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Mag 15, 2018
Se stiamo cercando un rimedio contro le formiche forse significa che abbiamo un problema con questi piccoli animaletti. Il modo migliore per combattere un nemico consiste nel conoscerlo a fondo. Conoscere le diverse specie di formiche ci permette di capire le loro abitudini, di cosa si cibano e quindi di essere più efficaci nel prevenire o eliminare l’infestazione.
UN RIMEDIO CONTRO LE FORMICHE? INIZIAMO DAI LORO COMPORTAMENTI
Dovunque ci sia del cibo, lì ci saranno delle formiche pronte ad approfittarne. Un altro tratto in comune tra tutte le specie è l’incessante via vai in fila indiana che creano quando trovano cibo e lo devono trasportare nel nido. Vivono in sistema sociale molto sviluppato dominato da una regina. Le formiche in cui ci imbattiamo in caso o in giardino, sia che svolgano la funzione di operaio o di soldato, sono tutte femmine sterili. I maschi sono allevati solo per accoppiarsi con la regina. Vale la pena di ricordare che le formiche esistono sulla terra da più di 150 milioni di anni, molto prima dei dinosauri e ovviamente degli uomini: se sono sopravvissute per tutti questi anni, tanto stupide non devono essere!
QUALI FORMICHE ESISTONO IN ITALIA
In Italia si conoscono circa 250 specie di formiche. Il modo più noto per distinguerle sono i colori: come la comune formica nera del giardino (Lasius niger) o la formica rossa (Formica rufa), oppure ancora la formica di fuoco (Solenopsis spp) del caratteristico colore ramato o il giallo della formica faraone (Monomorium pharaonis).
Ogni specie può differenziarsi anche per i luoghi che predilige per costruire i formicai: mentre la formica carpentiera (Camponotus spp) prende il nome dalla sua abitudine di scavare i propri nidi nel legno...
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Mag 08, 2018
Conoscete la differenza tra concime a lenta cessione e a cessione programmata? E i biostimolanti? Cerchiamo di fare chiarezza per aiutarvi a capire come e perchè è importante scegliere il concime giusto per le nostre amate piante!
PRIMA DI SCEGLIERE IL CONCIME GIUSTO: PERCHE' FERTILIZZARE?
Fertilizzazione significa apportare sostanze al terreno in grado di migliorarne la fertilità. Si tratta quindi una pratica utile per migliorare i risultati delle nostre coltivazioni, che siano ortaggi o aiuole fiorite. Nel caso di coltivazioni in vaso è alla base del successo della coltivazione, poichè il pane di terra è limitato e le risorse tendono a esaurirsi, senza che la pianta possa con le radici andare a cercare nutrimenti in profondità, come avviene in giardino. Ma anche nelle coltivazioni in pieno campo la fertilizzazione è importante, per esempio per ripristinare la fertilità di terreni molto sfruttati, come succede nell'orto.
Infine, il più importante motivo è che le piante ben "nutrite" resistono meglio alle malattie. Una pianta con carenza di azoto presenterà clorosi fogliare, una crescita stentata e basse produzioni. Al contrario un eccesso di azoto provoca squilibri nel ciclo biologico rendendo la pianta una facile preda per l’attacco dei parassiti.
COSA CONTENGONO I FERTILIZZANTI?
Sono 12 gli elementi indispensabili all’accrescimento e alla produzione delle piante. Possiamo riassumerli in tre categorie:
- Macroelementi: Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K),
- Mesoelementi: Calcio, Zolfo, Magnesio, Ferro,
- Microelementi: Boro, Zinco, Manganese, Molibdeno, Rame.
Poiché le piante hanno esigenze diverse, esistono prodotti destinati a usi specifici, con differenti contenuti dei vari elementi. Le confezioni sono chiaramente indicate sulla confezione, in quello che viene definito ...
