Coltivare il Girasole è facile poiché è una pianta versatile, annuale, utilizzata sia per scopi alimentari sia ornamentali. Raggiunge l’altezza media di tre metri se coltivata in piena terra, ma può essere seminata anche in vaso nelle varietà nane. Originario del Sud America è famoso per la sua bellissima inflorescenza, caratterizzata da una corolla marrone e da una trentina di grossi petali gialli o arancioni.
Il Girasole è anche famoso perché è una pianta eliotropica, cioè orienta sempre il suo fiore nella direzione del sole. Altra particolarità del Girasole è quella di attrarre insetti e uccellini, che vanno ghiotti dei suoi semi.
Eliminare le Cocciniglie dalle piante grasse è importante, poiché questo parassita che colpisce molte piante non disdegna neanche le cactacee. Possiamo facilmente individuare le infestazioni grazie alla presenza di fiocchi cerosi o scudetti, sotto i quali la Cocciniglia trova protezione. Di solito sono bianche ma esistono specie più scure e anche con scudi semirigidi.
Le Cocciniglie pungono la pianta per succhiarne la linfa e il cactus tenede a sviluppare ipertrofie fino al completo deperimento.
Coltivare l’Anemone è facile e alla portata di tutti. Si tratta di una pianta erbacea appartenente al genere delle Ranuncolacee, solitamente perenne, presente anche spontaneamente nei nostri boschi. L’Anemone viene coltivato in giardini e terrazzi come pianta ornamentale, grazie alla bellezza e della durata della sua fioritura.
I fiori, formati da sepali (foglie modificate che fanno parte del calice) e da numerosi pistilli, si possono trovare ormai di tutti i colori e dimensioni, a seconda della varietà che si sceglie di coltivare. L’Anemone nemorosa per esempio produce fiori piccoli, solitamente bianchi o rosa, mentre l’Anemone ranunculoides, è caratterizzato da numerosi fiorellini gialli.
Anche i periodi di fioritura possono variare: per esempio l'Anemone hupehensis, dalla fioritura abbondante con corolle di grosse dimensioni, fiorisce in autunno-inverno. Fiorisce invece in primavera l’Anemone coronaria, una delle specie più coltivate grazie ai suoi bellissimi fiori variopinti, utilizzati spesso come fiori recisi in mazzi e composizioni.
Le Cimici verdi in casa non piacciono a nessuno: sia per motivi igienici che per motivi estetici. A causa dei cambiamenti climatici e del conseguente innalzamento delle temperature, le Cimici verdi stanno letteralmente invadendo l’Italia. Con pochi antagonisti naturali e nidiate da 300/400 uova, le Cimici si trovano ovunque e durante tutto l’anno, in particolare quelle provenienti dall’Asia.
Spesso ci capita di vederle anche in casa, soprattutto se abitiamo in campagna o in zone molto verdi. Le Cimici verdi infatti, per sopravvivere al gelo dell’inverno, tendono a nascondersi in luoghi caldi dove deporre le uova e spesso svernano proprio nelle nostre case, nascoste dietro i mobili e in piccole fessure.
Poiché con il termine “cimice” in Italia indichiamo molti tipi diversi di insetti (cimice delle lenzuola, cimice rossonera, cimice dell’olmo, cimice del platano, ecc.) precisiamo che per “cimice verde” intendiamo la Palomena prasina e la Nezara viridula, simili nella forma e nel colore verde. Assomigliano molto alla “cimice asiatica” (Halyomorpha halys) che però ha un colore sulle tinte del marrone. Tutte sono fitofaghe, cioè si nutrono della linfa delle piante in cui depongono le uova, in particolare pomodori, legumi e nocciole.
Potare le piante rampicanti è importante per uno sviluppo rigoglioso. Le piante rampicanti sono però diverse tra loro, però potete eseguire una corretta potatura di ognuna a seconda delle loro caratteristiche.
