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Settembre 19, 2017
Potare le piante rampicanti è importante per uno sviluppo rigoglioso. Le piante rampicanti sono però diverse tra loro, però potete eseguire una corretta potatura di ognuna a seconda delle loro caratteristiche.
POTARE LE PIANTE RAMPICANTI: 5 CARATTERISTICHE PRINCIALI
Il primo consiglio è di informarsi se il nostro rampicante richiede delle cure di potatura particolari. In ogni caso possiamo individuare 5 casi molto comuni.
Le rampicanti appena trapiantate richiedono una potatura moderata. Il taglio e il fissaggio dei rami al supporto servono a stimolare la produzione di nuovi getti e a creare una pianta ben formata. Se la pianta dovrà svilupparsi su un solo fusto principale, scegliete il più robusto e tagliate gli altri.
Le piante rampicanti adulte richiedono ogni anno potature di mantenimento, per uno sviluppo e una fioritura ottimali e per ripulire dal secco.
Le rampicanti che fioriscono sui fusti dell’anno precedente si potano al termine della fioritura, recidendo i rami di circa un terzo, poco sopra una gemma per stimolare la formazione di nuovi rami. Fanno parte di questo gruppo il Gelsomino invernale e il Rincospermo o falso Gelsomino.
Le rampicanti che fioriscono sui rami nuovi si potano alla fine dell’inverno. Fanno parte di questo gruppo la Bougainvillea, la Bignonia, la Mandevilla, la Passiflora, il Solanum rampicante...
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Luglio 14, 2017
Eliminare le Vespe è necessario se hanno creato un nido a casa nostra: in generale le Vespe sono insetti utili per l’impollinazione e non devono essere uccise, poiché sono praticamente innocue per l’uomo.
Pur essendo insetti utili, diventano pericolosi se nidificano in luoghi frequentati dall’uomo: il nido tenderà a diventare sempre più grande e un concentrato numero di Vespe genera problemi seri di coabitazione.
ELIMINARE LE VESPE: ATTENZIONE AI NIDI
Non è raro trovare un nido di Vespe in terrazzo, sul tetto o in un’intercapedine del muro, luoghi in cui gli occhi si posano meno frequentemente.
La prevenzione è molto importante: per impedire alle Vespe di nidificare, chiudete questi buchi e cercate di monitorare periodicamente gli spazi all’aperto, soprattutto in primavera. I nidi appena realizzati sono più facili da eliminare.
Se ci accorgiamo del nido troppo tardi, dobbiamo valutarne la grandezza: in caso di nidi di grandi dimensioni, si consiglia di chiamare imprese di disinfestazione, che dispongono di mezzi adatti per affrontare queste emergenze. Lo stesso consiglio vale per nidi posizionati in luoghi non facilmente raggiungibili: è vivamente sconsigliato avventurarsi su scale o su strutture instabili per affrontare un nido di Vespe, senza le protezioni e l’esperienza necessarie.
Se il nido è a portata di mano ed è di piccole dimensioni, possiamo provare a rimuoverlo da soli, prestando attenzione ad alcune precauzioni.
Anzitutto proteggete viso e mani, in modo che le Vespe non vi pungano, con guanti e mascherine. Inoltre è consigliabile agire nelle ore notturne, quando le Vespe sono meno attive.
Per rendere inoffensive le Vespe, possiamo utilizzare un insetticida specifico, caratterizzato...
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Luglio 04, 2017
La Ticchiolatura della Rosa è una malattia fungina che colpisce molto frequentemente queste splendide piante. Si riconosce per le tipiche macchie scure nerastre rotondeggianti sulle foglie, che tendono ad allargarsi con il procedere dell’infezione, fino a sovrapporsi. Ai bordi delle macchie, le foglie iniziano a decolorarsi fino a tendere al giallo. Se non curata, la malattia porta alla completa defoliazione e disseccamento della pianta.
Il fungo può colpire anche altre parti della pianta, come i giovani fusti.
La Ticchiolatura colpisce anche altre piante, in particolare quelle da frutto, come il Melo e il Pero.
TICCHIOLATURA DELLA ROSA: COME PREVENIRE…
La Ticchiolatura della Rosa è provocata dal fungo Diplocarpon rosae che si sviluppa in presenza di molta umidità e temperature elevate, oltre i 25°C. Per esempio in estate e in presenza di giornate molto piovose. In inverno il fungo sverna sulle foglie cadute al suolo o sui rami infetti, pronto a tornare in azione appena le condizioni di umidità e temperatura torneranno favorevoli.
Per prevenire il problema, dobbiamo quindi togliere tutto il materiale infetto e bruciarlo. Inoltre è bene prediligere zone ventilate per la coltivazione delle Rose e diradare la densità di piantagione per evitare un’eccessiva umidità sulle foglie. In caso di alta densità, anche una potatura di diradamento aiuta una migliore circolazione dell’aria.
…E COME CURARE
In caso di infestazione dobbiamo anzitutto togliere tutte le parti danneggiate, sia sulla pianta sia le foglie cadute, ed eliminarle. Quindi possiamo utilizzare un fungicida sistemico per piante ornamentali, ripetendo se necessario il trattamento ogni 15 giorni.