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Mag 04, 2018
Curare la Ruggine del Geranio alla sua prima comparsa è molto importante. Il Geranio, uno dei fiori più comuni in Italia e presente per antonomasia sui nostri terrazzi, ha molti nemici: sia insetti (come la Licena del Geranio), sia batteri, sia malattie fungine. Tra queste ultime è molto frequente la Ruggine.
La Ruggine del Geranio si riconosce per le macchie marrone chiaro sulle foglie, che ricordano appunto il colore dell’ossidazione del ferro. Le macchie clorotiche, col tempo inscuriscono e liberano un micelio polveroso. Le piante attaccate, se scosse, rilasciano una polverina marroncina; sono le spore del fungo che volano via.
Lo sviluppo è favorito dal permanere dell’umidità sulle foglie per un periodo superiore a 3 ore.
Le macchie marroni della Ruggine del Geranio colpiscono in particolare il Geranio Zonale nelle foglie, sui piccioli e sul fusto.
Attenzione a non confondere la Ruggine con l’Alternaria, che produce macchie marroni, ma più chiare e senza spore.
COME CURARE LA RUGGINE DEL GERANIO: INIZIAMO DALLA PREVENZIONE
Le malattie fungine sono spesso causate da errori di coltivazione. In questo caso per esempio una eccessiva irrigazione e un’eccessiva umidità.
I funghi della Ruggine si sviluppano in temperature comprese tra i 18 e i 24°C e, come tutti i miceti, prosperano grazie all’umidità, quindi una prima precauzione da adottare può essere drenare ulteriormente il terreno e controllare con più attenzione le irrigazioni delle piante, moderando l’uso dell’acqua. Un’altra precauzione può essere evitare di irrigare a pioggia, per non favorire il clima umido attorno alle fronde...
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Aprile 26, 2018
Eliminare le Mosche dalla casa è importante poiché sono portatrici di batteri e virus. Con l’avvicinarsi dei mesi caldi, si avvicina anche il timore dell’invasione delle Mosche, specie in quelle case che sono più vicine alla campagna, lontano dalla città e dal suo inquinamento. Questo tipo di infestazione può cominciare a manifestarsi dalla fine della primavera, quando le mosche completano il loro stato larvale e iniziano a volare per procacciarsi il cibo, fino all’autunno inoltrato, quando, incontrando i primi freddi, le Mosche cercano nelle stanze degli appartamenti il luogo ideale per difendersi dal gelo e nutrirsi per il resto della loro vita.
Le Mosche fanno parte dell’insieme onnivoro degli insetti decompositori e si nutrono generalmente di sostanze organiche che trovano negli avanzi del nostro cibo in putrefazione e talvolta negli escrementi degli animali con i quali interagiscono. L’ambiente caldo e umido delle carcasse e dei rifiuti organici è anche quello propizio nel quale le femmine possono deporre le loro uova, affinché le larve si possano a loro volta nutrire dell’ambiente nel quale crescono. Al fastidio provocato dal ronzio, si aggiunge quindi il rischio di malattie causate da batteri e virus di cui le mosche possono riempirsi nella loro ricerca di cibo. E questo ci dà molti motivi in più per combatterle.
ELIMINARE LE MOSCHE DALLA CASA: NON DIMENTICHIAMO LA PREVENZIONE
Possiamo prevenire l’invasione delle Mosche in casa: per esempio intensificando le pulizie degli ambienti, in modo tale da non lasciare in giro rifiuti organici, sacchetti dell’umido o briciole di vario tipo, di cui le Mosche si possano nutrire.
A volte può essere problematico, perché alcuni piccoli animali morti possono trovarsi in sottotetti, cantine e condotti di...
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Aprile 06, 2018
Gli amanti di queste splendide piante negli ultimi anni hanno conosciuto un nuovo nemico: la farfalla del Geranio, meglio detta Cacyreus marshalli ma conosciuta anche come Licena del Geranio.