POTARE LE PIANTE RAMPICANTI: 5 CARATTERISTICHE PRINCIALI
Il primo consiglio è di informarsi se il nostro rampicante richiede delle cure di potatura particolari. In ogni caso possiamo individuare 5 casi molto comuni.
Le rampicanti appena trapiantate richiedono una potatura moderata. Il taglio e il fissaggio dei rami al supporto servono a stimolare la produzione di nuovi getti e a creare una pianta ben formata. Se la pianta dovrà svilupparsi su un solo fusto principale, scegliete il più robusto e tagliate gli altri.
Le piante rampicanti adulte richiedono ogni anno potature di mantenimento, per uno sviluppo e una fioritura ottimali e per ripulire dal secco.
Le rampicanti che fioriscono sui fusti dell’anno precedente si potano al termine della fioritura, recidendo i rami di circa un terzo, poco sopra una gemma per stimolare la formazione di nuovi rami. Fanno parte di questo gruppo il Gelsomino invernale e il Rincospermoo falso Gelsomino.
Le rampicanti che fioriscono sui rami nuovi si potano alla fine dell’inverno. Fanno parte di questo gruppo la Bougainvillea, la Bignonia, la Mandevilla, la Passiflora, il Solanum rampicante...
Eliminare le Vespe è necessario se hanno creato un nido a casa nostra: in generale le Vespe sono insetti utili per l’impollinazione e non devono essere uccise, poiché sono praticamente innocue per l’uomo.
Pur essendo insetti utili, diventano pericolosi se nidificano in luoghi frequentati dall’uomo: il nido tenderà a diventare sempre più grande e un concentrato numero di Vespe genera problemi seri di coabitazione.
ELIMINARE LE VESPE: ATTENZIONE AI NIDI
Non è raro trovare un nido di Vespe in terrazzo, sul tetto o in un’intercapedine del muro, luoghi in cui gli occhi si posano meno frequentemente.
La prevenzione è molto importante: per impedire alle Vespe di nidificare, chiudete questi buchi e cercate di monitorare periodicamente gli spazi all’aperto, soprattutto in primavera. I nidi appena realizzati sono più facili da eliminare.
Se ci accorgiamo del nido troppo tardi, dobbiamo valutarne la grandezza: in caso di nidi di grandi dimensioni, si consiglia di chiamare imprese di disinfestazione, che dispongono di mezzi adatti per affrontare queste emergenze. Lo stesso consiglio vale per nidi posizionati in luoghi non facilmente raggiungibili: è vivamente sconsigliato avventurarsi su scale o su strutture instabili per affrontare un nido di Vespe, senza le protezioni e l’esperienza necessarie.
Se il nido è a portata di mano ed è di piccole dimensioni, possiamo provare a rimuoverlo da soli, prestando attenzione ad alcune precauzioni.
Anzitutto proteggete viso e mani, in modo che le Vespe non vi pungano, con guanti e mascherine. Inoltre è consigliabile agire nelle ore notturne, quando le Vespe sono meno attive.
Per rendere inoffensive le Vespe, possiamo utilizzare un insetticida specifico, caratterizzato...
La Ticchiolatura della Rosa è una malattia fungina che colpisce molto frequentemente queste splendide piante. Si riconosce per le tipiche macchie scure nerastre rotondeggianti sulle foglie, che tendono ad allargarsi con il procedere dell’infezione, fino a sovrapporsi. Ai bordi delle macchie, le foglie iniziano a decolorarsi fino a tendere al giallo. Se non curata, la malattia porta alla completa defoliazione e disseccamento della pianta.
Il fungo può colpire anche altre parti della pianta, come i giovani fusti.
La Ticchiolatura colpisce anche altre piante, in particolare quelle da frutto, come il Melo e il Pero.
TICCHIOLATURA DELLA ROSA: COME PREVENIRE…
La Ticchiolatura della Rosa è provocata dal fungo Diplocarpon rosae che si sviluppa in presenza di molta umidità e temperature elevate, oltre i 25°C. Per esempio in estate e in presenza di giornate molto piovose. In inverno il fungo sverna sulle foglie cadute al suolo o sui rami infetti, pronto a tornare in azione appena le condizioni di umidità e temperatura torneranno favorevoli.