Il fungicida sistemico...
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Giugno 27, 2017
Usare gli agrofarmaci in sicurezza è molto importante poiché si tratta di prodotti di sintesi che devono essere utilizzati in modo consapevole. Sono fidati amici per difendere le nostre piante da parassiti e malattie, ma devono essere utilizzati rispettando le indicazioni precisate sulle confezioni e seguendo poche regole di buon senso.
Ecco 5 regole che vi consigliamo di leggere e seguire!
1. USARE GLI AGROFARMACI: COSA FARE DOPO L’ACQUISTO?
- Non mettere gli agrofarmaci nello stesso sacchetto contenente alimenti o mangimi per animali
- I prodotti vanno posizionati nel giusto verso, assicurandosi di non capovolgere le confezioni
- Evitare di sovrapporre oggetti pesanti alle confezioni di agrofarmaci
2. COME SI CONSERVANO?
- Vanno tenuti nei contenitori originali correttamente chiusi per evitare ogni fuoriuscita, conservare l’etichetta e l’eventuale foglietto illustrativo
- Conservare in luoghi non accessibili ai bambini e agli animali, preferibilmente in armadietti chiusi a chiave
- Tenere lontano da fonti di calore, preferibilmente in luoghi areati e a temperatura ambiente
3. COME SI USANO?
- Leggere attentamente l’etichetta stampata sulla confezione del prodotto o l’eventuale foglietto illustrativo dove sono riportate composizione, consigli di prudenza e modalità di impiego
- Utilizzare un abbigliamento idoneo ad evitare il contatto del prodotto con la pelle
- Non mangiare, né bere, né fumare durante l’utilizzo
- Per dosare e applicare gli agrofarmaci, non utilizzare mai misurini, contenitori o cucchiai che usate anche in cucina
- Eventuali diluizioni vanno fatte direttamente nel contenitore di applicazione
- Per l’applicazione degli agrofarmaci utilizzare solo contenitori idonei da non riutilizzare per altri impieghi
- Non...
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Giugno 09, 2017
Eliminare gli scarafaggi dalla casa è importante perché possono contaminare gli alimenti, con relativo danno economico, ma soprattutto possono essere portatori di altre malattie.
I Blattoidei, comunemente conosciuti con il nome di scarafaggi o blatte, sono un ordine di insetti che comprende più di 4.000 specie: la stragrande maggioranza vive in natura, nascosta sotto le pietre o in prossimità di specchi d’acqua, alcune invece trovano riparo in edifici e condomini a caccia di alimenti.
Quelle di maggiori dimensioni, come la Blatta orientalis (il classico scarafaggio nero) o la Periplaneta americana (più sul rossiccio), preferiscono luoghi come garage, cantine o magazzini con derrate alimentari. Di solito all’interno delle abitazioni e dei condomini si possono trovare scarafaggi di minori dimensioni, come la Blattella germanica.
ELIMINARE GLI SCARAFAGGI DALLA CASA: COME PREVENIRE
Gli scarafaggi sono insetti fastidiosi e molto difficili da allontanare, a causa della loro incredibile resistenza e della loro elevata capacità di riprodursi. Inoltre sono animali notturni e preferiscono luoghi angusti, quindi sono anche difficili da individuare e quando lo facciamo spesso è troppo tardi.
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Mag 23, 2017
Le formiche sono insetti innocui ma spesso fastidiosi quando decidono di prendere residenza a casa nostra. Così con l’arrivo della primavera, non è raro scoprire intere file di formiche vicino a casa o alla cucina, che cercano di entrare attraverso piccole fessure, per nutrirsi di briciole e cibi dolci.
Con il termine “formiche” in realtà alludiamo a un’ampissima famiglia di imenotteri che comprendono le formiche lottatrici Myrmecia, le formiche rosse del Golfo del Messico (Solenopsis invicta) o le innocue formiche che troviamo in Italia. Si tratta comunque di un imenottero che è presente sulla Terra da molto prima dell’uomo e se è sopravvissuto fino ad oggi non sarà così stupido o indifeso. È noto anzi che alcune formiche svolgono azioni “evolute”, come le formiche Atta sud americane che allevano e proteggono gli Afidi per cibarsi della melata dolce che loro producono.
La presenza di questi simpatici animaletti nelle nostre case è però da evitare, un po’ perché non è il massimo accogliere gli ospiti circondati da insetti, ma soprattutto perché possono trasportare svariati organismi potenzialmente contaminanti per gli alimenti nella dispensa.
In caso di una “invasione”, il vero problema sarà eliminare le regine, che non escono quasi mai dal formicaio.
ELIMINARE LE FORMICHE DALLA CASA: INIZIAMO DALLA PREVENZIONE
Il primo modo per evitare il problema delle formiche in casa è eliminare le cause: cioè i residui di cibo che le formiche vanno cercando. Curare una corretta igiene e pulizia della casa è il primo modo per allontanare le formiche che, non trovando pane per i loro denti, andranno a cercarlo altrove. Evitate i residui di cibo, ma attenti anche alle perdite d’acqua. Un altro consiglio preventivo:...
