre case. Come il Philodendron burgundy con foglie verdi e rosse, il Philodendron hederaceum con fogliame a forma di cuore o il Philodendron bipinnatifidum con grandi foglie frastagliate. In passato erano varietà riservate ai collezionisti, mentre oggi possiamo facilmente trovarle nei garden center.
Il Filodendro rugoso (Philodendron rugosum) deve invece il suo nome alle grandi foglie coriacee, vellutate e dalla superficie rugosa. È una pianta sempreverde perenne originaria delle foreste tropicali dell’Ecuador e della Colombia e in natura cresce sia come pianta epifita, cioè con radici aeree abbracciate alla corteccia dei grandi alberi, sia come terrestre.
In natura può superare i 2 metri d’altezza, mentre nelle nostre case, in vaso, non supera i 70/80 cm. Nelle foreste tropicali riesce a fiorire in estate, con le classiche infiorescenze delle Aracee, per esempio lo Spatifillo, composte da una spata bianco-verde e uno spadice centrale. Nelle nostre case non è semplice farla fiorire, ma non è un problema perché la bellezza di questa pianta...
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Novembre 06, 2025
Se state cercando una pianta con una lunga fioritura e molto profumata vi suggeriamo di coltivare la Murraya paniculata! Produce ripetute fioriture da maggio fino ai primi freddi autunnali, che hanno un aroma molto intenso simile a quello del Gelsomino. È conosciuta anche come Gelsomino arancione poiché i fiori ricordano nella forma quelli dell’Arancio dolce ma il profumo è simile al Gelsomino. In giardino possiamo usarla come esemplare singolo oppure per creare siepi dense, fitte e ordinate. Cresce benissimo sia in piena terra sia in vaso, ma teme il freddo: quindi nelle regioni con inverni rigidi meglio optare per la coltivazione in contenitore.
La Murraya paniculata è un arbusto sempreverde caratterizzata da un fogliame lucido e di colore verde scuro molto ornamentale. È originaria del sud-est asiatico e appartiene alla famiglia delle Rutaceae, la stessa degli Agrumi. I fiori sono piccoli e riuniti in pannocchie terminali. In autunno si trasformano in bacche ovoidali, lucide e di colore rosso-arancione e conferiscono un ulteriore fascino alla pianta anche nei mesi freddi. Le bacche non sono commestibili ma non sono tossiche.
Se il clima è temperato e non la potiamo, in giardino può raggiungere i 4 metri d’altezza. Ma spesso viene usata come pianta da siepe, grazie al suo portamento compatto e alla resistenza alle frequenti potature.
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Ottobre 31, 2025
Coltivare il Capelvenere in vaso è molto semplice e ci ripagherà con una fronda leggera e raffinata capace di decorare qualsiasi stanza. È una pianta amata perché cresce bene anche in luoghi poco luminosi e, come molte Felci, ha la capacità di purificare l’aria dagli inquinanti indoor.
Il Capelvenere (Adiantum raddianum) è una pianta erbacea perenne sempreverde, appartenente alla famiglia delle Pteridaceae, un vasto gruppo di Felci diffuse nelle regioni tropicali e subtropicali. È composta da numerose fronde arcuate di colore nero lucente che possono raggiungere i 60 cm di lunghezza e ospitano tante foglie triangolari di colore verde chiaro. Forma cespi densi e armoniosi, di grande effetto ornamentale. Come tutte le Felci non produce né fiori né semi, ma si riproduce attraverso le spore.
Dove coltivare il Capelvenere
Essendo una pianta tropicale, l’Adiantum raddianum non ama il freddo e richiede temperature comprese tra i 18°C e i 25°C, quindi le nostre case sono...
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Ottobre 28, 2025
Coltivare gli Spinaci in autunno è una scelta interessante per chi desidera un orto produttivo anche dopo la fine dell’estate. Questa pianta rustica e versatile, capace di crescere bene con le prime frescure, è una coltura a ciclo breve e permette di ottenere più raccolti prima dell’inverno, ottimizzando lo spazio e la fertilità del terreno.
Lo Spinacio (Spinacia oleracea) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae, la stessa della Bietola e della Quinoa. Ha un portamento basso e cespuglioso, è composta da una rosetta di foglie basali larghe, carnose e di colore verde intenso e completa il suo ciclo vegetativo in pochi mesi, tra 40 e 70 giorni a seconda della varietà e della temperatura. Le foglie, di forma ovale o triangolare secondo la varietà, possono essere lisce o bollose, e rappresentano la parte edule della pianta. Quando il fusto segnala l’inizio della montata a seme, cioè la fine del ciclo produttivo.
Si può seminare in autunno, in settembre e ottobre, le foglie restano fresche e produttive fino ai primi geli. Nelle zone con temperature più miti si possono raccogliere anche durante l’inverno.