Figlia della globalizzazione e di un mondo lontano, la farfalla del Geranio è un invasore famigerato dei nostri giardini. Proveniente dall’Africa, quest’insetto è arrivato in Europa su varietà di Gerani tipiche del Sudafrica e della Spagna e si è diffuso a macchia d’olio in tutto il continente. Se nel luogo d’origine non è molto pericoloso, perché la sua crescita viene limitata grazie all'opera di alcuni predatori naturali, le condizioni favorevoli del nostro clima gli hanno permesso di moltiplicarsi fino a diventare una minaccia per uno dei fiori più diffusi sui nostri terrazzi. Ma come riconoscerlo e combatterlo?
ELIMINARE LA FARFALLA DEL GERANIO: PREVENIRE E' MEGLIO DI CURARE!
È possibile riconoscere una farfalla del Geranio per le ali grigie o marrone chiaro lunghe circa 30 mm, striate color crema nella loro forma adulta e per il verde chiaro delle larve grosse circa 10 mm. Le piante infestate dall’insetto hanno delle macchie scure sui petali dei fiori o dei buchi nelle foglie, lasciati dalle larve affamate. Si distingue dalle altre farfalle perché le ali posteriori terminano con una "codina" tipica.
Per capire come combatterla, dobbiamo capire il suo ciclo vitale, poiché soltanto allo stato larvale rappresenta un pericolo per le piante. La farfalla adulta, che non danneggia la pianta, depone le uova: puntini bianchi o giallini di circa un millimetro, sparsi sulle piante. Le uova si schiudono in tarda primavera, quando la temperatura arriva sui 20°C, liberando delle piccole larve che subito entrano in uno stelo scavandolo completamente...
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Aprile 03, 2018
Per la prima volta in Italia è stato introdotto il Bonus Verde dedicato, come suggerisce il nome, alla riqualificazione del verde. In seguito al suo inserimento nella Legge di Bilancio (art 1, comma 12 della legge 205/2017) sono sorti alcuni problemi interpretativi.
Ecco le risposte alle 10 domande più comuni!
1. PERCHE’ UN BONUS VERDE?
Con il Bonus Verde viene stimolata la piantumazione di alberi, la creazione di nuove aree verdi e la riqualificazione di quelle esistenti. L’aumento del verde nelle nostre città e nelle nostre vite ha molteplici effetti positivi. Un verde più curato migliora la qualità del nostro paesaggio, con effetti positivi anche per il turismo. Ma soprattutto il verde è utile per la salute: per la capacità degli alberi di assorbire le polveri sottili, per gli effetti sulla riduzione della CO2 e per l’aiuto nel combattere l’aumento delle temperature.
2. QUANDO E’ IN VIGORE?
Per tutti gli acquisti effettuati e pagati dall’1 gennaio al 31 dicembre 2018.
3. CHI PUO’ USUFUIRNE?
Chiunque sia in possesso di una unità immobiliare abitativa: proprietari, nudi proprietari, titolari di altri diritti reali ma anche chi detiene l’unità con titolo idoneo (locazione e comodato). Sono compresi anche i condomini.
Sono escluse le case in via di costruzione, gli uffici, i negozi e i magazzini.
4. QUANTO POSSIAMO DETRARRE?
È prevista una detrazione dall’imposta sui redditi delle persone fisiche pari al 36% fino a un ammontare massimo di 5.000 euro (Iva compresa) per unità immobiliare. Quindi la detrazione massima è di 1.800 euro, per ogni unità abitativa, ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Chi possiede 3 immobili potrà portare in detrazione fino a 15.000 euro.
Nel caso dei condomini che effettuano interventi nelle...
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Marzo 23, 2018
Le Orchidee sono piante tropicali, tanto belle quanto delicate: il che le rende facilmente attaccabili da malattie e parassiti tipici delle Orchidee. Precisiamo che il termine “Orchidee” è generico e si riferisce a specie differenti, come la Phalaenopsis, il Cymbidium, il Dendrobrium, la Cattleya o l'Oncidium. Queste specie hanno anche caratteristiche differenti: per esempio la Phalaenopsis resiste fino a 32°C, mentre l’Oncidium mal tollera temperature superiori a 27°C. In generale però le tecniche di coltivazione sono simili, così come i nemici naturali.