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Mag 05, 2017
La mosca bianca è un temibile parassita che può colpire sia le piante da orto sia quelle ornamentali. La mosca è grande pochi millimetri, di colore giallo, con ali coperte da una patina biancastra. Allo stadio larvale è invece trasparente, molto piccola e difficile da individuare.
Le larve e le mosche adulte succhiano voracemente la linfa dalla pagina inferiore della foglia al fine di nutrirsi, causando macchioline simili a bruciature e una sostanziale defogliazione della pianta. Altri sintomi di un'infestazione da mosca bianca sono l'abbondante produzione di melata e la conseguente fumaggine e, in alcune piante, delle secrezioni bianche simile a lanuggine.
Oltre agli evidenti danni estetici, la mosca bianca può causare la morte della pianta per deperimento. Inoltre, le ferite inferte alle foglie, sono veicolo di altre malattie ugualmente pericolose, come virus o infezioni batteriche. Un'infestazione di mosca bianca, è quindi in grado di mettere fine a intere colture e causare ingenti danni nei raccolti e nelle coltivazioni in serra.
Le piante soggette a questo parassita sono molte; Azalee, Dalie, Crisantemi, Primule, ma anche molte piante da orto. La pericolosità della mosca bianca, dipende anche dalla straordinaria resistenza sviluppata dalle larve ai comuni fitofarmaci.
MOSCA BIANCA: COME RISOLVERE IL PROBLEMA
Il modo più efficace di intervenire è cercare di eliminare gli esemplari adulti, in modo da non permettergli di deporre altre uova sulla pianta.
Se l'infestazione è massiccia, si consiglia di ricorrere all'uso di un insetticida sistemico adatto per le piante ornamentali (i cosiddetti PPO, Prodotti per Piante Ornamentali) da irrorare sulla chioma degli esemplari colpiti. L’insetticida sistemico, una volta distribuito, viene assorbito e distribuito su tutto l’apparato vegetale della pianta, garantendo una protezione per lungo tempo. Ripetere se necessario il trattamento...
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Aprile 28, 2017
Malattie e parassiti possono colpire anche le piante grasse, che non richiedono molte cure di coltivazione ma devono essere regolarmente controllate per evitare che si ammalino e deperiscano in breve tempo. Osservate spesso i vostri cactus, meglio se con una lente d’ingrandimento, per riconoscere subito i segni di eventuali malattie e parassiti.
MALATTIE E PARASSITI DELLE PIANTE GRASSE: PARASSITA, FUNGO O FISIOPATIA?
Prima di agire occorre capire quale tipo di problema bisogna combattere: parassita, malattia fungina oppure fisiopatia, cioè il disagio derivante da una condizione ambientale non adatta.
La rapida sfioritura e la caduta dei boccioli, l’afflosciamento, il seccume sulle foglie e il fusto, sono tutte fisiopatie frequenti nei cactus. La colpa va ricercata nella posizione errata, nel clima inadatto o negli errori di manutenzione: troppa o poca acqua, temperatura non idonea, correnti d’aria, poca luce, troppo concime o carenza nutritiva. Informatevi sulle esigenze del vostro cactus e cercate quindi di rimediare alle condizioni inadatte.
I marciumi radicali e del colletto sono invece provocati da microscopici funghi parassiti, che si presentano in conseguenza a un eccesso di umidità e acqua stagnante nel sottovaso. Si può trattare con un anticrittogamico, utile anche per combattere septoriosi e antracnosi e altre malattie fungine che si presentano talvolta su alcuni tipi di succulente.
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Aprile 25, 2017
Creare nuove piante con le talee è facile ed è un buon metodo per ottenere tante piante senza spendere quasi nulla. Molti arbusti infatti si possono moltiplicare attraverso porzioni di ramo prelevate a fine primavera o fine estate, da innestare poi nel terreno. Tali porzioni, che daranno vita a esemplari identici alla pianta madre, si chiamano talee.
CREARE NUOVE PIANTE CON LE TALEE: SCEGLIAMO LE PIANTE GIUSTE
La prima cosa da fare per crescere una pianta da una talea è scegliete getti giovani con il fusto robusto, ma non del tutto lignificato. Liberate poi la base lasciando solo alcune foglie apicali e recidetele a metà per limitarne la perdita idrica a seguito della traspirazione. Questa pratica è consigliata per tutti i tipi di talea di piante a foglia larga, come Eleagno, Evonimo, Alloro e Lauroceraso.
La parte basale va recisa con cesoie disinfettate e si può inserire in una polvere radicante per facilitare l’attecchimento. Riempite poi i vasetti di terriccio misto a sabbia e, aiutandovi con una matita, praticate un foro nel substrato per inserire la talea.
La radicazione avviene gradualmente e passato qualche mese si potrà rinvasare o trasferire la talea in piena terra.
Tra gli arbusti facilmente moltiplicabili per talea ricordiamo la Piracanta (Pyracantha), la Salvia, il Rosmarino, la Lavanda, la Rosa, il Pittosforo, il Rododendro, l’Azalea, il Viburno, il Bosso, il Sambuco e la Magnolia.
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