Per prevenire il problema, dobbiamo quindi togliere tutto il materiale infetto e bruciarlo. Inoltre è bene prediligere zone ventilate per la coltivazione delle Rose e diradare la densità di piantagione per evitare un’eccessiva umidità sulle foglie. In caso di alta densità, anche una potatura di diradamento aiuta una migliore circolazione dell’aria.
…E COME CURARE
In caso di infestazione dobbiamo anzitutto togliere tutte le parti danneggiate, sia sulla pianta sia le foglie cadute, ed eliminarle. Quindi possiamo utilizzare un fungicida sistemico per piante ornamentali, ripetendo se necessario il trattamento ogni 15 giorni.
Usare gli agrofarmaci in sicurezza è molto importante poiché si tratta di prodotti di sintesi che devono essere utilizzati in modo consapevole. Sono fidati amici per difendere le nostre piante da parassiti e malattie, ma devono essere utilizzati rispettando le indicazioni precisate sulle confezioni e seguendo poche regole di buon senso.
Ecco 5 regole che vi consigliamo di leggere e seguire!
1. USARE GLI AGROFARMACI: COSA FARE DOPO L’ACQUISTO?
Non mettere gli agrofarmaci nello stesso sacchetto contenente alimenti o mangimi per animali
I prodotti vanno posizionati nel giusto verso, assicurandosi di non capovolgere le confezioni
Evitare di sovrapporre oggetti pesanti alle confezioni di agrofarmaci
2. COME SI CONSERVANO?
Vanno tenuti nei contenitori originali correttamente chiusi per evitare ogni fuoriuscita, conservare l’etichetta e l’eventuale foglietto illustrativo
Conservare in luoghi non accessibili ai bambini e agli animali, preferibilmente in armadietti chiusi a chiave
Tenere lontano da fonti di calore, preferibilmente in luoghi areati e a temperatura ambiente
3. COME SI USANO?
Leggere attentamente l’etichetta stampata sulla confezione del prodotto o l’eventuale foglietto illustrativo dove sono riportate composizione, consigli di prudenza e modalità di impiego
Utilizzare un abbigliamento idoneo ad evitare il contatto del prodotto con la pelle
Non mangiare, né bere, né fumare durante l’utilizzo
Per dosare e applicare gli agrofarmaci, non utilizzare mai misurini, contenitori o cucchiai che usate anche in cucina
Eventuali diluizioni vanno fatte direttamente nel contenitore di applicazione
Per l’applicazione degli agrofarmaci utilizzare solo contenitori idonei da non riutilizzare per altri impieghi
Eliminare gli scarafaggi dalla casa è importante perché possono contaminare gli alimenti, con relativo danno economico, ma soprattutto possono essere portatori di altre malattie.
I Blattoidei, comunemente conosciuti con il nome di scarafaggi o blatte, sono un ordine di insetti che comprende più di 4.000 specie: la stragrande maggioranza vive in natura, nascosta sotto le pietre o in prossimità di specchi d’acqua, alcune invece trovano riparo in edifici e condomini a caccia di alimenti.
Quelle di maggiori dimensioni, come la Blatta orientalis (il classico scarafaggio nero) o la Periplaneta americana (più sul rossiccio), preferiscono luoghi come garage, cantine o magazzini con derrate alimentari. Di solito all’interno delle abitazioni e dei condomini si possono trovare scarafaggi di minori dimensioni, come laBlattella germanica.
ELIMINARE GLI SCARAFAGGI DALLA CASA: COME PREVENIRE
Gli scarafaggi sono insetti fastidiosi e molto difficili da allontanare, a causa della loro incredibile resistenza e della loro elevata capacità di riprodursi. Inoltre sono animali notturni e preferiscono luoghi angusti, quindi sono anche difficili da individuare e quando lo facciamo spesso è troppo tardi.