MALATTIE E PARASSITI TIPICI DELLE ORCHIDEE: MEGLIO PREVENIRE
Nella maggior parte dei casi la presenza di malattie è causata da errori durante la coltivazione. Ecco gli otto errori più importanti da evitare:
- Non provocate ferite alla pianta
- Evitare che la parte aerea della pianta rimanga bagnata a lungo
- Non inumidire la pianta nelle ore più calde
- Utilizzare umidificatori ambientali se necessario, cioè se l’ambiente è troppo secco
- Favorite una buona ventilazione
- Eliminate prontamente tutte le parti del substrato, frammenti di corteccia o altro, che risultino ammuffite o marce
- Le malattie possono passare dalla pianta malata a quella sana anche attraverso...
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Marzo 21, 2018
Finalmente oggi è il 21 marzo e come tutti gli appassionati di verde non vediamo l’ora di avere il nostro balcone fiorito in primavera. Ma quali piante possiamo scegliere per avere fioriture in aprile e maggio? Ecco i nostri consigli!
BALCONE FIORITO IN PRIMAVERA: 8 PIANTE CHE NON POSSONO MANCARE!
Anzitutto puntiamo sui bulbi primaverili: ne esistono tantissime specie, ma per una coltivazione in vaso vi consigliamo di puntare sui Narcisi, magari da abbinare nello stesso vaso con i profumatissimi Giacinti o con i colorati Tulipani. I Giacinti fioriscono prima e i Tulipani dopo: così avrete sempre dei fiori freschi nel vaso! Per i Tulipani, preferite le varietà nane, che non crescono oltre i 30 cm.
Un altro successo garantito sono le Viole del pensiero. Se dopo la primavera le spostate in un luogo ombreggiato, continueranno a fiorire fino a giugno.
Il Cotogno giapponese o Cotogno da fiore è una pianta arbustiva con una fioritura anticipata, all’inizio della primavera. Ama il sole, non teme vento e smog e ha pochissime esigenze.
Anche il Lillà (Syringa vulgaris) ha delle fioriture spettacolari: a maggio compaiono vaporose pannocchie piene di fiori bianchi, viola, rosa, blu, rosso a seconda della varietà.
Anche la ...
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Marzo 16, 2018
Coltivare la Calla in vaso è molto facile ed è consigliabile se abitate in una zona con clima rigido in inverno. Con il nome generico Calla si identificano una serie di piante del genere Zantedeschia, della famiglia delle Aracee, con fiori di colori differenti. La Zantedeschia si contraddistingue anche per il fiore: quello bianco in realtà non è l’infiorescenza ma una foglia modificata, chiamata spata, che avvolge il vero fiore, chiamato spadice.
La varietà più conosciuta in Italia è senza dubbio la Zantedeschia aethiopica, caratterizzata da una spata bianca con spadice giallo.
Originaria dell’Africa, la Calla è da tempo diffusa in Europa e il nome con cui è comunemente conosciuta la descrive con il simbolo dell’eleganza per eccellenza. Deriva infatti dal greco kalos, che significa “bello”.
Germoglia da rizomi, reti di radici come quelle dei bambù, che formano dei cespugli di steli alti fino a un metro di altezza. Le diverse specie di Calla possono essere con fioritura precoce o tardiva; la Calla comune fiorisce da febbraio a maggio.
COLTIVARE LA CALLA: ATTENZIONE A SOLE E GELO
La Calla può essere coltivata agevolmente sia in giardino sia in un vaso. Tenete però conto che sopporta temperature troppo basse in inverno: la coltivazione in vaso quindi ci permetterà di spostare la pianta in un luogo riparato quando la temperatura va sottozero.
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