Per la semina autunnale preferiamo delle varietà adatte per il periodo, come il Gigante d'Inverno, il Merlo Nero, il Matador e il Butterfly.
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Ottobre 24, 2025
Coltivare gli Erigeron speciosus nelle aiuole del nostro giardino è una scelta che unisce bellezza, rusticità e semplicità di gestione. I suoi fiori, simili a Margherite con ma con petali sottili e folti di colore viola e lilla, creano “macchie” di colore durature che attraggono le farfalle e gli insetti impollinatori. È una pianta che offre grandi soddisfazioni anche ai giardinieri meno esperti, grazie alla sua capacità di adattarsi a diverse condizioni climatiche e al basso fabbisogno di manutenzione.
Gli Erigeron speciosus sono piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae e sono quindi parenti delle Margherite a cui assomigliano. Forma un piccolo cespuglio, alto 50/60 cm, composto da foglie basali lanceolate di colore verde chiaro e leggermente pelose, dai cui spuntano gli steli che portano i capolini fiorali che possono raggiungere un diametro di 3/5 cm. La fioritura inizia in estate, verso il mese di giugno e prosegue fino a settembre e ai primi freddi. I fiori sono di colore viola e lillà, ma possiamo trovare degli ibridi con petali azzurri, blu scuro o rosa.
I fiori si aprono progressivamente, assicurando un effetto decorativo prolungato. Tagliando regolarmente i capolini appassiti si stimola la produzione di nuovi fiori, prolungando la fioritura anche di diverse settimane.
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Ottobre 21, 2025
Coltivare il Sinforicarpo sul terrazzo ci permetterà di avere una pianta decorativa in ogni stagione, anche durante l’inverno grazie alle sue bacche per persistono sulla pianta anche dopo la caduta delle foglie.
Si tratta di un piccolo arbusto, non supera i 100/150 cm in altezza, caratterizzato da una fioritura estiva composta da tanti piccoli fiori campanulati che in autunno si trasformano in bacche bianche. I frutti persistono sulla pianta per molti mesi e la decorano anche in inverno, quando i rami rimangono spogli. I Sinforicarpi sono un genere di piante decidue appartenenti alla famiglia delle Caprifoliaceae e la specie più diffusa è il Sinforicarpo comune (Symphoricarpos albus) con bacche bianche; ma nei vivai possiamo scegliere tra tanti ibridi con bacche e fiori rosati o rossicci. Verso novembre le foglie verdi tendono a diventare prima gialle e poi bronzee prima di cadere. Conferendo alla pianta una gamma di colori molto varie che muta col passare delle stagioni.
I suoi sono apprezzati dagli impollinatori mentre le bacche invernali, tossiche per noi, sono amate dagli uccelli selvatici. Il Sinforicarpo sarà quindi un utile aiuto anche per la conservazione della biodiversità.
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Ottobre 17, 2025
Ci sono tanti motivi per coltivare la Senape nell’orto o in vaso sul terrazzo. Anzitutto possiamo utilizzarla in cucina: sia i semi, noti per la famosa salsa piccante, sia le foglie. È anche una graziosa pianta ornamentale, grazie ai tanti fiorellini gialli che persistono sulla pianta da maggio a luglio. Inoltre il suo aroma svolge un’azione repellente contro alcuni insetti e nematodi. È infine molto facile da coltivare ed è tipica della zona mediterranea: già gli Egizi e i Babilonesi utilizzavano i suoi semi per aromatizzare i cibi.
La Senape (Sinapis) è una pianta officinale annuale appartenente alla famiglia delle Brassicaceae ed è quindi una “cugina” dei comuni Cavolfiori e dei Ravanelli con cui condivide il sapore piccante. Spesso viene coltivata insieme ad altre Brassicaceae per tenere lontani gli insetti parassiti. Tollera il freddo e ha una crescita rapida: le foglie spuntano all’inizio della primavera e con una forma lanceolata leggermente dentate. Verso il mese di maggio spuntano tanti piccoli fiori gialli, composti da quattro petali e riuniti in grappoli.
Le foglie più giovani e tenere possono essere utilizzate in cucina per sfruttare il delicato sapore piccante. Possiamo usarle sia crude nelle insalate oppure cotte per arricchire zuppe o minestre. Al termine della fioritura, da luglio a settembre, procediamo invece alla raccolta dei piccoli baccelli che contengono i dei semi. Possiamo macinarli per ottenere la salsa di Senape oppure usarli interi per aromatizzare salse, insalate o piatti di carne.
Quando i baccelli assumono un colore giallo paglierino e tendono a seccare, è il momento giusto per la loro raccolta. Tagliamo gli steli interi e lasciamoli essiccare all’ombra per 5/7 giorni; in seguito...